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D O N O R I O N E «EBBE LA TEMPRA E IL CUORE DELL’ APOSTOLO PAOLO»
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È L’ATTEGGIAMENTO DI PAOLO verso tutti, anche verso chi, NELLA CHIESA, RIVESTE COMPITI DI AUTORITÀ. E’ giustamente famosa in proposito UNA PAGINA DELLA LETTERA AI GALATI. Si evince da essa la consapevolezza di Paolo di dover CONSULTARE PIETRO E LE “COLONNE” DELLA CHIESA: “IN SEGUITO, DOPO 3 ANNI ANDAI A GERUSALEMME PER CONSULTARE CEFA… DOPO 14 ANNI, andai di nuovo a GERUSALEMME…. Esposi loro il VANGELO che io predico tra i pagani, ma lo esposi alle persone più ragguardevoli, PER NON TROVARMI NEL RISCHIO DI CORRERE O DI AVER CORSO INVANO (Gal. 1,18).
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DALL’ALTRA PARTE SI OPPONE A COMPORTAMENTI NON COERENTI CON IL VANGELO. “ Ma quando CEFA VENNE AD ANTIOCHIA, MI OPPOSI A LUI A VISO APERTO perché evidentemente aveva torto. Quando vidi che non si comportavano rettamente SECONDO LA VERITÀ DEL VANGELO, DISSI A CEFA IN PRESENZA DI TUTTI: “SE TU, CHE SEI GIUDEO, vivi come i pagani e non alla maniera dei Giudei, COME PUOI COSTRINGERE I PAGANI A VIVERE ALLA MANIERA DEI GIUDEI?”(Gal 2,11ss).
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L’AMORE DI DON ORIONE PER LA CHIESA E PER IL PAPA emerge da ogni RESPIRO DELLA SUA VITA E AD OGNI RIGA DEI SUOI SCRITTI.. E’ il suo carisma. Alle pagine classiche preferiamo, in questo contesto, una lettera a un laico amico e benefattore. ALL’INDOMANI DI UNA COMMOVENTE UDIENZA DEL PAPA, SENTE IL BISOGNO DI COMUNICARGLI LE SUE EMOZIONI e I SUOI PROPOSITI DI BENE. ROMA , 25 GIUGNO [192]4 ANIME E ANIME !
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“CARO SIG. CANEPA. IERI SONO STATO RICEVUTO IN UDIENZA PRIVATA DAL SANTO PADRE che mi si è dimostrato pieno di tanta bontà e carità verso i figli della Divina Provvidenza, e mi ha dato una benedizione anche per voi. MI PAREVA DI ESSERE AI PIEDI DI GESÙ e di sentire parlare il Signore. Ora vi do la notizia che incomincio NEL NOME DI DIO UNA GRANDE VITA, UNA VITA NUOVA CON LA GRAZIA DEL SIGNORE: VOGLIO CONVERTIRMI E RIPARARE A TUTTO IL MALE FATTO, E COMINCIO OGGI AD AMARE IL SIGNORE …
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DUNQUE MI DOVETE AIUTARE, SE MI VOLETE BENE SUL SERIO. AMARE IL PAPA E AMARE GESÙ CRISTO è la stessa cosa, È LO STESSO AMORE, benché l’amore del Papa costa di più, e Iddio ce lo calcolerà e pagherà di più; mi spiegherò quando parleremo dell’amore di Gesù e del Papa”
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E QUANDO I SUOI RELIGIOSI ENTRANO A LAVORARE IN VATICANO a servizio del Papa, gli pare di poter cantare il “Nunc dimittis”. In realtà morirà dopo non molti giorn “Oggi Don Sterpi è andato a Roma a presentare in Vaticano i vostri 5 fratelli che domani prenderanno possesso del loro ufficio…. Quando l’ho saputo, ho detto tra me: ECCO, ORA POSSO CANTARE IL ‘NUNC DIMITTIS’, perché è venuto il giorno in cui I FIGLI DELLA DIVINA PROVVIDENZA SONO CHIAMATI A PRESTARE un atto di immensa fedeltà, di amore, di attaccamento al Vicario Di Cristo..”
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SI FA FATICA A TROVARE IN DON ORIONE, QUALCHE ATTEGGIAMENTO CRITICO VERSO LA CHIESA. Ci sembra di poter dire che NON ESISTA UNA SOLA ESPRESSIONE in tal senso nei confronti del Papa. Mentre, in alcuni MOMENTI DI GRANDE DOLORE, ESCE IN ESPRESSIONI sofferte CIRCA L’ UMANA DEBOLEZZA DI ALCUNI UOMINI DI CHIESA. Di un alto Prelato che non aveva il coraggio di pronunciarsi circa l’infondatezza della calunnia che da anni lo faceva soffrire, scrive: “Questi non vuol discendere a negare, solo si limita a dichiarazioni di stima…E CHE MI CREDONO UN TONTO?… Perché gli uomini non lasciano di essere uomini anche quando sono rivestiti di alta dignità nella CHIESA. POVERA SANTA CHIESA!…amore della chiesa che mi fa ruggire“
+++RISONANZE: PURTROPPO, A VOLTE, NON SI PUÒ NON CONVENIRE CHE NE DITE, AMICI?. DV3338890862 sito: www.donvincenzoalesiani.it
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