NON MALEDITE    QUELLA MADRE ASSASSINA…                    FA TRISTEZZA!

  • HA UCCISO IN MODO ATROCE LA SUA ELENA, MA CHE VITA VIVEVA?  È’ tutto un fiorire d’insulti verso la madre di Elena, che ha ammazzato a coltellate la figlia di 5 anni, ha programmato quel gesto con lucidità, con tenacia, lo ha pensato per giorni e dopo averlo compiuto ha lavorato per nasconderlo…parole di disprezzo, le minacce. arrivano da ogni parte, le augurano di «marcire in carcere», e nel «marcire in carcere» la condanna non sta tanto nel «carcere» quanto nel «marcire», vorrebbero che fosse già morta e cominciasse ad essere putrefatta, nel «marcisci in carcere » c’è una condanna a morte e il gusto di vedere la condannata morire
  • PURTROPPO È INDIFENDIBILE QUESTA MADRE, non merita nessuna attenuante. Non sto invocando nessuna grazia per lei, sto solo dicendo che quel che ha fatto suscita certo una drastica condanna, MA  ANCHE UNA TRISTISSIMA PENA.
  • FA TANTA PENA LA FIGLIA, così affettuosa, morta in quel modo feroce, come nessun animale infligge ad altro animale, neanche nelle contese per lo spazio o il cibo.
  • MA FA PENA ANCHE LA MADRE, così senza vita, così incomprensiva e ottusa, così non-umana, da non capire niente della vita che viveva, non saperla vivere, avere una figlia e non riconoscerla come figlia. In fin dei conti, chi è questa madre? Che razza di vita viveva? Cosa capiva? Guardiamo l’ultima scena di lei che ci resta in video: va a prendere la figlia all’asilo, la madre va in là e la figlia viene in qua, appena si riconoscono la figlia accelera il passo, prende la rincorsa e quand’è a portata delle braccia di sua madre spicca un salto e le salta in braccio. Che figlia vitale, gioiosa, felice!
  • LA MADRE HA UN PROFILO CUPO, ispira allarme… Se la figlia è una vera figlia, la madre  È UNA MADRE MANCATA. UNA NON-MADRE.  Odiarla? Maledirla? Imprecarle? Tutti fan così, ma PERCHÉ NON PIANGERE? Vedo che ispira furore e vendetta, ma perché non TRISTEZZA E PENA?
  • DOV’È ADESSO? IN QUALCHE PRIGIONE? Avrà ancora quel profilo penoso, che mostra pena e crea pena? Le scrivono: «Sei una m… di donna», «Tua figlia ti maledirà, come i tuoi genitori e i tuoi suoceri», e certamente è così, questa donna è fuori dalla comunità con gli altri umani, ma c’è mai stata dentro? Sa cosa vuol dire essere madre e sentirsi sorella delle altre madri?
  • ANDANDO A RITIRARE LA FIGLIA DALL’ASILO, perché quando la figlia correva in qua lei non correva in là? Da come non abbraccia la figlia,  appare una infelice che diffonde infelicità. Ha fatto una cosa atroce,  che nessuna madre può volere. Sconterà quel che ha fatto. È giusto. Ma non giudichiamola CON FEROCIA… godendo per la punizione che avrà. Giudichiamola CON TRISTEZZA.    Le è capitata la disgrazia di essere quello che  è
  • RISONANZE: MI VIENE SOLO DA DIRE UNA PAROLA…UNA INVOCAZIONE… SIGNORE, ABBI PIETA’ DI NOI…
  • E VOI, AMICI, CHE NE DITE?–——————————————–donalesiani@gmail.com

2 comments

  1. Questo tempo è un tempo atroce, disumanizzante, pieno di rancori e di odio. Può una donna; in cui l’anelito alla maternità è scritto nel suo DNA, sopprimere la vita? È un gesto contro natura, è un gesto contro sé stessa, al suo essere madre. Ha ucciso e, era la sua carne! Questo è un figlio, una carne che nasce nella tua carne, ne succhia gli umori vitali e diventa vita. In quel gesto si stava uccidendo, uccidendo il suo essere donna, ferita, maltrattata, umiliata, è di un dolore tremendo. Quale vita, questa donna, quale storia di soprusi, di disvalori, il tempo spero possa darle pace, solo il Signore ha questo potere, a noi la preghiera, la pietà, la compassione per un atto di distruzione totale, di abissi, di voragini in cui, il nostro modo di vivere fa sprofondare le anime fragili di queste donne e uomini che donano la morte e che in un attimo si condannano al rimorso. Ci sia Pace, non malediciamo, raccogliamo l’urlo disumano che la accompagnerà è con la grazia del Signore, la redimera’.

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