«VOLETE   AIUTARE   I  FIGLI?                                                     NON RISOLVETE I PROBLEMI AL LORO POSTO                                    Luciano Moia mercoledì 26 giugno 2024

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Il pedagogista Fabrizio Travaini ai genitori:                                                          non dispensate i figli dalle fatiche per esentarli  dalle sofferenze, ma stimolateli pretendendo impegno e fatica. Così saranno adulti responsabili

*** SONO PAGINE CHE DANNO SPERANZA quelle di Fabrizio Travaini. Pagine che aprono a nuove prospettive nei confronti degli adolescenti, vittime di sballo, di ritiro sociale.  Perché quando riusciamo a coinvolgerli, quando decidiamo di affidare loro responsabilità… quando mostriamo che la loro sorte ci sta a cuore, e concediamo loro il tempo per crescere

+++ADOLESCENTI IN UN MONDO AFFASCINANTE, pg,151, euro 16)   L’autore  sintetizza la sua esperienza di educatore in un istituto superiore, che cerca di proporre ai ragazzi “SFIDE STIMOLANTI, che accendano l’entusiasmo, non risposte ineccepibili MA  DOMANDE GIUSTE”. Attenzione, il breve ma intenso saggio, la cui lettura sarà utile a chi frequenta quotidianamente ragazzi       e ragazze impegnati nella terribile avventura di crescere nella nostra epocaNON PROPONE RICETTE EDUCATIVE MIRACOLOSE, sul piano dell’impegno necessario  a comprendere e accompagnare gli adolescenti.

  • PRIMA DI ARRIVARE AI CAPITOLI PROPOSITIVI,  METTE IN FILA 4… “ELEFANTI  che ingombrano il cammino degli adolescenti. 4 TRAPPOLE  CHE DOBBIAMO CONOSCERE….                                            +++ PRIMO “ELEFANTE”, quello che lei chiama RICERCA DEL SENSO PERDUTO,  cioè il venir meno della religione come punto di riferimento. La fatica di educare alla fede riguarda, GENITORI E CATECHISTI IN PRIMIS.  Lei non nasconde  le difficoltà  ma si mostra convinto che non tutto sia perduto.  MA dove nasce                     questa convinzioneI ragazzi e le ragazze che abitano questo mondo postmoderno, hanno messo in discussione i dogmi della FEDE CATTOLICA  e in larga misura abbandonato percorsi catecumenali pensati per loro
  • L’INCOMUNICABILITÀ TRA LE NUOVE GENERAZIONI e la  CHIESA   sono un dato che deve farci interrogare muovendo dentro noi adulti quella sana INQUIETUDINE, che provano      gli “SMARRITI DI CUORE”, tanto cara  a CARLO Maria MARTINI.       Credo che questo sia il punto di partenza INDISPENSABILE.
  • RICOMINCIARE ACCETTANDO la condizione di perdita di equilibrio che stiamo vivendo IN PRIMIS NOI ADULTI,     SEMPRE PIÙ IN DIFFICOLTÀ nello stare a galla in una realtà che ci ribalta come un mare in costante agitazione. Prendere consapevolezza che SIAMO I PRIMI che arrancano nella relazione col Signore, nella preghiera, negli appuntamenti liturgici.    Questo per  comprendere le priorità nella nostra vita  come cristiani.
  • RISPOLVERARE LA PROMESSA DI SEQUELA che abbiamo espresso in un lontano passato, quando abbiamo formulato la nostra regola di vita o quando L’IMPRONTA DI GESÙ SI  È  INDELEBILMENTE  SCOLPITA  NEL  NOSTRO  

+++ VORREI evidenziare come il fenomeno di allontanamento degli adolescenti dagli oratori e dalla religione non implica necessariamente il fatto che gli adolescenti ABBIANO PERSO interesse per LA RICERCA SPIRITUALE.  Le domande di senso sulla vita e sull’universo, ABITANO IL CUORE DELL’UOMO.Nonostante gli adolescenti interpretino spesso i sacramenti e le funzioni religiose come appannaggio delle generazioni passate,      IL LORO CUORE  CONTINUA AD ANELARE UN SENSO IN QUESTA ESISTENZA e QUALCOSA IN GRADO DI RIEMPIRLA, CHE POSSA VERAMENTE ESSERE PERCEPITO COME SACRO.

