27 – 28 agosto: S. MONICA E S. AGOSTINO
CHE MAMMA!… CHE FIGLIO!
TARDI TI HO AMATO…
Dalle «Confessioni» di sant’Agostino
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Stimolato a rientrare in me stesso, sotto la tua guida, entrai nell’intimità del mio cuore, e lo potei fare perché tu ti sei fatto mio aiuto (cfr. Sal 29, 11). Entrai e vidi con l’occhio dell’anima mia, qualunque esso potesse essere, una luce inalterabile sopra il mio stesso sguardo interiore e sopra la mia intelligenza. O eterna verità e vera carità e cara eternità! Tu sei il mio Dio, a te sospiro giorno e notte.
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Appena ti conobbi mi hai sollevato in alto perché vedessi quanto era da vedere e ciò che da solo non sarei mai stato in grado di vedere. Hai abbagliato la debolezza della mia vista, splendendo potentemente dentro di me. Tremai di amore e di terrore. Mi ritrovai lontano come in una terra straniera, dove mi parve di udire la tua voce: «Io sono il cibo dei forti, cresci e mi avrai. Tu non trasformerai me in te, come il cibo del corpo, ma sarai tu ad essere trasformato in me». Cercavo il modo di procurarmi la forza sufficiente per godere di te, e non la trovavo, finché non ebbi abbracciato il «Mediatore fra Dio e gli uomini, l’Uomo Cristo Gesù» (1 Tm 2, 5), «che è sopra ogni cosa, Dio benedetto nei secoli» (Rm 9, 5). Egli mi chiamò e disse: «Io sono la via, la verità e la vita» (Gv 14, 6); e unì quel cibo, che io non ero capace di prendere, al mio essere, poiché «il Verbo si fece carne» (Gv1,14). Così la tua Sapienza, per mezzo della quale hai creato ogni cosa, si rendeva alimento della nostra debolezza da bambini.
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Tardi ti ho amato, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amato. Ed ecco che tu stavi dentro di me e io ero fuori e là ti cercavo. E io, brutto, mi avventavo sulle cose belle da te create. Eri con me ed io non ero con te. Mi tenevano lontano da te quelle creature, che, se non fossero in te, neppure esisterebbero.
1. Mi hai chiamato, hai gridato, hai infranto la mia sordità.
2. Mi hai abbagliato, mi hai folgorato, e hai guarito la mia cecità.
3. Hai alitato su me il tuo profumo, ho respirato, ora anelo a te.
4. Ti ho gustato e ora ho fame e sete di te…
5. Mi hai toccato e ora ardo dal desiderio di conseguire la tua pace.
NON TI NASCONDO LE MIE FERITE (S. Agostino)
Quando mi sarò unito a Te con tutto il mio essere,
non sentirò più dolore o pena; la mia sarà vera vita, tutta piena di Te.
Tu sollevi in alto colui che riempi di Te.
Io, invece, non sono ancora pieno di Te,
sono di peso a me stesso.
Gioie di cui dovrei piangere
contrastano in me con pene di cui dovrei gioire;
non so da che parte stia la vittoria;
false tristezze contrastano in me
con gioie vere, e non so da che parte stia la vittoria.
Abbi pietà di me, Signore!
Non ti nascondo le mie ferite.
Tu sei il medico, io sono il malato;
Tu sei il Signore, io il povero.
ACCOGLI TUO FIGLIO
( I Soliloqui I, 5)
Ora sei tu solo che io amo, te solo che seguo,
te solo che cerco, te solo che mi sento pronto a servire.
Ti prego, ordina tutto ciò che vuoi,
ma guarisci e apri le mie orecchie perché io possa udire la tua voce.
Guarisci e apri i miei occhi perché io possa vedere la tua volontà.
Dimmi dove devo volgere il mio sguardo
per poterti vedere, e avrò la speranza di fare ciò che tu vuoi.
Ti prego, accogli il figlio tuo che è fuggito,
o Dio amorevole più di ogni padre.
Sento che solo da te io devo ritornare.
Si apra, grande, dinanzi a me la porta alla quale busso.
Insegnami come devo fare per arrivare fino a te.
Io non ho nulla se non la mia buona volontà.
Ispirami e guidami, traccia una strada davanti a me.
Se è con la fede che ti trovano coloro che si rifugiano in te,
donami la fede; se è con la forza, donami la forza;
se è con la scienza, donami la scienza.
Aumenta in me la fede, aumenta la speranza, aumenta la carità.
Quanto meravigliosa e unica è la tua bontà!
La vera preghiera
(S. Agostino)
La vera preghiera non è nella voce, ma nel cuore.
