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- “DONNA, PERCHÉ PIANGI… CHI CERCHI?” (Gv 20,1s)
- Cari amici, Nel Giorno di Pasqua è doveroso cercare di approfondire QUESTO EVENTO UNICO DELLA STORIA “interrogandone” I TESTIMONI. E, sembrerà incredibile, ma la prima grande testimone è stata una donna: MARIA DI MAGDALA! Eccone una breve rielaborazione che in semplicità propongo anche a voi. dv
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ERANO DUE NOTTI CHE NON RIUSCIVO a chiudere occhio. Mi tornavano alla mente tutti i particolari strazianti della crocifissione e morte di Gesù. E quelle Sue ultime parole alla Madre e a Giovanni: “ DONNA, ECCO IL TUO FIGLIO!”. “ECCO LA TUA MADRE!”...e quel suo abbandono nelle braccia del Padre: “TUTTO È COMPIUTO!”. E, CHINATO IL CAPO, SPIRÒ. Per qualche momento noi donne, impietrite dal dolore, rimanemmo in un angolo, mentre alcuni discepoli calavano il corpo del Signore dalla croce. Pochi minuti per prepararlo ad una degna anche se affrettata sepoltura. Poi dovemmo allontanarci in fretta a motivo della Pasqua ebraica che stava iniziando.
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ERO TORNATA A CASA CON L’UNICO DESIDERIO che passasse in fretta la festa per poter tornare a completare i servizi funebri al mio Signore. Ma quella notte sembrava interminabile. Mi rigiravo nel letto, pensando a Lui e pregando con le parole di un salmo a me caro: “ nel mio giaciglio, di te mi ricordo; penso a te nelle veglie notturne” (Sl.63) Erano parole confortanti, ma…Lui non c’era.
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Mi alzai di scatto dal letto e corsi, nella notte, in cerca di Lui.“ NEL GIORNO DOPO IL SABATO, MARIA DI MÀGDALA si recò al sepolcro di buon mattino, quand’era ancora buio…” Era davvero buio. Fuori e dentro di me. Gesù era morto. Lui, il sole della mia vita, tramontato per sempre. “…e vide che la pietra era stata ribaltata dal sepolcro.” A quella vista rimasi sconvolta. Qualcuno aveva profanato la tomba di Gesù? Avevano rubato il suo corpo? Mi sentii terribilmente sola e impotente. Corsi a chiedere aiuto a Pietro e Giovanni:
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“HANNO PORTATO VIA IL SIGNORE DAL SEPOLCRO e non sappiamo dove l’hanno posto!” Si destarono di soprassalto. E corremmo di nuovo tutti e tre verso il sepolcro. Arrivò per primo Giovanni, il più giovane di noi, ma non entrò. Aspettò che arrivassimo anche Pietro ed io. Entrammo tutti e tre. Il cuore mi batteva forte, ma potei notare alcuni dettagli: ”le bende per terra, e il sudario, che gli era stato posto sul capo, non per terra con le bende, ma piegato in un luogo a parte”.Non erano stati certo dei ladri a rubare il corpo di Gesù… Non avrebbero lasciato tutto così in ordine…Nell’uscire dal sepolcro vidi Pietro che si batteva il petto, mentre Giovanni cadde in ginocchio e… “ vide e credette” Ad un tratto, però, guardandomi attorno, mi accorsi di essere rimasta nuovamente sola. ”I discepoli intanto se ne tornarono di nuovo a casa”. Pensai che erano andati in cerca dei compagni, per decidere il da farsi… Ma io non riuscivo ad allontanarmi. Non potevo riprendere la solita vita di tutti giorni senza prima aver risolto l’unico problema importante per me: dov’era Gesù? E mi fermai all’ingresso della tomba, abbandonandomi a un pianto dirotto.
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”MARIA invece stava all’esterno vicino al sepolcro E PIANGEVA”. Ad un certo punto i miei occhi pieni di lacrime si riempirono di fulgida luce che poco a poco prese la forma come di due angeli. Gentilmente mi chiesero: “DONNA, PERCHÉ PIANGI?” CHE DOMANDA : PERCHÉ PIANGEVO? Certo non era la prima volta che piangevo nella mia vita. Quante lacrime avevo versato a motivo di un’ amara delusione, di una solitudine profonda. Ma questa volta, nulla di tutto questo. Piangevo solamente perché avevo perso LUI. Quando l’avevo incontrato, avevo trovato la pace del cuore e la gioia di vivere. Senza di Lui, il mio Signore, ora stavo ripiombando nella disperazione più cupa. E confidai loro: “HANNO PORTATO VIA IL MIO SIGNORE E NON SO DOVE LO HANNO POSTO”. Risoluta a trovarlo ad ogni costo, mi alzai e girando lo sguardo, vidi un uomo in fondo al giardino che mi rivolse la stessa domanda degli Angeli. Ma con un’aggiunta: “Donna, Perché Piangi? CHI CERCHI?”
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CHI CERCAVO? MA CHI POTEVO CERCARE? Anni addietro avevo cercato di tutto… Ma ora, no. cercavo Lui solo, IL MIO GESÙ che avevo perduto. Pensando che quel signore fosse il custode del giardino lo supplicai: “ Se l’hai portato via tu, dimmi dove lo hai posto e io andrò a prenderlo”. A quel punto che quello strano giardiniere si avvicinò e guardandomi come nessuno al mondo mi aveva mai guardata, mi chiamò per nome: “MARIA!”
