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D O N O R I O N E… EBBE IL CUORE DELL’APOSTOLO PAOLO CORDIALE INTERESSE E CURA PER MALATI E SOFFERENTI
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UN TELEGRAMMA FRA MILLE. E’ del 30 Marzo 1925. DESTINATARIO: CATERINA SERVETTI CORTONA “Ritardo causato assistenza malato grave. Verrò presto. Confermo, benedicendo”. L’ASSISTENZA AD UN AMMALATO, PER DON ORIONE, HA LA PRECEDENZA SU OGNI ALTRO IMPEGNO.
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TENERI E SENSIBILI FINO ALLE LACRIME Qualcuno potrebbe reputare indecoroso per un uomo, esprimere i propri sentimenti di commozione. A torto. Non la pensavano così S. PAOLO E DON ORIONE, della cui virile fortezza nessuno può dubitare. Eppure, al momento opportuno, essi hanno saputo essere “TENERI E SENSIBILI FINO ALLE LACRIME”. Del resto si rifacevano come sempre AL MODELLO GESÙ, che non si vergognò DI PIANGERE SULLA SORTE DI GERUSALEMME E SULLA TOMBA DELL’AMICO LAZZARO (Lc. 19,41; Gv. 11,35).
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LA LETTERA “DALLE MOLTE LACRIME” DI PAOLO. Ricordiamo qualche commovente SCENA DI ADDIO RIPORTATA dagli ATTI DEGLI APOSTOLI. Dopo aver parlato a lungo con gli anziani della comunità di Efeso, raccomanda: “Per questo vigilate, ricordando che per 3 anni, notte e giorno, io non ho cessato di esortare fra le lacrime ciascuno di voi. Detto questo, SI INGINOCCHIÒ con tutti loro e pregò. Tutti scoppiarono IN UN GRAN PIANTO e gettandosi al COLLO DI PAOLO LO BACIAVANO, addolorati perché aveva detto che non avrebbero più rivisto il suo volto. E LO ACCOMPAGNARONO FINO ALLA NAVE” (At 20,31ss).
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A CESAREA IN CASA DI FILIPPO, assistiamo ad una altra scena che “spezza il cuore”. Paolo rispose:“Perché fate così, continuando a piangere e a SPEZZARMI IL CUORE? Io sono pronto non soltanto a esser legato, ma a morire a Gerusalemme per il nome del Signore Gesù”. Poiché non si lasciava persuadere, smettemmo di insistere dicendo:“SIA FATTA LA VOLONTÀ DEL SIGNORE!” (At 21,8).
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IL PENSIERO CORRE SPONTANEO all’ultima “BUONA NOTTE” di Don Orione. Testimoni oculari ci hanno trasmesso in tutti i dettagli l’atmosfera creatasi nella cappella del “Paterno” quella sera dell’8 Marzo 1940. «Sono venuto a darvi la buona notte… Sono venuto a salutarvi, perché a Dio piacendo domani mi assenterò per qualche tempo, per poco o per molto, o anche per sempre, come piacerà al Signore. Nessuno più di me sa e sente che la mia vita benché apparentemente sia, florida, nessuno più di me sente che la mia vita, che questa vita è attaccata ad un filo…E CHE TUTTI I MOMENTI POSSONO ESSERE GLI ULTIMI.”
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SEGUONO PATERNE RACCOMANDAZIONI per una vita santa. E’ il TESTAMENTO SPIRITUALE DI DON ORIONE sigillato dalle sue lacrime di padre, a soli 4 giorni dalla morte. Alla fine conclude: “ ADDIO, O CARI FIGLIOLI (si ferma un istante, china il capo appoggiandosi alla balaustra, commosso piange…). Pregherete per me e io vi porterò tutti i giorni sull’altare E PREGHERÒ PER VOI. BUONA NOTTE ».
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QUASI PER TACITA INTESA, NESSUNO SI MUOVE DAI BANCHI. Don Orione s’inginocchia e appoggia la testa sulle braccia intrecciate sopra la mensa dell’altare. Si sente un silenzio pieno di commozione: parecchi piangono…Passano alcuni minuti; poi il Canonico Perduca, prega un chierico perché chieda al Direttore la benedizione. Il Direttore si alza, recita un’ Ave Maria e benedice con ampio gesto.
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“MI HA AMATO…” Se, per concludere, ci chiediamo a quale fonte attingessero Paolo e Don Orione, per un amore così forte e delicato, la risposta ancora una volta ci viene GUARDANDO AL CUORE DI CRISTO. Il loro cuore batteva così intensamente per i fratelli, perché dilatato DALL’AMORE DI CRISTO. “NON SONO PIÙ IO CHE VIVO, MA CRISTO VIVE IN ME” (Gal 2,20). Aveva detto Paolo con tutta la sua vita. E Don Orione: “Le mie regole voi non le conoscete, ma voi conoscete la mia vita… UN CUORE SENZA CONFINI perché dilatato dalla carità del mio Dio, Gesù crocifisso”
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ASSISTIAMO AD “UNA RECIPROCITÀ D’AMORE” che commuove. L’Amore di Cristo per l’Apostolo, si fece più volte vicinanza rassicurante nei momenti di prova: “Una notte il Signore disse a Paolo: “NON AVER PAURA, ma continua a parlare non tacere, perché io sono con te… nessuno cercherà di farti del male” ( At 18,9s).
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ANCHE DON ORIONE ha conosciuto beatificanti momenti di intimità con Lui: “Era una sera, quando sono entrato nella chiesuola del mio paese e POSI LA TESTA AI PIEDI DI QUEL VECCHIO CROCIFISSO, che è là, entrando, quando una voce soave e penetrante mormorò vicino al mio cuore: GESÙ È CON TE! Si aprì come il tabernacolo, e Gesù si mostrò alla povera anima sconsolata! Gesù è con te! mormorò vicino al mio cuore il Signore: SONO QUI AD AMARTI PER TUTTI.! (69,211).
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DA QUESTE ESPERIENZE sgorgava il vigore apostolico di Paolo: “ Mi sono fatto debole con i deboli, per guadagnare i deboli; mi sono fatto tutto a tutti, per salvare ad ogni costo qualcuno. TUTTO IO FACCIO PER IL VANGELO (1Cor.9,22).
E…DI DON ORIONE: “Nel nome della Divina Provvidenza, ho aperto LE BRACCIA E IL CUORE a sani e ad ammalati, di ogni età, di ogni religione, di ogni nazionalità: a tutti avrei voluto dare, COL PANE DEL CORPO, IL DIVINO BALSAMO DELLA FEDE
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E’ LA CONSEGNA DI GIOVANNI PAOLO II a noi che vogliamo camminare sui passi di ORIONE che “EBBE LA TEMPRA E IL CUORE DELL’APOSTOLO PAOLO, TENERO E SENSIBILE FINO ALLE LACRIME, MIRABILE È DIO NEI SUOI SANTI…”
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RISONANZE: SI, AMICI… CON LA GRAZIA DI DIO, possiamo anche noi avere un pò della TEMPRA E DEL CUORE DI S. PAOLO… MA LO VOGLIAMO DAVVERO?
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