Non sono le nostre parole, ma i nostri desideri a dar forza alle nostre suppliche.
Se invochiamo con la bocca la vita eterna,
senza desiderarla dal profondo del cuore, il nostro grido è un silenzio.
Se senza parlare, noi la desideriamo dal profondo del cuore,
il nostro silenzio è un grido.
Parlavamo soli … con grande dolcezza
Dalle «Confessioni» (Lib. 9, 10-11)
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Era ormai vicino il giorno in cui ella sarebbe uscita da questa vita… Per tua disposizione misteriosa e provvidenziale, avvenne una volta che io e lei ce ne stessimo soli, appoggiati al davanzale di una finestra che dava sul giardino interno della casa che ci ospitava, là presso Ostia, dove noi, lontani dal frastuono della gente, dopo la fatica del lungo viaggio, ci stavamo preparando ad imbarcarci.
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Parlavamo soli con grande dolcezza e, dimentichi del passato, ci protendevamo verso il futuro, cercando di conoscere alla luce della Verità presente, che sei tu, la condizione eterna dei santi, quella vita cioè che occhio non vide, né orecchio udì, né mai entrò in cuore d’uomo (cfr. 1 Cor 2, 9). Ce ne stavamo con la bocca anelante verso l’acqua che emana dalla tua sorgente, da quella sorgente di vita che si trova presso di te. Dicevo cose del genere, anche se non proprio in tal modo e con queste precise parole.
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Tuttavia, Signore, tu sai che in quel giorno, mentre così parlavamo e, tra una parola e l’altra, questo mondo con tutti i suoi piaceri perdeva ai nostri occhi ogni suo richiamo, mia madre mi disse: «Figlio, quanto a me non trovo ormai più alcuna attrattiva per questa vita. Non so che cosa io stia a fare ancora quaggiù e perché mi trovi qui. Questo mondo non è più oggetto di desideri per me. C’era un solo motivo per cui desideravo rimanere ancora un poco in questa vita: vederti cristiano cattolico, prima di morire. Dio mi ha esaudito oltre ogni mia aspettativa, mi ha concesso di vederti al suo servizio e affrancato dalle aspirazioni di felicità terrene. Che sto a fare qui?». Non ricordo bene che cosa io le abbia risposto in proposito. Intanto nel giro di cinque giorni o poco più si mise a letto con la febbre. … vedendoci sconvolti per il dolore, disse: «Seppellire qui vostra madre». Io tacevo con un nodo alla gola e cercavo di trattenere le lacrime. Mio fratello, invece, disse qualche parola per esprimere che desiderava vederla chiudere gli occhi in patria e non in terra straniera.
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Quindi rivolgendosi a me disse: «Senti che cosa dice?». E poco dopo a tutti e due: «Seppellirete questo corpo, disse, dove meglio vi piacerà; non voglio che ve ne diate pena. Soltanto di questo vi prego, che dovunque vi troverete, vi ricordiate di me all’altare del Signore». Quando ebbe espresso, come poté, questo desiderio, tacque. Intanto il male si aggrava ed essa continuava a soffrire. In capo a nove giorni della sua malattia, l’anno 56° della sua vita, e 33° della mia, quell’anima benedetta e santa se ne partì da questa terra.
AFFIDIAMO A MARIA I GIOVANI CHE
INIZIANO IL CORSO DI ESERCIZI SPIRITUALI…
- Mi porto a casa….
- La fame di Dio, un cuore dilatato e il desiderio di correre nella via del Signore
- La consapevolezza che il Signore ha bisogno anche delle mie imperfezioni e fragilità
- La necessità di rinnovare la fede e la voglia di essere freccia che indica Dio
- La consapevolezza che l’anima di tutto è’ la Messa
- La voglia di ricerca: il capire per dare fondamento alla fede
- La bellezza e la ricchezza del silenzio e della meditazione
- Il desiderio di essere e fare tutte le cose sempre ” in Cristo”
- Il non girare più intorno alle proprie sofferenze ma salire sulla scala della fede per poter godere di nuove prospettive e visuali
- La consapevolezza che nella vita c’è sempre un “prima” di avere incontrato Cristo e un “dopo” avere incontrato Cristo
- La consapevolezza di non poter più far finta di niente.
- La consapevolezza che il Signore non risponde come noi ci aspetteremmo ma attraverso uno sguardo, un gesto, un’intuizione
- La gioia della profondità dell’esperienza spirituale fatta
- La consapevolezza che Dio, come la neve , scende silenziosamente sulle cose ma ricoprendole le feconda
- Cfr Depliant delle PROPOSTE DI “VILLA S. BIAGIO” 2014-2015 . Ognuno di noi ha una piccola-grande missione: UN TESORO…in vasi di creta.
