SETTIMANA SANTA 2012 – SPUNTI DI RIFLESSIONE E PREGHIERA
SABATO SANTO
OGGI SULLA TERRA C’E’ GRANDE SILENZIO…
RISORGI, USCIAMO DI QUI!
- Oggi sulla terra c’è grande silenzio, grande silenzio e solitudine. Grande silenzio perché il Re dorme: la terra è rimasta sbigottita e tace perché il Dio fatto carne si è addormentato e ha svegliato coloro che da secoli dormivano. Dio è morto nella carne ed è sceso a scuotere il regno degli inferi. Certo egli va a cercare il primo padre, come la pecorella smarrita. Egli vuole scendere a visitare quelli che siedono nelle tenebre e nell’ombra di morte. Dio e il Figlio suo vanno a liberare dalle sofferenze Adamo ed Eva che si trovano in prigione. Il Signore entrò da loro portando le armi vittoriose della croce. Appena Adamo, il progenitore, lo vide, percuotendosi il petto per la meraviglia, gridò a tutti e disse: «Sia con tutti il mio Signore». E Cristo rispondendo disse ad Adamo: «E con il tuo spirito». E, presolo per mano, lo scosse, dicendo: «Svegliati, tu che dormi, e risorgi dai morti, e Cristo ti illuminerà. Io sono il tuo Dio, che per te sono diventato tuo figlio; che per te e per questi, che da te hanno avuto origine, ora parlo e nella mia potenza ordino a coloro che erano in carcere: Uscite! A coloro che erano nelle tenebre: Siate illuminati! A coloro che erano morti: Risorgete! A te comando: Svegliati, tu che dormi! Infatti non ti ho creato perché rimanessi prigioniero nell’inferno. Risorgi dai morti. Io sono la vita dei morti. Risorgi, opera delle mie mani! Risorgi, mia effige, fatta a mia immagine! Risorgi, usciamo di qui! Tu in me e io in te siamo infatti un’unica e indivisa natura. Per te io, tuo Dio, mi sono fatto tuo figlio. Per te io, il Signore, ho rivestito la tua natura di servo. Per te, io che sto al di sopra dei cieli, sono venuto sulla terra e al di sotto della terra. Per te uomo ho condiviso la debolezza umana, ma poi son diventato libero tra i morti. Per te, che sei uscito dal giardino del paradiso terrestre, sono stato tradito in un giardino e dato in mano ai Giudei, e in un giardino sono stato messo in croce. Guarda sulla mia faccia gli sputi che io ricevetti per te, per poterti restituire a quel primo soffio vitale. Guarda sulle mie guance gli schiaffi, sopportati per rifare a mia immagine la tua bellezza perduta. Guarda sul mio dorso la flagellazione subita per liberare le tue spalle dal peso dei tuoi peccati. Guarda le mie mani inchiodate al legno per te, che un tempo avevi malamente allungato la tua mano all’albero. Morii sulla croce e la lancia penetrò nel mio costato, per te che ti addormentasti nel paradiso e facesti uscire Eva dal tuo fianco. Il mio costato sanò il dolore del tuo fianco. Il mio sonno ti libererà dal sonno dell’inferno. La mia lancia trattenne la lancia che si era rivolta contro di te. Sorgi, allontaniamoci di qui. Il nemico ti fece uscire dalla terra del paradiso. Io invece non ti rimetto più in quel giardino, ma ti colloco sul trono celeste. Ti fu proibito di toccare la pianta simbolica della vita, ma io, che sono la vita, ti comunico quello che sono. Il trono celeste è pronto, pronti e agli ordini sono i portatori, la sala è allestita, la mensa apparecchiata, l’eterna dimora è addobbata, i forzieri aperti. In altre parole, è preparato per te dai secoli eterni il regno dei cieli».
