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«PER I BAMBINI IL PAPA È UN AMICO. COSÌ NASCONDONO LA PAURA E CHIEDONO PACE» Giacomo Gambassi, inviato a Kharkiv giovedì 9 marzo 2023
- Parla il vescovo di Kharkiv Pavlo Honcharuk «Da Francesco i doni per i ragazzi sotto le bombe. La pace deve partire da ciascuno di noi»
- NELLA MENTE DI RUSLAN PAPA FRANCESCO è un amico dei bambini. Lo ha disegnato mentre bacia sulla fronte una ragazzina. Alle spalle la bandiera della pace. E sopra lo zucchetto bianco, una colomba che porta un ramoscello d’olivo e che viene illuminata dai raggi del sole.
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HA 10 ANNI, RUSLAN. Il vescovo Pavlo Honcharuk, gli stringe la mano e lo abbraccia quando viene premiato nella Cattedrale di Kharkiv. E CON LUI UNA VENTINA DI RAGAZZI a cui la diocesi ha chiesto di raccontare con pennarelli e matite il Papa che ha fatto arrivare i regali «Sono doni che ci ha recapitato l’elemosiniere pontificio, KONRAD KRAJEWSKI Allora il direttore della Caritas ha spiegato loro che il Papa vive a Roma, che ama l’Ucraina, che vuole venire qui, che chiede in continuazione di FERMARE LA GUERRA».
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«DAI DISEGNI SI ALZA UN GRIDO DI PACE: I BAMBINI CHIEDONO CHE TACCIANO LE ARMI. I loro cuori sono puri, anche se la guerra li ha feriti». «I ragazzi sanno nascondere le sofferenze …Non le esprimono a parole ma in ciò che buttano giù su carta. Sorretti dalla SPERANZA che i combattimenti finiscano al più presto»
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ECCELLENZA, DA UN ANNO L’UCRAINA È IN GUERRA. I missili arrivano come i primi giorni. La città è spossata? Non direi. Il pericolo resta alto. Direi che gli attacchi sono ormai penetrati nel nostro corpo e nella nostra mente con il loro carico di annientamento. PERÒ LA VOGLIA DI VIVERE, L’ANELITO DI LIBERTÀ, SONO PIÙ FORTI DELLA PAURA E SONO IL NOSTRO SCUDO ALLE BOMBE. Lo dimostra, la scelta di tante persone di TORNARE NEI VILLAGGI LIBERATI DALL’ESERCITO UCRAINO, nonostante le case siano distrutte o si debba fare i conti con la mancanza di elettricità, riscaldamento e acqua. IL NEMICO NON È RIUSCITO A PIEGARCI E A SPAVENTARCI.
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LA GUERRA STA PORTANDO POVERTÀ? LA POVERTA’ cresce. Qui non si lavora: perché non ci sono occasioni di occupazione. Così viene meno la possibilità di comprare cibo e medicine. Kharkiv è spesso senza elettricità per i raid alle infrastrutture energetiche. Di fronte ai black-out la nostra gente ha risposto istallando generatori o batterie. Anche questa è una forma di resistenza. CONTA LA LUCE DELL’ANIMA, non quella in casa o lungo le strade.
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LEI VISITA I MILITARI AL FRONTE. QUAL È IL CLIMA? Non possiamo nasconderci dietro un dito: LA STANCHEZZA c’è. Ma i soldati sentono di avere un’intera nazione al loro fianco. In trincea L’ELEMENTO RELIGIOSO è fondamentale. Molti militari mi hanno detto: «SA CHE COSA RIPETO SPESSO? DIO AIUTAMI !!!»…
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SEMPLICE MA ESSENZIALE INVOCAZIONE IN TANTE CIRCOSTANZE DELLA VITA: DIO AIUTAMI !» QUANTE VOLTE E CON QUALE INTENSITÀ LA DICIAMO?
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dv 3338890862 SITO: www.donvincenzoalesiani.it
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