PROGRAMMA DI MASSIMA
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DOMENICA 17 AGOSTO
17.00: arrivi ed accoglienza – 19.45: cena – fraternità
21.00: Presentiamoci … giocando sotto le stelle
22.00 : Paolo di Tarso in diretta dal… carcere!?
- LUNEDI 18
7.15: Footing con S. Paolo e Maria… alla scoperta della gioia
9.30: I MED.: due “domandine” da brivido: Per me vivere è…? E morire…? Fil 1 – Riflessione e preghiera personale.
11.30: risonanze spirituali – preghiera di lode
12.45: Pranzo… Pausa – giochi
15.00: II MED.: Jesus Christ Superstar…!? Chi sei?…chi vorresti essere?…chi potresti essere? Fil 2
17.00: … dialogo in gruppi
18.30 : Vespro – CELEBRAZIONE EUCARISTICA
19.45: Cena – Serata di fraternità
22.00: Esposizione Eucaristia – Adorazione notturna…
- MARTEDÌ 19
7.00: Tutti al mare… lodi sugli scogli – colazione
9.30: III:Quanto“pesa” Gesù nella bilancia della tua vita? Fil 3 Preghiera personale…
11.30: risonanze spirituali – preghiera di lode
12.45: Pranzo… Pausa – giochi
15.00: IV MED.: Dove fai rifornimento di… ”benzina”? Fil 4
17.00 – deserto – tempo per confessioni e/o – dialogo
18.30: Vespro – CELEBRAZIONE EUCARISTICA
19.45: Cena – Serata di fraternità
21.30: Il tuo cuore batte bene? Chiedilo a Maria.
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MERCOLEDÌ 20
7.45: lodi nel parco – colazione
9.30: Verifica: vado via con…
11.30: S. MESSA con …offerta dei propositi – pranzo – saluti Scambio…cell. 3338890862 e-mail: d.alesiani@virgilio.it
SAN PAOLO AI FILIPPESI
Per me il vivere è Cristo e il morire un guadagno…
HO LASCIATO PERDERE TUTTE QUESTE COSE…
PER GUADAGNARE CRISTO
La bilancia dei valori
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Fil 3 Per il resto, fratelli miei, state lieti nel Signore. A me non pesa e a voi è utile che vi scriva le stesse cose: Se alcuno ritiene di poter confidare nella carne, io più di lui: 5 circonciso l’ottavo giorno, della stirpe d’Israele, della tribù di Beniamino, ebreo da Ebrei, fariseo quanto alla legge; 6 quanto a zelo, persecutore della Chiesa; irreprensibile quanto alla giustizia che deriva dall’osservanza della legge.
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Ma quello che poteva essere per me un guadagno, l’ho considerato una perdita a motivo di Cristo. Anzi, tutto ormai io reputo una perdita di fronte alla sublimità della conoscenza di Cristo Gesù, mio Signore, per il quale ho lasciato perdere tutte queste cose e le considero come spazzatura, al fine di guadagnare Cristo 9 e di essere trovato in lui, non con una mia giustizia derivante dalla legge, ma con quella che deriva dalla fede in Cristo…
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E questo perché io possa conoscere lui, la potenza della sua risurrezione, la partecipazione alle sue sofferenze, diventandogli conforme nella morte, 11 con la speranza di giungere alla risurrezione dai morti.
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Non però che io abbia gia conquistato il premio o sia ormai arrivato alla perfezione; solo mi sforzo di correre per conquistarlo, perché anch’io sono stato conquistato da Gesù Cristo. 13 Fratelli, io non ritengo ancora di esservi giunto, questo soltanto so: dimentico del passato e proteso verso il futuro, 14 corro verso la mèta per arrivare al premio che Dio ci chiama a ricevere lassù, in Cristo Gesù.
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molti, ve l’ho gia detto più volte e ora con le lacrime agli occhi ve lo ripeto, si comportano da nemici della croce di Cristo: 19 la perdizione però sarà la loro fine, perché essi, che hanno come dio il loro ventre, si vantano di ciò di cui dovrebbero vergognarsi, tutti intenti alle cose della terra. 20 La nostra patria invece è nei cieli e di là aspettiamo come salvatore il Signore Gesù Cristo, 21 il quale trasfigurerà il nostro misero corpo per conformarlo al suo corpo glorioso, in virtù del potere che ha di sottomettere a sé tutte le cose.