- D. TONINO BELLO: Solo quando avremo taciuto noi, Dio potrà parlare. Comunicherà a noi solo sulle sabbie del deserto. Nel silenzio maturano le grandi cose della vita: la conversione, l’amore, il sacrificio. Quando il sole si eclissa pure per noi, e il Cielo non risponde al nostro grido, e la terra rimbomba cava sotto i passi, e la paura dell’abbandono rischia di farci disperare, rimanici accanto. In quel momento, rompi pure il silenzio: per dirci parole d’amore!
E sentiremo i brividi della Pasqua. +++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++
VENERDI SANTO
NELLE TUE MANI AFFIDO IL MIO SPIRITO…
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INVOCAZIONI: Abbi pietà di noi, Signore.
Divino Maestro, che ti sei fatto per noi obbediente fino alla morte e alla morte di croce,
– insegnaci a obbedire sempre alla volontà del Padre.
Gesù, vita nostra, che morendo sulla croce hai vinto la morte e l’inferno,
– donaci di comunicare alla tua morte per condividere la tua risurrezione.
Re glorioso, inchiodato su un patibolo infame e calpestato come un verme,
– insegna a noi come rivestirci di quell’umiltà che ha redento il mondo.
Salvezza nostra, che hai sacrificato la vita per amore dei fratelli,
– fa’ che ci amiamo come tu ci hai amato.
Redentore nostro, che hai steso le braccia sulla croce per stringere a te tutto il genere umano in un vincolo indistruttibile di amore,
– raccogli nel tuo regno tutti i figli di Dio dispersi.
Guarda con amore, Padre, questa tua famiglia, per la quale il Signore nostro Gesù Cristo non esitò a consegnarsi nelle mani dei nemici e a subire il supplizio della croce. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. R. Amen.
Signore Gesù, concedici in questo venerdì santo,
di contemplare il tuo costato trafitto pegno certissimo di alleanza eterna.
Fa’ che ti possiamo contemplare con fiducia e con amore,
con tenerezza e con grande serenità di cuore.
Tu conosci le nostre debolezze, tu conosci l’angoscia
nella quale rimaniamo spesso prigionieri di noi stessi
Per il mistero della tua croce, donaci libertà,
portaci per mano fuori da noi stessi, oltre la soglia della nostra paura.
Donaci di contemplare te, luce al nostro cuore per sempre.
Carlo Maria Martini
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GIOVEDI SANTO:
QUESTO E’ IL MIO CORPO…
OFFERTO IN SACRIFICIO PER VOI
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G. PAOLO II : “Da oltre mezzo secolo, ogni giorno, da quel 2 novembre 1946, in cui celebrai la prima Messa, … i miei occhi si sono raccolti sull’ostia e sul calice in cui il tempo e lo spazio si sono in qualche modo ‘contratti’ e il dramma del Golgota si è ripresentato vivo, rivelando la sua misteriosa ‘contemporaneità’. Ogni giorno la mia fede ha potuto riconoscere nel Pane e nel Vino consacrati, il divino Viandante che un giorno si mise al fianco dei due discepoli di Emmaus per aprire loro gli occhi alla luce e il cuore alla speranza. Lasciate, carissimi fratelli e sorelle, che io renda con intimo trasporto, in compagnia e a conforto della vostra fede, la mia testimonianza di fede nella Santissima Eucaristia. ‘Ave verum corpus, natum de Maria Virgine’. Qui c’è il tesoro della Chiesa, il cuore del mondo, il pegno del traguardo a cui ciascun uomo, anche inconsapevolmente, anela. Mistero grande che supera, certo, e mette a dura prova la capacità della nostra mente di andare oltre le apparenze, ma la fede ci basta. Lasciate che, come Pietro, io ripeta a Cristo, a nome di ciascuno di voi: Signore, da chi andremo? Tu solo hai parole di vita eterna”