  • COME HO SOTTOLINEATO NEL LIBRO, la forza della Tradizione, le Sacre Scritture e l’impalcatura liturgica cristiana cattolica tanto care alle generazioni passate, NON POSSONO ESSERE TRASMESSE AI NATIVI DIGITALI mediante le stesse modalità  A tal proposito, la mia fiducia si fonda sull’idea che la CHIESA TROVERÀ IL CORAGGIO DI AVVICINARSI E PARLARE alle generazioni contemporanee, SENZA DEMONIZZARLE ma trovando la sua proposta   di ricerca della Verità, come da DUE MILLENNI HA DIMOSTRATO DI SAPER FARE.
  • UN ALTRO “ELEFANTE” è l’obbligo di riuscire A ESSERE SEMPRE I PRIMI   Possiamo rivolgere loro domande che possono aiutarli a prendere consapevolezza di quello che ormai è a tutti gli effetti un problema molto serio.  VUOI RIUSCIRE A TUTTI I COSTI   IN CHE COSA? vuoi essere il primo dove? devi farcela per chi? I nostri figli non recepiscono solo ciò che le nostre bocche pronunciano, ma   ciò che gli trasmettiamo SENZA DIRE UNA PAROLA
  • AGLI ADOLESCENTI serve vedere che noi adulti siamo i primi a non avere il terrore di sbagliare. Nel libro espongo 6 suggerimenti che il fallimento può INSEGNARCI. ALTRIMENTI UN INNOCUO 4 IN MATEMATICA può scatenare UNA CRISI DI PIANTO con conseguente attacco di panico per la reazione che avranno i genitori.
  • È VITALE far evaporare dalle spalle di QUESTI RAGAZZI il macigno della performance. Non siamo perennemente sul palcoscenico di un reality show con dei giudici famelici pronti a divorarci o osannarci in base ai loro gusti personali. Ai nostri figli non possiamo instillare l’idea per cui bisogna sempre essere all’altezza, PERCHÉ ogni  lasciata  è persa  e una volta che  IL TRENO È PASSATO… NON PUOI FARCI PIÙ NULLA.

  • AL CONTRARIO SIAMO CHIAMATI A FIDARCI DI LORO, anche e soprattutto quando i risultati scarseggiano o quando le paure sembrano prendere il sopravvento sui loro volti. Cosa dire ai ragazzi per smontare questo inganno che fa STARE MALE LORO E NOI? Proprio perché non esiste nessuna gara e ogni figlio ha bisogni e tempi specifici per maturare, tempi che vanno rispettati, MAI FORZATI O “PRECOCIZZATI” per non rimanere indietro.  Fidarci che hanno le competenze e gli strumenti per poter affrontare la vita, proprio come abbiamo fatto noi da giovani e i nostri genitori, nonni, e antenati prima di noi.

  • NON CREDO CHE LA SOLUZIONE STIA NEL RISOLVERE I PROBLEMI AL POSTO LORO o dispensarli dalle fatiche per esentarli dalla sofferenza, MA STIMOLARLI pur pretendendo impegno e fatica perché questa è l’unica via che permetterà loro di diventare adulti consapevoli e responsabili. Per superare L’“ANALFABETISMO DIALOGICO”, che ha come modello la contrapposizione violenta da talk show, il suggerimento da lei indicato è il ritorno alla lettura.

  • NON LE SEMBRA un consiglio destinato all’insuccesso nel mondo giovanile dominato dalla legge dei social? Negli ultimi anni si stanno moltiplicando casi di adolescenti che vivono stati depressivi che si sviluppano proprio in seno ai social. IL COSTANTE  PARAGONE con  i coetanei e le loro seconde VITE VIRTUALI,  la rincorsa  per accaparrarsi  followers,   like, cuori, l’urgenza dell’approvazione sociale o il terrore del giudizio altrui, STANNO DIVENTANDO INSOPPORTABILI per un numero SEMPRE CRESCENTE DI RAGAZZI E RAGAZZE NAUSEATI DA QUESTE REALTÀ BIDIMENSIONALI.

  • .. LA CONCLUSIONE È FORSE ECCESSIVA ma quella parola.” NAUSEATI”  dovrebbe farci riflettere…       voi che ne dite, amici? dv 3338890862  SITO: www.donvincenzoalesiani.it  ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….

One comment

  1. Mah! Senza offendere nessuno, a me pare proprio che i giovani, i ragazzi, insomma queste generazioni non sappiano neanche lontanamente cosa sia lo spirito di SACRIFICIO, le VERE fatiche ecc ecc.
    Troppo concentrati su se stessi, a mio parere, la causa di molto “malessere”.
    E questo è solo il mio parere.
    Comincerei a farli LAVORARE SODO davvero.
    Non capisco e non voglio capire sti giovani che “soffrono” se non escono di notte, se non hanno l’ultimo modello di cellulare, e… mille altri esempi di questo genere.

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