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- RINGRAZIAMENTO E PREGHIERA 3 Ringrazio il mio Dio ogni volta ch’io mi ricordo di voi, 4 pregando sempre con gioia per voi in ogni mia preghiera, 5 a motivo della vostra cooperazione alla diffusione del vangelo dal primo giorno fino al presente, 6 e sono persuaso che colui che ha iniziato in voi quest’opera buona, la porterà a compimento fino al giorno di Cristo Gesù. 7 E` giusto, del resto, che io pensi questo di tutti voi, perché vi porto nel cuore, voi che siete tutti partecipi della grazia che mi è stata concessa sia nelle catene, sia nella difesa e nel consolidamento del vangelo. 8 Infatti Dio mi è testimonio del profondo affetto che ho per tutti voi nell’amore di Cristo Gesù. 9 E perciò prego che la vostra carità si arricchisca sempre più in conoscenza e in ogni genere di discernimento, 10 perché possiate distinguere sempre il meglio ed essere integri e irreprensibili per il giorno di Cristo, 11 ricolmi di quei frutti di giustizia che si ottengono per mezzo di Gesù Cristo, a gloria e lode di Dio.
- SITUAZIONE PERSONALE DI PAOLO 12 Desidero che sappiate, fratelli, che le mie vicende si sono volte piuttosto a vantaggio del vangelo, 13 al punto che in tutto il pretorio e dovunque si sa che sono in catene per Cristo; 14 in tal modo la maggior parte dei fratelli, incoraggiati nel Signore dalle mie catene, ardiscono annunziare la parola di Dio con maggior zelo e senza timore alcuno. 15 Alcuni, è vero, predicano Cristo anche per invidia e spirito di contesa, ma altri con buoni sentimenti. 16 Questi lo fanno per amore, sapendo che sono stato posto per la difesa del vangelo; 17 quelli invece predicano Cristo con spirito di rivalità, con intenzioni non pure, pensando di aggiungere dolore alle mie catene.
- Ma questo che importa? Purché in ogni maniera, per ipocrisia o per sincerità, Cristo venga annunziato, io me ne rallegro e continuerò a rallegrarmene. So infatti che tutto questo servirà alla mia salvezza , grazie alla vostra preghiera e all’aiuto dello Spirito di Gesù Cristo, secondo la mia ardente attesa e speranza che in nulla rimarrò confuso; anzi nella piena fiducia che, come sempre, anche ora Cristo sarà glorificato nel mio corpo, sia che io viva sia che io muoia.
- Per me infatti il vivere è Cristo e il morire un guadagno. Ma se il vivere nel corpo significa lavorare con frutto, non so davvero che cosa debba scegliere. Sono messo alle strette infatti tra queste due cose: da una parte il desiderio di essere sciolto dal corpo per essere con Cristo, il che sarebbe assai meglio; d’altra parte, è più necessario per voi che io rimanga nella carne. Per conto mio, sono convinto che resterò e continuerò a essere d’aiuto a voi tutti, per il progresso e la gioia della vostra fede, perché il vostro vanto nei miei riguardi cresca sempre più in Cristo, con la mia nuova venuta tra voi. Soltanto però comportatevi da cittadini degni del vangelo, perché nel caso che io venga e vi veda o che di lontano senta parlare di voi, sappia che state saldi in un solo spirito e che combattete unanimi per la fede del vangelo, senza lasciarvi intimidire in nulla dagli avversari. Questo è per loro un presagio di perdizione, per voi invece di salvezza, e ciò da parte di Dio; perché a voi è stata concessa la grazia non solo di credere in Cristo; ma anche di soffrire per lui, sostenendo la stessa lotta che mi avete veduto sostenere e che ora sentite dire che io sostengo.
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S. G. CRISOSTOMO: Molti marosi e minacciose tempeste ci sovrastano, ma non abbiamo paura di essere sommersi, perché siamo fondati sulla roccia. Infuri pure il mare, non potrà sgretolare la roccia. S’innalzino pure le onde, non potranno affondare la navicella di Gesù. Cosa, dunque, dovremmo temere? La morte? « Per me il vivere è Cristo e il morire un guadagno>> (Fil 1, 21). Allora l’esilio? «Del Signore è la terra e quanto contiene » (Sal 23,1). La confisca dei beni?,« Non abbiamo portato nulla in questo mondo e nulla possiamo portarne via » (1, Trn 6, -7).