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S. CATERINA DA SIENA: «Ho desiderato ardentemente di mangiare questa Pasqua con voi» (Lc 22,15). Se mi domandaste che Pasqua desidero fare con voi, vi risponderei: non c’è altra Pasqua se non quella dell’Agnello immolato, cioè quella medesima che egli ha fatto di sé quando si è donato ai suoi dolci discepoli. O dolce agnello pasquale, preparato dal fuoco dell’amore di Dio sulla santissima croce! O cibo soavissimo, pieno di gaudio, letizia e consolazione! Nulla manca, poiché per chi ti serve ti sei fatto mensa, cibo e servitore… E per lo smisurato amore che ha per noi, non si è accontentato di farci servire da altri, ma egli stesso vuole essere il servitore. Ora a questa mensa l’anima mia desidera di far Pasqua prima che io muoia … A questa mensa conviene andare al contempo spogliati e vestiti: spogliati d’ogni amor proprio e attrazione del mondo, d’ogni negligenza e d’ogni tristezza… – poiché la tristezza inaridisce l’anima – e dobbiamo rivestirci dell’ardente carità di Cristo… Quando l’anima contempla il suo creatore e l’infinita bontà che trova in lui, non può non amarlo… perché per amore egli ha rinunciato a se stesso… Cristo si è umiliato ed ha consegnato sé medesimo all’obbrobriosa morte della croce, come pazzo, innamorato di noi. Or questa è la Pasqua che io desidero celebrare con voi
” SO CHE SEI QUI in questo istante , so che sei qui dentro di me,
abiti qui in questo niente ed io lo so che vivi in me
Che mai dirò al mio Signore? che mai diro’? tutto tu sai!
ti ascoltero’ nel mio silenzio e aspetterò che parli tu.
Io sento in me la tua pace, la gioia che tu solo dai. mio Dio sei qui!
QUALE MISTERO. VERBO DI DIO E UMANITA’.
Cosa sara’ il paradiso? Cosa sara’ la vita? Sarai con noi per sempre,
sempre tu tutto in noi, noi in te.”
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L’ANIMA MIA E’ TRISTE FINO ALLA MORTE…
VEGLIATE E PREGATE PER NON CADERE IN TENTAZIONE
Cari amici, siamo entrati nella settimana santa per eccellenza. Grandi motivi di riflessione e preghiera ci offre la liturgia, nostro pane quotidiano. Colpisce il rapido passaggio dal trionfo alla croce. STENDIAMO DAVANTI AL SIGNORE PIU’ CHE I NOSTRI MANTELLI, LE NOSTRE PERSONE. DISPOSTI A SEGUIRLO…FINO IN FONDO
- Venite, e saliamo insieme sul monte degli Ulivi, e andiamo incontro a Cristo che oggi ritorna da Betània e si avvicina spontaneamente alla venerabile e beata passione, per compiere il mistero della nostra salvezza. Corriamo anche noi insieme a colui che si affretta verso la passione, e imitiamo coloro che gli andarono incontro. Non però per stendere davanti a lui lungo il suo cammino rami d’olivo o di palme, tappeti o altre cose del genere, ma come per stendere in umile prostrazione e in profonda adorazione dinanzi ai suoi piedi le nostre persone. Egli, che è la mansuetudine stessa, gode di venire a noi mansueto…diventa uno di noi per sollevarci e ricondurci a sé. Stendiamo, dunque, umilmente innanzi a Cristo noi stessi. Stendiamo noi stessi rivestiti della sua grazia, prostriamoci ai suoi piedi come tuniche distese. Agitando i rami spirituali dell’anima, anche noi ogni giorno, assieme ai fanciulli, acclamiamo santamente: «Benedetto colui che viene nel nome del Signore, il re d’Israele». (s. Andrea di Creta)
- IN QUESTO CLIMA DI SILENZIO, VENGONO MEGLIO ANCHE LE…PULIZIE DI PASQUA :
CREIAMO L’ATMOSFERA GIUSTA… …IL SILENZIO
Non trascurare mai una cosa essenziale: il silenzio. Il silenzio è la sola atmosfera in cui possiamo ascoltare la voce dello Spirito. Il cammino è uno solo: ascoltare. Non moltiplicare le parole. C’è un’unica strada, una sola: Gesù. È l’unica guida nel deserto della vita. E se uno si allontana dalla guida, si perde. Noi pensiamo che per essere felici abbiamo bisogno di tante cose: di molti soldi, di potere, di successo e d’altro ancora. Il mondo è senza gioia perché ci sono uomini troppo avidi di felicità. La gioia invece non viene da ciò che è esterno a noi, perché noi non abbiamo bisogno di doni, di avvenimenti o di circostanze particolari per trovare la gioia di vivere: essa sgorga dal nostro cuore. (A. Paoli)
L’uomo vive nel rumore, non sa più cos’è il silenzio,
la vita nasce nel silenzio, Dio s’incontra nel silenzio.
