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È IL SUICIDIO IL DRAMMA SILENZIOSO … DELLA GENERAZIONE UNDER 20 Enrico Negrotti. inviato a Pavia martedì 14 novembre 2023
VIAGGIO DENTRO “L’EPIDEMIA DELLE SOLITUDINI”. Solo 403 posti letto per chi tra i 13 e i 17 anni vive situazioni di profondo disagio. “Non è stata solo colpa del Covid”
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LA PAROLA È LA MIGLIORE CURA per situazioni di sofferenza psichica estrema degli adolescenti, che possono portare al suicidio. Una parola che si fa discorso umano e compassionevole, per entrare in relazione con la sofferenza mentale dei giovani. Per questo occorre vincere la tentazione di nascondere ogni discorso riguardante la morte autoprovocata, di giovani e giovanissimi. È uno dei messaggi emerso dalla due giorni del convegno “OLTRE IL BUIO”, per « prevenire i comportamenti suicidali negli adolescenti».
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«VOLEVAMO INDIVIDUARE LE SPECIFICITÀ dei casi che riguardano gli ADOLESCENTI, spiega Renato Borgatti, docente all’Università di Pavia… Abbiamo offerto una sessione destinata al pubblico, perché è importante VINCERE IL TABÙ». Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) i suicidi sono la seconda causa di morte per i giovani tra i 15 e i 29 anni, dopo gli incidenti stradali …
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LE RACCOMANDAZIONI DELL’OMS per la prevenzione dei suicidi puntano su 4 azioni principali: limitare l’accesso ai metodi letali; interagire con i media per una modalità responsabile di riportare le notizie di suicidio; sostenere le abilità socio-emotive in adolescenza; identificare precocemente, prendere in carico e curare chiunque presenti comportamenti suicidari.
- «LA PREVENZIONE DEL SUICIDIO DEI GIOVANI –, ha spiegato lo psichiatra Maurizio Pompili (Roma) è difficile. Occorre cogliere i segnali di allarme, perché non lo dicono in maniera chiara: il decadimento della performance scolastica, l’isolamento sociale, l’uso di sostanze o la tendenza all’automedicazione
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POMPILI, ribadisce: «il suicidio è la punta di un iceberg la sofferenza giovanile, già presente prima della pandemia. Il Covid ha reso tutto più complesso, soprattutto per i giovani». «In Italia, tra il 2019-2021 si è abbassato l’indice di salute mentale della popolazione 14-24 anni, soprattutto tra le ragazze».
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ASSISTIAMO A UNA EPIDEMIA DI SOLITUDINE». E rivolgersi al cyberspazio espone a nuovi rischi: «IL CYBERBULLISMO è aumentato durante la pandemia ed è connesso al rischio suicidio. Stime non facili indicano che ne è colpito un giovane su 6 (soprattutto ragazze), ma solo 1 su 10 riesce a CHIEDERE AIUTO.
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NEI MEANDRI DELLA SOFFERENZA MENTALE dei più giovani si è addentrato MARIO SPERANZA, docente di Psichiatria dell’adolescenza all’Università di Parigi. Delle crisi che viviamo (disastri ambientali, terrorismo, guerre) risentono anche gli adolescenti…Come ha esemplificato lo psicoterapeuta Antonio Piotti: «Non si possono dire banalità, ma mostrare di accorgersi che l’adolescente sta male e che lo si capisce: CERCHIAMO INSIEME UN’USCITA DAL VICOLO, che a lui sembra cieco».
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CONCLUDE MAURIZIO POMPILI: «Occorre entrare in sintonia con sofferenza e far emergere la voglia di vivere. Molte persone che pensano a morire vorrebbero vivere: il dolore mentale fa credere loro di essere in una situazione senza via d’uscita migliore per uscire dalla sofferenza che il suicidio. Ma se la sofferenza è gestita anche con l’aiuto di un altro, genitore, educatore, coetaneo, professionista della salute, SI SENTE ALLEGGERITO DALLA SOFFERENZA E SCEGLIE DI VIVERE». UNA POSSIBILITÀ DI AIUTO CHE QUINDI COINVOLGE TUTTI.
RISONANZE: IL PROBLEMA È GRAVE ma una via di uscita è possibile… con la collaborazione di tutti… anche di CIASCUNO DI NOI. CHE NE DITE, AMICI? POSSIAMO…VOGLIAMO DARE UNA MANO? DV 3338890862 SITO: WWW.donvincenzoalesiani.it ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..
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