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Disprezzo le potenze di questo mondo e i suoi beni mi fanno ridere. Non, temo la povertà, non bramo ricchezze,, non temo la morte’ né desidero vivere, se non per il vostro bene. E’ per questo motivo che ricordo le vicende attuali e vi prego di non perdere la fiducia. Non senti il Signore che dice: « Dove sono due o tre riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro »? (Mt 18, 20). E non sarà presente là’ dove si trova un popolo cosi numeroso, unito dai vincoli della carità? Mi appoggio forse sulle mie forze? No, perché ho il suo, pegno, ho con me la sua parola questa è il mio bastone la mia sicurezza, il mio porto tranquillo. Anche se tutto il mondo è sconvolto, ho tra le mani la sua Scrittura, leggo la sua parola. Essa è la mia sicurezza la mia difesa. Egli dice: « Io sono con voi tutti i giorni fino alla fine del mondo » (Mt 28, 20). Cristo è con me, di chi avrò paura? Anche se si alzano contro di me i cavalloni di tutti i mari o il furore dei principi, tutto questo per me vale di meno di semplici ragnatele. Se la vostra carità non mi avesse trattenuto, non avrei indugiato un istante a partire per altra destinazione oggi stesso. Ripeto sempre:« Signore sia fatta la tua volontà » (Mt 26,42).
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Farò quello che vuoi tu, non quello che vuole il tale o il tal altro. Questa è la mia torre, questa la pietra inamovibile, il bastone del mio sicuro appoggio. Se Dio vuole questo, bene! Se vuole ch’io rimanga lo ringrazio. Dovunque mi vorrà, gli rendo grazie.
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Dove sono io, là ci siete anche voi. Dove siete voi, ci sono anch’io. Noi siamo un solo corpo e non si separa il capo dal corpo, né il corpo dal capo. Anche se siamo distanti, siamo uniti dalla carità; anzi neppure la morte ci può separare. Il corpo, morrà, l’anima tuttavia vivrà e si ricorderà del popolo. Voi siete i miei concittadini, i miei genitori, i miei fratelli, i miei figli, le mie membra, il mio corpo, la mia luce, più amabile della luce del giorno. Il raggio solare può recarmi qualcosa di più giocondo della vostra carità? Il raggio mi è utile nella vita presente, ma la vostra carità mi intreccia la corona per la vita futura. Dalle «Omelie» di san Giovanni Crisostomo, vescovo (Prima dell’esilio, nn. 1-3;)
- S. LUIGI ORIONE Ho bisogno di santi… Roma, 3 marzo 1914. “ I nostri primi Missionari scrivono che sono pochi, che non bastano, e di mandarne altri. Dondero è solo …Mi scrive che accetterebbe volentieri anche qualche Chierichetto; basta avere un po’ di aiuto. La missione promette, dunque, assai bene; ma ho bisogno di santi! Quante volte, nei passati giorni, io ho pensato a voi, o cari i miei figli! E vi ho fatti passare uno ad uno, per vedere chi poter mandare! ma ho bisogno di santi! Poco mi importerebbe che siate piccoli: anzi, così imparereste subito la lingua … ma ho bisogno che, chi va, porti là la santità. Chi si sente di voi? Cari miei piccoli fratelli, cerchiamo la santità, ma subito: non aspettiamo più: non tardiamo! La santità! Il desiderio della santità! Tutto verrà dietro a questo… (Don Orione) “La prima carità, dobbiamo farla a noi stessi: dobbiamo pregare di più” (D. Orione)
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INTRODUZIONE
PREMESSE
Þ esercizi spirituali – giovani oggi Pilastri che tengano nei terremoti della vita: tensione spirituale – intimità con Gesù (Mc. 3,14) – fedeltà di Cristo e nostra – consapevolezza – stupore – passione
Þ Come ci troviamo stasera? Come si trovava PL quando scrive ai Filippesi
- PAOLO in prigione: delusione apostolica: delusione Comunitaria – “confratelli” che fanno soffrire: difficoltà esteriori e interiori: “Battaglie all’esterno, timori di dentro”(2Cor 7,5)
- PAOLO va avanti sorretto da certezze di fondo La certezza della vocazione, può essere tribolato a non finire ma la roccia del suo rapporto con XTO non crolla.
- l’amore per le comunità: per i Filippesi in particolare Ci può capitare di tutto ma va conservato AMORE a Cristo e alla gente!
- NMI: DUC IN ALTUM! “Questa parola risuona oggi per noi, e ci invita a fare memoria grata del passato, a vivere con passione il presente, ad aprirci con fiducia al futuro: « Gesù Cristo è lo stesso, ieri, oggi e sempre! » (Eb 13,8).