esso stimola a pensare, dispone ad ascoltare, aiuta a pregare.
E’ necessario nella vita avere momenti di silenzio
Tacere di sé è umiltà, tacere degli altri è carità.
L’uomo autentico ama il silenzio, medita nel silenzio, decide nel silenzio.
E’ il luogo per mettersi in contatto con Dio, per capire Dio.
Passato l’inverno, si spalancano le finestre. Le nostre case hanno bisogno di aria nuova. Ma basterà una pulizia radicale di stanze e suppellettili? Non bisognerà pensare anche alle persone che vi abitano? Dove si annida lo “sporco” più resistente? Negli angoli delle stanze o nei nostri cuori? Cominciando le pulizie di Pasqua, forse ci esce spontaneo: “Qui c’è da mettersi le mani nei capelli”… E allora come possiamo affermare con serafica innocenza: ma io che peccati ho? Basterebbe aprire le finestre dell’anima al sole della Parola: Se diciamo: «Non abbiamo mai commesso peccato», facciamo di Dio un bugiardo, e la sua parola non è in noi. (1Gv 1,8ss) Se invece fosse il timore del giudizio di Dio a tarparci le ali, possiamo contare su un noto avvocato difensore. Se uno cade in peccato, possiamo contare su Gesù Cristo, il Giusto. Egli è il nostro difensore accanto al Padre. Sarà bene dunque, per Pasqua, fare un pò di pulizie… integrali. Delle stanze e… del cuore. Da dove cominciare?….
LEGGI TUTTO: + PULIZIE DI PASQUA
Ama e fa ciò che vuoi
(S. Agostino)
Ti viene proposto un breve precetto: ama e fa ciò che vuoi.
Se tu taci, taci per amore: se tu parli, parla per amore;
se tu correggi,correggi per amore; se tu perdoni, perdona per amore.
Sia in te la radice dell’amore;
da questa radice non può derivare che il bene.
E POSSIAMO SCOPRIRE I SEGRETI DI UNA STANZA…
La “STANZA AL PIANO SUPERIORE” di cui parlano i testi biblici. Essa merita la nostra attenzione perché ha dato unità di luogo, accoglienza, quasi “ protezione” a eventi salvifici e sensazioni spirituali che fanno ancora fremere l’anima dei credenti. Questo intimo fremito di grato stupore possa sorprenderci in questi giorni di celebrazioni pasquali…
- Una stanza grande e arredata. Pronta per la cena pasquale… Mc 14, 12ss –Il primo giorno degli Azzimi, quando si immolava la Pasqua, i suoi discepoli gli dissero: «Dove vuoi che andiamo a preparare, perché tu possa mangiare la Pasqua?». Allora mandò due dei suoi discepoli, dicendo loro: «Andate in città e vi verrà incontro un uomo con una brocca d’acqua; seguitelo. Là dove entrerà, dite al padrone di casa: “Il Maestro dice: dov’è la mia stanza, in cui io possa mangiare la pasqua con i miei discepoli?”. Egli vi mostrerà al piano superiore una grande sala, arredata e già pronta; lì preparate la cena per noi». I discepoli andarono e trovarono come aveva detto loro e prepararono la Pasqua.
