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COSA CI DICE DI NOI (E…DI DIO) LA VIA CRUCIS DI UN GIOVANE GAY Timothy Radcliffe giovedì 20 giugno 2024
NELLA PREFAZIONE AL LIBRO DI L. TESTA, T. RADCLIFFE CI RICORDA DI AMARCI PER COME SIAMO. ANCHE CON LE NOSTRE FRAGILITÀ
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COME ACCOMPAGNARE LE PERSONE OMOSESSUALI NEL CAMMINO DI FEDE? Come costruire una Chiesa custode della verità e aperta al mondo? Come aiutare tutti, indipendentemente dal loro orientamento sessuale, a realizzare la loro vocazione? Sono tutti quesiti oggi al centro del dibattito, domande che non riguardano solo coloro che chiedono di entrare in Seminario o in noviziato ma ogni singolo battezzato. … in questa serie rientra anche il contributo, che pubblichiamo a firma del domenicano Timothy Radcliffe, maestro dell’Ordine dei predicatori
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GRAZIE, LUIGI, per aver avuto il coraggio di condividere la tua dolorosa ma bellissima VIA CRUCIS. Tanti percorrono la propria VIA CRUCISda soli ed impauriti. A motivo del loro orientamento sessuale, o perché sieropositivi, o perché portano le cicatrici di un abuso, o per cento altre ragioni. MA TU, LUIGI, SAI CHE NOI NON CAMMINIAMO MAI DA SOLI, PERCHÉ GESÙ CAMMINA CON CIASCUNO DI NOI. “YOU’LL NEVER WALK ALONE” era originariamente il brano di un musical, Poi, è diventata una canzone che oggi parla a tante persone, in questo nostro tempo di grande solitudine. Ma il Signore cammina con noi, al centro del nostro essere, condividendo i nostri dolori e le nostre gioie.
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S. AGOSTINO SCRIVE DI DIO CHE EGLI È PIÙ INTIMO A NOI DI NOI STESSI. Così, anche se ci sembra di esserlo, non potremo mai essere realmente soli, perché, NEL NOSTRO PIÙ PROFONDO INTIMO,..C’È DIO. IL LIBRO DI LUIGI è un dono per coloro che si sentono soli, soprattutto per la loro OMOSESSUALITÀ. Egli osa uscire allo scoperto E INCORAGGIA TUTTI NOI A FARLO, sicuri che il SIGNORE CI AMA COSÌ COME SIAMO, e che non c’è da aver PAURA DELLA LUCE.
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DOPO LA STORIA della caduta di Adamo ed Eva hanno bisogno di vestiti perché si vergognano. Ma nella Chiesa primitiva i catecumeni erano battezzati nudi, perché IL TEMPO DELLA VERGOGNA ERA FINITO. Gregorio di Nissa scriveva: «Non dobbiamo più coprirci con il fico della vita amara, gettare via queste foglie caduche che ricoprono la vita, RITORNARE AL COSPETTO DEL CREATORE» (DE VIRGINITATE, XIII,1).
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UN’ANTICA PREGHIERA chiede: «Togli il velo dai nostri occhi; non permettere che ci vergogniamo…che ci disprezziamo» (Euchologion Serapionis12,4).Spesso le persone si presentano INDOSSANDO MASCHERE O FALSE IMMAGINI di sè, che sperano le possano proteggere dalle ferite. MA DIO AMA CIASCUNO DI NOI COSÌ COME È… quando le persone vedono la nostra umanità, con la sua bellezza e fragilità, persino i nostri fallimenti, COME POSSONO NON AMARCI? Nel romanzo Gilead di Marilynn Robinson, il vecchio pastore scrive: «Ogni volto umano esige qualcosa da te, NON PUOI FARE A MENO DI CAPIRE LA SUA UNICITÀ, IL SUO CORAGGIO E LA SUA SOLITUDINE».
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PAPA FRANCESCO HA SCRITTO: «La realtà è superiore all’idea» (Evangelii Gaudium, 231) La notte prima di morire, l’Evangelista Giovanni racconta che Gesù lavò i piedi ai suoi discepoli….Quel gesto incarnava un’attenzione particolare e delicata per ciascun discepolo. La via della croce ci tocca più profondamente quando proviamo una tenerezza verso di lui e verso la sua sofferenza fisica.
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LE DONNE SPESSO LO SENTONO IN MODO PIÙ ACUTO e sono state soprattutto loro a radunarsi ai piedi della croce PER STARE VICINO A GESÙ NEI SUOI ULTIMI MOMENTI. Quando Maria Maddalena incontra il Cristo risorto nel giardino, vuole toccarlo. SANTA CATERINA DA SIENA, aveva un profondo senso di tenerezza fisica per GESÙ, che non è solo UN SALVATORE, MA IL NOSTRO DOLCISSIMO SIGNORE.
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È RARO CHE SANTI MASCHI SIANO IN GRADO di esprimere la stessa intimità con Gesù C’è la meravigliosa poesia di S. GIOVANNI DELLA CROCE, dove egli desidera GESÙ PROPRIO COME UN AMANTE: «IN UNA NOTTE OSCURA, / CON ANSIE, DAL MIO AMOR TUTTA INFIAMMATA, / oh, sorte fortunata!, / uscii, né fui notata, / stando la mia casa al sonno abbandonata. / Là giacqui, mi dimenticai, / il volto sull’Amato reclinai, / tutto finì e posai, / lasciando ogni pensier / tra i gigli perdersi obliato» (Notte oscura).