- CHE COSA È SUCCESSO? Il vangelo della nostra vita Sulla strada dei nostri interrogativi e delle nostre inquietudini, talvolta delle nostre cocenti delusioni, il divino Viandante continua a farsi nostro compagno per introdurci, con l’interpretazione delle Scritture, alla comprensione dei misteri di Dio. Quando l’incontro diventa pieno, alla luce della Parola subentra quella che scaturisce dal «Pane di vita», con cui Cristo adempie in modo sommo la sua promessa di «stare con noi tutti i giorni fino alla fine del mondo» (cfr Mt 28,20). (MANE NOBISCUM N. 2.)
- IL MIO SI (John Henry Newman)*** Io sono creato per fare e per essere qualcuno per cui nessun altro è creato. Io occupo un posto mio nei consigli di Dio, nel mondo di Dio: un posto da nessun altro occupato. Poco importa che io sia ricco, POvero disprezzato o stimato dagli uomini: Dio mi conosce e mi chiama per nome. Egli mi ha affidato un lavoro che non ha affidato a nessun altro. Io ho la mia missione. In qualche modo sono necessario ai suoi intenti tanto necessario al posto mio quanto un arcangelo al suo. Egli non ha creato me inutilmente. Io farò del bene, farò il suo lavoro. Sarò un angelo di pace un predicatore della verità nel posto che egli mi ha assegnato anche senza che io lo sappia, purché io segua i suoi comandamenti e lo serva nella mia vocazione.
Note Personali – IL MAESTRO È QUI E TI CHIAMA… Sono venuto/a per…
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«Vergine madre, figlia del tuo figlio,
- Festa dei valori: Gesù non si è scelta una mamma ricca, potente, rinomata…ma una madre “PIENA DI GRAZIA”. la tua grazia vale più della vita (sl 63)
- Festa di …famiglia, festa della Chiesa: Maria è Colei che ci precede ma tutti noi, in Gesù siamo stati scelti prima della creazione del mondo per essere “SANTI E IMMACOLATI NELL’AMORE” (Ef. 1,3ss)
- Festa della Bellezza integrale di Maria: CORPO – ANIMA – SPIRITO: Giovanni Paolo II scrive che “la femminilità si trova in una relazione singolare con la Madre del Redentore […]. Si può, pertanto, affermare che la donna, guardando a Maria, trova in lei il segreto per vivere degnamente la sua femminilità ed attuare la sua vera promozione. Alla luce di Maria, la Chiesa legge sul volto della donna i riflessi di una bellezza che è specchio dei più alti sentimenti di cui è capace il cuore umano: la totalità oblativa dell’amore; la forza che sa resistere ai più grandi dolori; la fedeltà illimitata e l’operosità infaticabile; la capacità di coniugare l’intuizione penetrante con la parola di sostegno e di incoraggiamento”. Maria, donaci un pò della tua bellezza!
Madre io vorrei:
Io vorrei tanto parlare con Te di quel Figlio che amavi
io vorrei tanto ascoltare da Te quello che pensavi,
quando hai udito che Tu non saresti più stata tua
e questo Figlio che non aspettavi, non era per Te. Ave, Maria!
Io vorrei tanto saper da Te, se quand’era bambino,
Tu gli hai spiegato che cosa sarebbe successo di Lui
e quante volte anche Tu di nascosto piangevi, Madre,
quando sentivi che presto l’avrebbero ucciso per noi.
Ave, Maria!
Io Ti ringrazio per questo silenzio che resta tra noi,
io benedico il coraggio di vivere sola con Lui,
ora capisco che fin da quei giorni pensavi a noi,
per ogni Figlio dell’uomo che muore Ti prego così:
Ave, Maria!
N’ A V E M A R I A (Trilussa)
Quand’ero ragazzino, mamma mia
me diceva: “Ricordati fijolo,
quando te senti veramente solo
tu prova a recità ‘n’ Ave Maria
l’anima tua da sola spicca er volo
e se solleva, come pe’ maggia”.
Ormai so’ vecchio, er tempo m’è volato;
da un pezzo s’è addormita la vecchietta,
ma quer consijo nun l’ho mai scordato.
Come me sento veramente solo
io prego la Madonna benedetta
e l’anima da sola pija er volo!
VERGINE DELLA NOTTE
Santa Maria, Vergine della notte,
noi t’imploriamo di starci vicino
quando incombe il dolore, irrompe la prova,
sibila il vento della disperazione,
o il freddo delle delusioni o l’ala severa della morte.
Liberaci dai brividi delle tenebre.
Nell’ora del nostro calvario,
Tu, che hai sperimentato l’eclissi del sole,
stendi il tuo manto su di noi,
sicché, fasciati dal tuo respiro,
ci sia più sopportabile la lunga attesa della libertà.
Alleggerisci con carezze di Madre la sofferenza dei malati.