- In quella stanza adorna a festa, scende improvviso un velo di mestizia e sgomento… Mc 14,17ss – Ora, mentre erano a tavola e mangiavano, Gesù disse: «In verità io vi dico: uno di voi, colui che mangia con me, mi tradirà». Cominciarono a rattristarsi e a dirgli, uno dopo l’altro: «Sono forse io?». Egli disse loro: «Uno dei Dodici, colui che mette con me la mano nel piatto. Il Figlio dell’uomo se ne va, come sta scritto di lui; ma guai a quell’uomo, dal quale il Figlio dell’uomo viene tradito!
- In quella sala, il boccone riservato all’ospite d’onore viene dato al…traditore E, intinto il boccone, lo prese e lo diede a Giuda. Allora, dopo il boccone, Satana entrò in lui. Gli disse dunque Gesù: «Quello che vuoi fare, fallo presto». Egli, preso il boccone, subito uscì. Ed era notte.
- In quella stanza risuonarono parole di grande speranza per noi Gv 14,1ss- Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore. Se no, vi avrei mai detto: “Vado a prepararvi un posto”? Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io siate anche voi.
LEGGI TUTTO: + DOVE E’ LA MIA STANZA…
CI AMO’ FINO ALLA FINE…
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S. AGOSTINO: Come si può dubitare che egli darà ai suoi fedeli la sua vita, quando per essi egli non ha esitato a dare anche la sua morte? Perché gli uomini stentano a credere che un giorno vivranno con Dio, quando già si è verificato un fatto molto più incredibile, quello di un Dio morto per gli uomini? Prese su di sé la morte che trovò in noi e così assicurò quella vita che da noi non può venire. Confessiamo perciò, o fratelli, senza timore, anzi proclamiamo che Cristo fu crocifisso per noi. L’apostolo Paolo lo comprese bene e lo fece valere come titolo di gloria: «Quanto a me non ci sia altro vanto che nella croce del Signore nostro Gesù Cristo» (Gal 6, 14).
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LA CROCE SUPREMO ATTO D’AMORE – E. Ronchi: Contemporanea a me è la croce. Non spettatore, ma partecipe della eterna passione di Dio e dell’uomo, voglio abitare la croce, le infinite croci del mondo. «Salva te stesso, allora crederemo». Qualsiasi uomo, qualsiasi re, potendolo, scenderebbe dalla croce. Gesù, no.Solo un Dio non scende dal legno, solo il nostro Dio. Il nostro è il Dio differente: è il Dio che entra nella tragedia umana, entra nella morte perché là va ogni suo figlio. Sale sulla croce per essere con me e come me, perché io possa essere con lui e come lui. Perché l’amore conosce molti doveri, ma il primo di questi è di essere con l’amato. La croce è l’abisso dove Dio diviene l’amante. Dove un amore eterno penetra nel tempo come una goccia di fuoco, e divampa. L’ha capito per primo un estraneo, un soldato esperto di morte. È un pagano ad esprimere il primo atto di fede cristiano: costui era figlio di Dio. Che cosa ha visto in quella morte? Non un miracolo, non la risurrezione. Ha visto il capovolgimento del mondo, dove la vittoria era sempre del più forte, del più armato, del più spietato. Ha visto il supremo potere di Dio, che è un disarmato amore; che è quello di dare la vita anche a chi ti dà la morte; che è servire non asservire; che è vincere la violenza prendendola su di sé. La croce è l’immagine più pura, più alta, più bella che Dio ha dato di se stesso. Da allora, «per sapere chi sia Dio devo solo inginocchiarmi ai piedi della Croce» (K. Rahner)
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SONO STATO INVITATO PER VENERDI’… C’ero anch’io. Una giornata indimenticabile. Ho perso la voce gridando: “Viva Gesù! Osanna! E’ il figlio di Davide!”. Ho raccolto un ramoscello di ulivo e l’ho portato in casa. Io voglio bene a Gesù. Io sono un suo discepolo! Ho ricevuto un invito. Gesù mi vuole accanto a lui, Venerdì. Mi ha scritto: “Non mancare. Ci tengo. Fammi compagnia. Sarà una festa imprevedibile!”…. Se vai Venerdì, se ti rechi sul Golgota, guarda che tornerai col vestito macchiato. Di sangue. Un vestito macchiato di sangue – meglio se c’è una ferita sulla tua carne – sarà domenica il luminoso biglietto d’ingresso per la festa di Pasqua. Sarai veramente un suo discepolo! (G. Impastato S.I.)
