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DIOCESI DI MILANO. DELPINI ordina 15 nuovi preti. Non eroi solitari ma uomini associati alla missione di Cristo, nostra pace, al servizio della comunità
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«SENZA GESÙ NON C’È NESSUNA PACE, senza Gesù non potete fare niente per la pace». Perché «È GESÙ LA NOSTRA PACE». Ai discepoli è affidata una «missione di pace» che però non è impresa per eroi solitari: «È MISSIONE DI CHIESA fragile e discutibile come ogni storia umana, eppure solo una comunità può diffondere, la vocazione alla fraternità».
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COSÌ L’ARCIVESCOVO DI MILANO, Mario Delpini, si è rivolto ai 15 sacerdoti ambrosianiordinati in Duomo, ricordando loro che nella comunità i preti non devono fare tutto né mettersi al centro di tutto, ma che È CRISTO «LA PIETRA ANGOLARE» «NON CONTA L’ESSERE TANTI O POCHI, CONTA ESSERE CON GESÙ».
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FAMILIARI, AMICI, FEDELI PROVENIENTI dalle comunità d’origine e da quelle in cui gli ordinandi – tutti giovani, fra i 24 e i 32 anni . Gioia e commozione sono palpabili. «PACE IN TERRA AGLI UOMINI, CHE EGLI AMA»: L’arcivescovo riprende il motto scelto dai preti novelli …La sfida sembra impari: siamo «così pochi, così umani, così diversi: come continuerà la missione della Chiesa per portare pace nel mondo»? Ebbene: «noi oggi non celebriamo una sorta di reclutamento di truppe speciali per una qualche missione di resistenza al male e di costruzione della pace.
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NOI CELEBRIAMO LE ORDINAZIONI PRESBITERALI, cioè il dono dello Spirito che consacra questi uomini perché siano associati alla missione di Gesù, con lo stile di Gesù, con la forza e la sapienza che vengono dall’alto. Il Salvatore che porta pace e gioia all’umanità «È UN BAMBINO, adagiato in una mangiatoia. EGLI È LA NOSTRA PACE: GRAZIE A LUI, i popoli sono stati riconciliati». «Non conta l’essere tanti o l’essere pochi – insiste Delpini –: CONTA ESSERE CON GESÙ, seguire lui, percorrere la sua via. Non conta l’essere applauditi da tutti o guardati con disprezzo, disporre di molte risorse o essere in miseria: CONTA SOLO ESSERE CON GESÙ. È GESÙ LA NOSTRA PACE. SENZA LUI non possiamo fare niente. Neppure voi che diventate preti, così bravi, così attesi».
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«IL SEGNO DELLA PACE CHE GESÙ HA REALIZZATO nel suo sangue» è «la comunitàedificata per diventare dimora di Dio per mezzo dello Spirito». La «PIETRA ANGOLARE » è «Cristo Signore». Dunque: «i preti non sono ordinati per costruire la Chiesa su di sé… I preti «non devono fare tutto, non possono pretendere di farsi maestri in tutto di tutti. I preti devono fare una cosa sola: curare che la costruzione cresca ben ordinata». La Chiesa non ha «altro da dire» che rilanciare «il lieto annuncio» dato ai pastori, a Betlemme «È NATO PER VOI UN SALVATORE, CHE È CRISTO SIGNORE». E si rivela in un Bambino in fasce.
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«CI PORTIAMO DIETRO ENORMI BIBLIOTECHE e forse non riusciamo a dire l’essenziale. Parliamo troppo o siamo muti a proposito dell’essenziale. Questa umanità feritaha bisogno di comprensione ma la salvezza e la speranza vengono DA GESÙ, IL BAMBINO, NATO NELLA CITTÀ DI DAVIDE».
- PRIMA DELLA BENEDIZIONE, Delpini legge un messaggio del suo predecessore, ANGELO SCOLA: «OFFRO LE FATICHE legate alla mia età per questi giovani CORAGGIOSI TESTIMONI nel travagliato mondo di oggi».
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CI UNIAMO ANCHE NOI offrendo qualche “FATICA” perché questi giovani siano TESTIMONI UMILI E FORTI DI GESÙ… DV 3338890862 SITO www.donvincenzoalesiani.it———————————————————————————————————————-
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