Riempi di presenze amiche e discrete
il tempo amaro di chi è solo.
Preserva da ogni male i nostri cari
che faticano in terre lontane e conforta,
col baleno struggente degli occhi,
chi ha perso la fiducia nella vita.
Ripeti ancora oggi la canzone del Magnificat,
e annuncia straripamenti di giustizia
a tutti gli oppressi della terra.
Se nei momenti dell’oscurità ti metterai vicino a noi
le sorgenti del pianto si disseccheranno sul nostro volto.
E sveglieremo insieme l’aurora.
Così sia.
(Mons. Tonino Bello)
Oggi la liturgia ci chiedeva :
CHI E’ PER ME GESU’ ?
Un esempio
che troppo spesso ho tradito
Una strada
che molte volte ho smarrito
Una proposta
di vita che non sempre accetto
Una parola
che non voglio ascoltare
Il posto più desiderato
dove tornare
per sentirsi amato
Dove sempre ci sara QUALCUNO
ad asciugare le mie lacrime
a curare le mie ferite
E a volte bisogna andarsene
per capire
cosa significa
restare con Lui.
UN GIORNO QUALUNQUE (racconto)
“Mamma, guarda!” esclamoò la bambina di sette anni. “Già, già!” mormorò NERVOSAMENTE la donna mentre pensava alle “sue” cose che l’attendevano.
Poi seguì la cena e arrivò anche l’ora di andare a dormire.
“Forza, è ora di andare a letto!”.
“Mamma, ho dimenticato di darti una cosa!”.
“Me la darai domattina” rispose la mamma STANCA MORTA.
“Ma poi domattin non avrai tempo!”, esclamò la bambina.
“Lo troverò, non preoccuparti”, disse la mamma un po’ SULLA DIFENSIVA. “buona notte”, aggiunse e CHIUSE LA PORTA CON DECISIONE, però…non riusciva a togliersi dalla mente i suoi occhi DELUSI.
Tornò nella stanza della bambina. Vide che stringeva in mano dei pezzetti di carta che la bambina aveva STRACCIATO IN MILLE PEZZI.
Facendo molta attenzione, recuperò tutti i pezzetti e cercò di ricostruire il foglio.
C’era stracciato un grande cuore rosso con una poesia scritta da lei che scriveva:
“Anche se hai MILLE COSE DA FARE… TROVI SEMPRE UN PO’ DI TEMPO PER ME.
Ti voglio bene mamma perché
SONO LA PARTE PIù IMPORTANTE DEL GIORNO PER TE”.
Quelle parole le volarono dritto al cuore.
ECCOMI
Signore Gesù, eccomi!
Prendimi ed accettami come sono:
accetta la mia preghiera, il mio grazie.
Grazie per il dono della vita, di questa mia vita. Tu hai voluto sognare
e progettare la vita di ogni uomo:
ogni vita è frutto del Tuo Amore.
Nessuno può dire di non essere stato voluto da Te,nessuno può sentirsi abbandonato,
nessuno può e deve sentirsi inutile.
Tutti abbiamo un posto nella Chiesa e nel mondo.
Tu chiami tutti per nome e affidi a ciascuno un servizio da compiere
per la costruzione del tuo regno.
Anche me hai chiamato per nome
come chiamasti Maria Maddalena
dopo la Tua Resurrezione.
Anche io, come lei, ti ho incontrato,
ho fatto esperienza del Tuo amore,
della Tua misericordia, del Tuo perdono
e voglio correre con la sua stessa gioia
per annunziare al mondo:“Ho visto il Signore!”
Con lo stesso entusiasmo e con rinnovato impegno Ti ripresento il dono di me, di tutta la mia vita. Chi mi separerà dal Tuo Amore?
Solo se resto unita a Te, ho la forza di ricominciare. Solo se ti dò la mano, posso riprendere il cammino.
Solo se vivo nel Tuo Amore posso amare anch’io.Dammi il coraggio, la generosità
per fare bene la parte che mi tocca
dove io sono e vivo, dove lavoro e soffro,
dove piango, spero e prego.Voglio servire dove Tu mi hai posta e non per mio tornaconto,
o per soddisfazione personale ma solo per amore.
E fà che il mio servizio sia umile,paziente, nascosto e gioioso.Allontana da me la sfiducia, lo scoraggiamento e metti nel mio cuore un po’ del Tuo Amore
perché io possa amare tutti,
anche coloro che mi fanno soffrire e piangere.
Rendimi capace…di mostrare l’altra guancia
a coloro che mi schiaffeggiano
e di pregare per quelli che mi perseguitano.