Grazie, don Alesiani. Ci ritroviamo spiritualmente questa sera nella stanza e ne ascolteremo contemplando i segreti. Ricambio gli auguri più cari di una Luminosa Pasqua di Resurrezione per tutti. Antonella
Caro amico,
vorrei farti un regalo per questa Pasqua; come sai, io sono povera , i miei regali sono per il cuore! Ti regalo un pezzo di vita, e scusa se ti do del tu, ma queste cose si dicono solo agli amici intimi. Qualche anno fa, nel mio percorso di conversione, mi fu dato di vedere la gravità del peccato e l’urgenza di salvare anime. Io non sapevo cosa fare, chiesi nella mia ignoranza di portare un po’ di quel dolore che Cristo portò per noi, cosi da poter aiutare Gesù a salvare anime.Mi fu dato di sfiorare il Getsèmani…Gesù che è senza peccato, portò il peccato, crediamo lo portò portando la Croce, ma la Croce è solo il Segno esterno di quello che accolse nel cuore e nell’anima. “Padre, allontana da me questo calice, ma non come voglio io avvenga.”
Io tremavo dall’angoscia: Signore, abbi pietà, sollevami da questo tormento, io muoio, cosa ti ho mai chiesto? Perdonami, io non sono capace di portare questo dolore.
Ma non ci fu nessuna risposta e io temevo per la mia vita, perché mi sentivo schiacciare dal peso dell’angoscia.-Madre, Madre mia, aiutami, io non sapevo cosa chiedevo, sono incapace di portare questo peso,io muoio.
Sentii allora come se qualcuno sollevasse un masso e mi liberasse.-Nessuno può portare questo peso se non Dio solo! -Sentii che diceva al mio cuore la voce di Maria
Nessuno può portare la Croce di Gesù, se non Gesù solo, noi dobbiamo portare la nostra e unirla alla Sua, la sola che salva e redime.
Possiamo solo sfiorare il Mistero del dolore che Gesù portò, ma, vi dobbiamo partecipare con il nostro… Buona Pasqua del Signore a tutti voi
Molto bella questa riflessione sulla STANZA! E pensare che non c’era una stanza libera in albergo per la nascita di Gesù. Per morire invece c’è sempre posto! Ma anche per risorgere! GRAZIE! Marina L.
Caro D.V.,
mi associo anch’io a tutti coloro che ti hanno ringraziato, nei commenti del sito, per i tanti e svariati spunti di riflessione che ci offri per giungere preparati a far PASQUA.
Voglio dirti con la sincerità che conosci che io le PULIZIE DI PASQUA NON LE SOPPORTO.
Penso, però, che da parte mia sia doverosa una spiegazione a tale affermazione: così come amo la mia casa -di mattoni- pulita, bella e accogliente sempre, a maggior ragione, non aspetto Pasqua per PULIRE e detergere la mia anima dallo sporco. Io nella mia anima voglio ospitare ogni giorno il Signore e non posso farlo rimanere tra il mio sudiciume (peccato). Qualche volta ripulire la propria anima può costare fatica, ma in cambio si prova una gioia più grande quando ritorna luminosa. E’ Cristo che ce la lava con il SUO SANGUE e noi, … io devo solo avere l’umiltà di mettere il mio cuore tra le SUE MANI perchè possa restituirmelo pieno della Sua grazia e della Sua luce.