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NELLA SUA VIA CRUCIS, IL DONO DI LUIGI è quello di aprirci tutti alla tenerezza più profonda per il Signore, che egli desidera ABBRACCIARE, BACIARE E ACCAREZZARE. QUESTO DÀ GIOIA E DOLORE PROFONDO al suo cammino con CRISTO. NELL’11.MA STAZIONE, quando GESÙ VIENE INCHIODATO ALLA CROCE, scrive: «QUELLE MANI – che tante volte mi hanno accarezzato, che mi hanno stretto mentre perdevo l’equilibrio e mi hanno rialzato.. ORA SONO INCHIODATE, IMMOBILI, NON MI PUOI PIÙ ABBRACCIARE; NON MI PUOI ACCAREZZARE.
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QUEI PIEDI – che tante volte hanno camminato con me, che tante volte avrei voluto COPRIRE DI BACI, COME FA MARIA ALLA VIGILIA DELLA TUA PASSIONE – ora sono fissi alla croce con dei chiodi Non puoi più camminare con me. non puoi rincorrermi, se scappo».
Luigi conosce con intensità anche altro, del corpo del Signore: il suo volto, ad esempio. Israele desiderava vedere il volto di Dio – “Fa’ splendere il tuo volto su di noi e saremo salvi” (Sal 67) –, ma non poteva vederlo e non morire. QUESTO VOLTO, ORA, SI È FATTO CARNE E SANGUE NEL VOLTO DELL’UOMO CHE È MORTO SULLA CROCE.
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QUANTE VOLTE DESIDERIAMOVEDERE QUEL VOLTO che non possiamo nemmeno immaginare? É questa la nostra felicità inimmaginabile, la visione beatifica. La vita e l’amore hanno insegnato a Luigi A CERCARE QUESTO VOLTO. Quando Gesù incontra la Veronica, egli scrive: «LA DONNA resta lì, mentre tu sei portato via e ti volgi a Tra le mani il panno con cui ti ha asciugato il volto, e che ora porta impressi – col sangue – i tuoi dolcissimi lineamenti. IL TUO VOLTO COSÌ BELLO, MIO DOLCISSIMO GESÙ. BELLEZZA coronata di spine, BELLEZZA schernita, BELLEZZA derisa e rifiutata.
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LA BELLEZZA DI OGNI VOLTO ci prepara a vedere colui il cui volto è il più bello e alla cui luce tutti i volti risplendono. GEARD HOPKINS, IL POETA GESUITA, scrive: «Cristo gioca in diecimila luoghi, / bello d’aspetto, E BELLO NON NELLO SGUARDO SUO, MA ATTRAVERSO LE FATTEZZE DEGLI UMANI VOLTI, PER IL PADRE .
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LUIGI PERCEPISCE PROFONDAMENTE LA BELLEZZA DI QUEL TOCCO e lo desidera. Alla fine delle stazioni, chiede con forza: «ORA CHE SONO ARRIVATO ALLA FINE, tienimi con te. Non sarò ubbidiente come la Maddalena, non mi fermerò al tuo “non mi toccare, non mi trattenere”. TI TOCCHERÒ, INVECE. TI TRATTERRÒ. NON MI STACCHERÒ DA TE, E RESTEREMO INSIEME PER SEMPRE NEL GIARDINO DELLA RESURREZIONE».
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IL VALORE DELLA NOSTRA CORPOREITÀ è al centro dei più grandi insegnamenti cristiani: la creazione, l’incarnazione, il dono del corpo di Cristo nell’Eucaristia, la risurrezione dei morti. Come possiamo amare la nostra fede se abbiamo paura della NOSTRA CORPOREITÀ, e se non osiamo guardarci IN FACCIA e guardare all’altro, e nell’altro vedere l’immagine DEL NOSTRO DIO? In modo incantevole, Luigi fa chinare Gesù a scrivere a terra, perché la donna che è stata accusata di adulterio possa vedere il suo volto: «FORSE, chissà, si è abbassato con la scusa di scrivere a terra perché voleva che tu ne VEDESSI IL VOLTO, non solo le gambe, i piedi. TU NON SAI quante donne, quanti uomini, ti invidieranno, MARIA, perché a te è stato dato di incontrare IL SUO VOLTO MENTRE tutti ti condannavano. LA VIA CRUCIS DI LUIGI racconta di un CRISTIANO GAY che segue il Signore nella complessità reale di una vita umana. GRAZIE A DIO. E GRAZIE A LUIGI.
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.. mi viene spontanea una reazione… senza voler dire che tutti i comportamenti SONO IDENTICI… siamo invitati però a non giudicare e CONDANNARE… OGNI VITA UMANA È COMPLESSA… SOLO IL SIGNORE CONOSCE E PERDONA… CHE NE DITE, AMICI? DV 3338890862 SITO: www.donvincenzoalesiani.it …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….
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