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UN BRIVIDO PERCORSE TUTTO IL MIO ESSERE. Riconobbi il timbro inconfondibile della Sua voce. Solo Lui mi chiamava così. Era proprio LUI, GESÙ! Mi buttai per terra… le mie mani si protesero ad abbracciargli i piedi e dalla mia bocca uscì un grido:“RABBUNÌ, MAESTRO! piangendo di gioia. Solo pochi istanti di beatitudine. Con voce soave mi disse. “NON MI TRATTENERE, perché non sono ancora salito al PADRE” Lì per lì non capii perché volesse privarmi di quella gioia così pura. Certo io pensavo di aver ritrovato l’amico delle mie confidenze, il maestro di cui ascoltavo rapita ogni sua parola. Lui voleva farmi fare un passo in avanti nella fede e non continuare a rimpiangere il passato… Lui non era più quello di prima.
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ERA RISORTO PER SEMPRE. Certo non si allontanava da noi. Restava con noi, ma in un modo diverso. Come Risorto e Vivente nella comunità dei suoi fratelli .Proprio per questo aveva bisogno di me e mi comandò: “VA’ DAI MIEI FRATELLI e dì loro: io salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio Vostro”. Non potevo credere ai miei orecchi. A una povera donna come me, non creduta da nessuno, guardata con diffidenza da molti a motivo della mia vita non sempre esemplare, veniva affidata una missione così grande. E poi mi colpì un dettaglio. Non disse “va dai tuoi fratelli”. Ma “va’ dai miei fratelli” Quei discepoli che non lo avevano capito durante la vita, che durante la passione lo avevano abbandonato, per Lui, erano sempre e solo fratelli suoi. Ora cominciavo a capire perché nonostante la mia povertà, mi affidava un compito così grande. Solo annunziare Lui, e la Sua Risurrezione.
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ANDAI DI CORSA DOVE SI TROVAVANO i discepoli impauriti e increduli. Quasi balbettando per l’emozione, buttai là tutto quello che avevo da dire: ”HO VISTO IL SIGNORE” Due parole scarne e tremende. Ma era la pura verità. Solo volevo che anch’essi cominciassero a cercarlo, a non darsi pace finché non lo avessero trovato. Perché provassero anch’essi la gioia indicibile di sentirsi chiamati per nome… DA LUI…
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ED ECCO, ALL’IMPROVVISO, A PORTE CHIUSE, venne Lui e fissando su ciascuno il suo sguardo intenso, cominciò a chiamare per nome: Pietro… Giacomo… Giovanni e a dare a tutti la Pace e il perdono: ”LA SERA DI QUELLO STESSO GIORNO, VENNE GESÙ, si fermò in mezzo a loro e disse: « PACE A VOI! »”. Ero felice. I miei amici avevano incontrato Gesù Risorto. La mia missione era compiuta…
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HO VOLUTO RACCONTARVI LA MIA STORIA: una vita senza senso prima di incontrare Gesù, una gioia indicibile per averlo ritrovato. E una missione affidatami, dire a tutti: “HO VISTO IL SIGNORE”. Ho voluto dirlo anche a voi. Perché a vostra volta lo diciate ad altri… Io vi aspetto per celebrare insieme la Pasqua senza tramonto… Maria di Magdala
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CRISTO È RISORTO! RISORGIAMO CON LUI! CRISTO GESÙ, RISORGI E RISORGI! (S. L. Orione)
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Risonanze: Maria Maddalena, “Apostola degli Apostoli”. A NOI OGGI, cosa dice una donna così ? ——————————————donalesiani@gmail.com
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“RISORGI, SIGNORE ”
RISORGI, Signore Gesù,
tra le lacrime di chi
non ha più speranza,
tra le macerie di chi
ha una vita da ricostruire,
tra le armi che stanno
ancora una volta uccidendo.
RISORGI, e rinnova la vita!
E li dove l’uomo
sta seminando morte,
TU, SIGNORE RISORTO,
fa germinare
una nuova creazione.
AMEN
(E.P.)
Se lo tacessi
ometterei qualcosa di grande chè “da Dio”.
Alla mia età ormai di anziana, guardandomi indietro
nel passato remoto ma anche nel passato prossimo,
posso intravvedere in una “penombra densa di certezza,
la MANO DI DIO in tutto il percorso della vita,
sia nelle vicende più GIOIOSE che in quelle più DOLOROSE
anche quando LA SOFFERENZA SOVRASTA E SI TOCCA IL FONDO,
Eppure, anche quando AL MOMENTO NON SI VEDE ALTRO CHE NEBBIA FITTA, DOLORE,
MORTE DENTRO, eppure….. a distanza di tempo,
poco o molto tempo, non so spiegare come… ma… intuisco la MANO DI DIO SOPRA DI ME CHE OPERA
ATTRAVERSO VICENDE ANCHE DOLOROSE, PERSONE……. PERCORSI IMPERVI E DRAMMATICI
che LUI “FA BENE TUTTE LE COSE”, ogni cosa anche se NON CAPIAMO, anzi che a volte fa gridare ai lupi
eppure…una lucina fioca ma rassicurante mi dice che E’ IL BENE DI DIO X ME… X NOI…
Caro Dio, come sei misterioso e strambo nei tuoi modi e criteri…
Peròsono proprio criteri DA DIO!!
Ecco, anche io nella mia piccola e confusa testimonianza, posso anzi debbo dire di “AVERE VISTO IL SIGNORE”