BUONA PASQUA! L. T
caro don Vincenzo,
grazie per i messaggi che mandi, sono contenta perché mi aiutano davvero non solo a me ma anche le mie sorelle e i preti diocesani che lavorano con noi. Vedi quanto bene fai. Grazie.Domenica delle palme sono venuti tanti giovani…Cosi abbiano tempo per ricaricare i giovani e poi per ritrovarci assieme a pregare, riflettere e giocare anche.
ti mando due foto cosi hai davanti una realtà.
Ti auguro una Settimana santa intensa che arrivi nella Gioia Pasquale raggiante.
Suor Justine e comunità
Un grazie di cuore per il materiale inviatomi, molto ricco di spunti per la riflessione e per provare….. a convertirmi!
Caro Don Vincenzo, con la preghiera ed il ringraziamento per il meraviglioso lavoro che compie, gli auguri più belli e veri per una Santa Pasqua! Le chiedo una benedizione particolare per me, per il mio nipote Don Marco, per le nostre famiglie… Ancora molti saluti ed auguri con affettuosa gratitudine anche dalle mie amiche Giuseppina
Grazie delle preziose riflessioni pasquali : come sempre sono originali ed efficaci.
Per me quest’anno va molto bene che Gesù mi chieda “dov’è la mia stanza?”… E mentre tento di dargli una risposta di vita, chiedo a Lui di illuminarmi e accompagnare i miei passi quotidiani per avere la tranquillità di poterla trovare anche altrove… Ti auguro una Santa Pasqua che sia una sintesi delle tante proposte spirituali che tu hai regalato a me e a tante persone. e spero di avere un ‘occasione bella per poter parlare con te ed essere da te illuminata e confermata nei miei progetti in nome del Signore. Cordiali saluti suor Grazia
Questa mattina la settimana è cominciata con le sante quarant’ore; nel paese dove vivo ora, che modo splendido d’iniziare questo tempo santissimo.Queste ultime settimane, come impegno quaresimale, sono andata all’alba a fare adorazione personale. La chiesa vuota, silenziosa, rischiarata da qualche luce. Al mattino non c’è messa, c’è solo la sera, Don Tonino è solo nel suo compito di guida.
Stare vicino a Gesù non è cosi facile, il mondo ha invidia della tua gioia, la collega al possesso; denaro, visibilità, potere. Cerca di spogliarti della tua gioia,ma, questa gioia non è il possesso a darla, è il Risorto.
Ogni anno ripercorro questa Passione, ripercorrendo e aggiungendoci la mia passione,
mi appartiene, anzi vi appartengo, vi appartengo sempre più.
Qualche anno fa mi venne forte nel cuore il desiderio del martirio, vi aderii.
Se questo è ciò che vuoi da me, va bene, ho un po paura a dirti si, ma non riesco a dirti no.- dissi.
Il martirio è molteplice, ha molte sfaccettature, c’è una persecuzione silenziosa che passa per anticlericalismo,ma in realtà è molto più profonda questa azione, è estromissione di Dio.
In quattro anni la mia vita è come esplosa, niente è ciò che era, hanno cercato di togliermi la gioia, ma la mia Gioia è Cristo. Come possono toglierti la carne, il sangue, io sono di Cristo, posso rinunciare anche alla vita, non a Cristo. Possono togliermi tutte le cose materiali che reputiamo gioia, non possono togliermi Cristo che è la mia GIOIA!
Io in questo paese dove niente mi appartiene, io grido la mia gioia,”Lode e Gloria a Te, Signore Gesù”
Si, anche quest’anno ripercorrerò la Via Santa, portando la mia passione affinchè Lui la unisca a Se e la Redima.
Buona Santa Pasqua a tutti
Pace a voi!
Carissimo don Vincenzo, mi farò accompagnare all’alba della Resurrezione, da questi passi che lei ha scelto. Il Signore Risorto ci accompagni sempre! Un abbraccio!
E’ bello toccare con mano quanto LUI trova modo e maniera per VINCERE. E allora dobbiamo smettere di avere così paura in certi momenti, in certe mattine… non possiamo, non dobbiamo avere paura …Mi fermo. E penso che GUARDARE A GESU’ INSEGNA…