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«TI AMERO’ PER SEMPRE» Neonata nella “CULLA PER LA VITA” di Bergamo.
- LA piccola sta bene, i sanitari l’hanno chiamata NOEMI. La donna ha lasciato un biglietto in cui spiega che non può prendersi cura della piccola. «VI AFFIDO UN PEZZO IMPORTANTE DELLA MIA VITA»
- .IL SENSORE S’È ACCESO SUBITO, rivelando la presenza di quel piccolo corpicino che sfiora i tre chili di peso. Accanto, un biglietto: «NATA STAMATTINA» Sono le prime parole, vergate a penna su un foglio a righe. Bergamo, poco fuori dal centro della città: LA “CULLA PER LA VITA”, che dal 2019 è lì per salvare quei bimbi che vivono il dramma dell’abbandono, ieri ha tenuto ancorata alla vita una piccola
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NON ACCADEVA DA ANNI ed è una storia che si unisce alle altre restituite dalla cronaca recentissima a Milano: sono le storie di Enea, lasciata nella “Culla per la vita” della “Mangiagalli”, e poi di un’altra bambina salvata 4 giorni dopo al “Buzzi”, fino al caso tragico della neonata trovata morta IN UN CASSONETTO. La piccola di Bergamo è stata chiamata Noemi dagli operatori dell’ospedale. Quando oggi il sensore ha dato l’allarme, un’ autoambulanza e un’automedica sono uscite per dare un primo soccorso al bebè. La bambina – forse di origini sudamericane,– starebbe bene, in discrete condizioni di salute, è stata affidata alle cure dell’ospedale “Papa Giovanni” di Bergamo,
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A LASCIARLA NELLA CULLA SALVAVITA è stata probabilmente la madre, insieme a un biglietto d’addio: «NATA STAMATTINA 3/05/2023 – si legge sul foglio –. A CASA, SOLO IO E LEI. Non posso, ma le auguro tutto il bene e LA FELICITÀ DEL MONDO. UN BACIO per sempre (dalla mamma)». Poi un’ultima frase, dedicata a chi, attraverso quella culla, ha metaforicamente abbracciato la figlia: «VI AFFIDO UN PEZZO IMPORTANTE DELLA MIA VITA, CHE NON DIMENTICHERÒ MAI».
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LA “CULLA PER LA VITA” è attiva da Dicembre 2019, «La piccola sta benissimo ed è al sicuro in ospedale. LA MAMMA, A CUI VA TUTTO IL NOSTRO AFFETTO… ha lasciato un biglietto molto toccante. I nostri operatori in sede hanno ancora LE LACRIME AGLI OCCHI». IN MENO DI UN MESE, è la QUARTA STORIA SIMILE – e in un caso con l’esito più tragico – che attraversa la Lombardia.
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ERA CAPITATO DAPPRIMA LA MATTINA DI PASQUA, quando alle 11,40 era suonato l’allarme della “Culla per la vita” della clinica Mangiagalli: all’interno c’era ENEA NEONATO di 2,6 chili avvolto in una coperta e accompagnato da una lettera. «Ciao, mi chiamo Enea – si leggeva nel biglietto. Sono nato perché la mia mamma voleva essere sicura che era tutto ok e stare insieme il più possibile».
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Due giorni dopo, il 12 aprile, una bambina era stata lasciata all’ospedale Buzzi… Infine nella serata del 28 aprile s’era invece consumata la tragedia: tra via Botticelli e via Saladini un uomo aveva trovato il corpicino senza vita di una bambina appena nata, ABBANDONATA MORTA IN UN CASSONETTO DELLA CARITAS.
- RISONANZA…UNA DOMANDA A ME STESSO dopo 54 anni di SACERDOZIO in cui ho cercato da …”poveretto” di curare le famiglie… mi chiedo… e , lo spero, ci chiediamo TUTTI , mesti e pensosi: MA CHE CI STA SUCCEDENDO, AMICI? DV 3338890862 SITO: www.donvincenzoalesiani.it ——————————————-
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