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QUEL “PADRE NOSTRO”… … SUL MURO DELLA STANZA DELLA TORTURA Lucia Capuzzi venerdì 16 settembre 2022
- La scritta è stata trovata in un sotterraneo di Balakliya trasformata in camera di tortura dagli occupanti russi
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LE LETTERE CIRILLICHE SONO SOTTILI SEGNI BIANCHI. Alcune si leggono a malapena. Ma le parole sono inequivocabili: «PADRE NOSTRO».La preghiera insegnata da Cristo 2000 anni fa, è stata trovata in un sotterraneo, trasformato in camera di tortura dagli occupanti russi.
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UNA SCOPERTA SORPRENDENTE ? Non è la prima volta che il nome di ABBÀ, il Signore-Padre – anzi “PAPÀ”, come lo chiamava Gesù – compare scritto nei luoghi del dolore. Un anno fa, lo scatto di centinaia di profughi radunati intorno a una croce in un GULAG DI LIBIA, aveva commosso, almeno per un pò, l’opinione pubblica mondiale.
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ALCUNI DECENNI PRIMA, a migliaia di chilometri e un oceano di distanza, un attivista per la nonviolenza aveva scritto con il proprio sangue “DIÓS NO MATA” (Dio non uccide) nella cella 9 del carcere di LA PLATA.
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ERA IL TEMPO DELLA DITTATURA ARGENTINA Non c’erano cellulari per catturare le immagini. La frase perché quell’uomo, Adolfo Esquivel, premio Nobel per la Pace, intitolò così la propria autobiografia.
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TORNIAMO A BALAKLIYA, cittadina dell’UCRAINA liberata dall’esercito di Kiev dopo lunghi mesi di occupazione. Non conosciamo l’identità dell’autore del GRAFFITO. Né le condizioni in cui è stato realizzato.
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UN’ALTRA VITTIMA anonima, dimenticata dalla storia…NON, PERÒ, DA QUEL PADRE A CUI HA RIVOLTO LA SUA PREGHIERA DOLENTE.
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RISONANZE: E’ questo il nostro unico conforto… quando siamo nel buio dell’anima… sapere e sentire che abbiamo un DIO–PADRE che possiamo affettuosamente chiamare ”BABBO” E CHE, UNICO… TUTTO capisce e teneramente conforta… CHE NE DITE AMICI? ……………………………………………..donalesiani@gmail.com—————-SITO: www.donvincenzoalesiani.it
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