Ti prego per i Tuoi Ministri che tu mi hai posto accanto e mi aiutano in questo cammino che mi conduce a Te.Dona loro la ricompensa che meritano e la gioia di essere il riflesso del Tuo amore e della Tua misericordia.
Fà, o Gesù, che io resti fedele per sempre
e che sappia compiere ogni giorno la Tua volontà. Amen A. M.A
Risonanza da
VERGINE DELLA NOTTE:
“…dai BRIVIDI delle TENEBRE,
FASCIATI dal tuo RESPIRO,
ci sia più SOPPORTABILE la LUNGA ATTESA della LIBERTA’.
ALLEGGERISCI con CAREZZE DI MADRE la SOFFERENZA..”
IL CONTO (Bruno Ferrero)
Una sera, mentre la mamma preparava la cena, il figlio undicenne si presentò in cucina con un foglietto in mano.
Con aria stranamente ufficiale il bambino porse il pezzo di carta alla mamma, che si asciugò le mani col grembiule e lesse quanto vi era scritto:
“Per aver strappato le erbacce dal vialetto: € 3.
Per avere ordinato la cameretta: € 5.
Per essere andato a comperare il latte: €0,50.
Per aver badato alla sorellina (tre pomeriggi): € 9
Per aver preso due volte “ottimo” a cuola € 5.
Totale 26,50″.
La mamma fissò il figlio negli occhi, teneramente. La sua mente si affollò di ricordi. Prese una biro e, sul retro del foglietto, scrisse:
“Per averti portato in grembo per 9 mesi: € 0.
Per tutte le notti passate a vegliarti quando eri ammalato: € 0.
Per tutte le volte che ti ho cullato quando eri triste: € 0.
Per tutte le volte che ho asciugato le tue lacrime: € 0.
Per tutto quello che ti ho insegnato giorno dopo giorno: € o.
Per tutte le colazioni, i pranzi, le merende, le cene e i panini che ti ho preparato: € 0
Totale € 0.
Quando ebbe terminato, sorridendo la mamma diede il foglietto al figlio.
Quando il bambino ebbe finito di leggere ciò che la mamma aveva scritto, due lacrimoni fecero capolino nei suoi occhi.
Girò il foglio e sul suo conto scrisse: “Pagato”.
Poi saltò al collo della madre e la sommerse di baci.
“….ma non abbiamo Paura di essere sommersi, perché siamo fondati sulla roccia.
INFURI PURE IL MARE , NON POTRA’ SGRETOLARE LA ROCCIA….”
E mi ritrovo così a riascoltare un canto/RIPOSO che ho casualmente scoperto da poco su youtube . Ve lo passo , pensando anche ai GIOVANI a s Biagio ora ..
ROCCIA DI FEDELTA’
Hai ascoltato oh Dio, il grido di chi soffre e spera.
Fonte di ogni bene, HAI LIBERATO IL CUORE .
Tu l’ ACQUA VIVA sei, quando il DESERTO è intorno a noi.
Sempre noi loderemo il Tuo nome.
Grande sei Tu Signor, ROCCIA DI FEDELTA’.
Tu sei con noi non ci abbandoni mai.
All’ombra del Tuo Amor
Su questa terra camminiamo
FORTI CON TE VERSO L’ETERNITA’
ROCCIA DI FEDELTA’
Hai riscattato oh Dio. la vita di chi te in Te confida.
Difesa da ogni male. Tu sciogli le catene.
NELLA TEMPESTA SEI LA MANO che ci salverà.
Sempre noi loderemo il Tuo nome.
Grande sei Tu Signor ,ROCCIA DI FEDELTA’.
Tu sei con noi non ci abbandoni mai.
All’ OMBRA DEL TUO AMOR
Su questa terra camminiam.
FORTI CON TE , VERSO L’ETERNITA’.
Roccia di fedeltà
Oh madre, junto a ti me siento fuerte y confiada Tú, me das ánimo me siento apoyada en tus brazos y guiada por tu camino. Dame tu bendición, para que mi presencia sea, en medio del mundo un signo de tu bendición.
Querido Don Vicenzo: en el corazón de nuestra madre estamos unidos y algún día nos veremos en un encuentro del MLO, espero que sea aquí en Chile. Nancy
Ogni giorno, la preghiera dei Vespri, si conclude con il Magnificat.
Mai mi è sembrato bello come oggi!
Con Maria e come Lei, vorrei pregarlo, cantarlo, gridarlo….
“L’ANIMA MIA MAGNIFICA IL SIGNORE
E IL MIO SPIRITO ESULTA IN DIO,
MIO SALVATORE….”