D O N   O R I O N E  «EBBE LA TEMPRA  E IL CUORE   DELL’ APOSTOLO PAOLO»

PARTE  SECONDA   Dopo aver sottolineato la spirituale consonanza di Don Orione  con l’Apostolo Paolo, vogliamo, in  questa seconda parte,  esaminare più in dettaglio l’ affermazione del Papaper vedere  sotto quali aspetti,  Don Orione avesse veramente la tempra e  il cuore dell’Apostolo.  Dividiamo il lavoro in due momenti :

  1. DON ORIONE EBBE LA TEMPRA DELL’APOSTOLO PAOLO

  2. DON ORIONE EBBE IL CUORE DELL’APOSTOLO PAOLO

Procederemo in questo modo: evidenziati  alcuni testi paolini su la “tempra” e il “cuore” di Paolo,  li confronteremo  con alcune testimonianze di Don Orione sullo stesso tema. Emergerà chiara la fondatezza dell’affermazione del Papa:  DON ORIONE EBBE LA TEMPRA E IL CUORE DELL’APOSTOLO PAOLO” Si ribadisce l’intento pratico e pedagogico del lavoro: mettere in evidenza l’affermazione del PAPA e ancor più  favorire questo raro equilibrio TRA FORTEZZA E CALORE UMANO. VERITÀ E CARITÀ. TEMPRA E CUORE, APPUNTO.   

 DON ORIONE EBBE LA TEMPRA DELL’APOSTOLO PAOLO

Nell’intento di scoprire il senso pieno del termine, sottolineiamo alcuni aspetti emergenti dalla personalità di Paolo e,  parallelamente, di Don Orione.  

+++ TEMPRA, COME PERSONALITÀ RICCA E FORTE  Paolo si dichiara fiero della sua città natale: “Rispose Paolo: “Io  sono un Giudeo di Tarso di Cilicia, cittadino di una città non certo senza importanza. (At 21,39)                                 

+++PUÒ VANTARSI, A RAGIONE, di aver  completato la sua formazione in una famosa scuola di Gerusalemme:  “Io sono  un Giudeo, nato a Tarso di Cilicia, ma cresciuto in questa città,  formato alla scuola    DI GAMALIELE nelle più rigide norme della legge  paterna, pieno di zelo per Dio, come oggi siete tutti voi“ (At  22,3)

+++ CI TIENE ALLA SUA CITTADINANZA ROMANA e, all’occorrenza,  la rivendica con grande fierezza. Ma quando l’ebbero legato con le cinghie,   Paolo disse   al  centurione che gli stava accanto:  “POTETE VOI FLAGELLARE UN CITTADINO ROMANO,  NON ANCORA GIUDICATO?”. Udito ciò, il centurione corse a  riferire al tribuno:   “CHE COSA STAI PER FARE? QUELL’UOMO È UN  ROMANO!”.   

+++ ALLORA IL TRIBUNO SI RECÒ DA PAOLO e gli domandò:  “DIMMI,  TU SEI CITTADINO ROMANO?”. Rispose: “Sì”.  Replicò il  tribuno: “IO QUESTA CITTADINANZA l’ho acquistata a caro prezzo”.   PAOLO DISSE: “IO, LO SONO …DI NASCITA!”(AT. 22)

+++HA UNA NOTEVOLE CULTURA, riconosciutagli anche dai suoi avversari: Mentr’egli parlava così in sua difesa, Festo a gran voce disse:  “SEI PAZZO, PAOLO; LA TROPPA SCIENZA TI HA DATO AL CERVELLO!” (At 26,24 ).

+++PAOLO È SICURAMENTE UN POLIGLOTTA. Passa, per esempio, con disinvoltura DAL GRECO ALL’EBRAICO. “Sul punto di esser condotto nella fortezza, Paolo disse al tribuno: “POSSO DIRTI UNA PAROLA?”.CONOSCI IL GRECO?, disse quello. Avendo egli acconsentito, Paolo, stando in piedi sui gradini,  fece cenno con la mano al popolo e, fattosi un grande silenzio, rivolse  loro la PAROLA …IN EBRAICO (At 21, 39)

+++E’ UN CULTORE DELLA PAROLA DI DIO,  che ha studiato e amato per tutta la vita. Ancora poco prima di morire, chiederà al discepolo Timoteo: “ Venendo, portami i libri e SOPRATTUTTO LE PERGAMENE” (2Tm 4,13).

+++ MA HA ANCHE UN MESTIERE che esercita  durante la settimana, per guadagnarsi da vivere. In attesa del sabato, giorno dedicato all’apostolato. Eloquente l’incontro a Corinto con due sposi: AQUILA E PRISCILLA: “Paolo si recò da loro e poiché erano del me desimo MESTIERE, si stabilì nella loro casa e lavorava. ERANO DI  MESTIERE FABBRICATORI DI TENDE.  Ogni sabato discuteva nella sinagoga   E CERCAVA DI PERSUADERE GIUDEI E GRECI (At 18, 3ss).

+++ LA COSTITUZIONE FISICA DI PAOLO? Stando a qualche fugace accenno delle lettere, sembrerebbe soffrire di qualche malattia cronica. Ma è ragionevole dedurre che, tutto sommato, possedesse una  buona resistenza fisica  che gli ha permesso di  affrontare viaggi faticosi e difficoltà di ogni genere. “TRE  VOLTE SONO STATO BATTUTO CON LE VERGHE, una volta SONO STATO LAPIDATO, tre  volte ho fatto NAUFRAGIO, ho trascorso un giorno e una NOTTE IN BALÌA DELLE  ONDE.  Viaggi innumerevoli, pericoli di FIUMI, pericoli di BRIGANTI, pericoli dai miei connazionali, pericoli dai pagani, pericoli nella CITTÀ, pericoli nel DESERTO, pericoli sul mare, pericoli da parte di falsi fratelli; fatica e travaglio, veglie senza numero, fame e sete, frequenti digiuni, freddo e nudità”(2Cor11) Non sfugga il dettaglio DEL TRIPLICE NAUFRAGIO: non è lecito dedurne una non comune bravura in fatto di …NUOTO?

+++E DON ORIONE?… alla prossima puntata…   Che ne dite, amici? DV 3338890862 SITO: www.donvincenzoalesiani.it ……………………………………………………………………………………………………………..

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