1. IL DIALOGO ECUMENICO: CON QUALI ATTEGGIAMENTI?

  •  1.L’impegno ecumenico risponde alla preghiera del Signore Gesù che chiede che « TUTTI SIANO UNA SOLA COSA» (Gv 17,21).  Dobbiamo sempre ricordare che siamo pellegrini, e che peregriniamo insieme. A tale scopo bisogna affidare il cuore al compagno di strada senza sospetti, senza diffidenze, e guardare anzitutto a quello che cerchiamo: la pace nel volto dell’unico Dio.

  • 2.IMPARARE GLI UNI DAGLI ALTRI?  Sono tante e tanto preziose le cose che ci uniscono! Quante cose possiamo imparare gli uni dagli altri! Non si tratta solamente di ricevere informazioni sugli altri per conoscerli meglio, ma di raccogliere quello che lo Spirito ha seminato in loro come un dono anche per noi.
  • PER ESEMPIO? Solo per fare un esempio, nel dialogo con i fratelli ortodossi, noi cattolici abbiamo la possibilità di imparare qualcosa di più sul significato della collegialità episcopale e sulla loro esperienza della sinodalità.

  • E CON GLI EBREI,  QUALE DIALOGO È POSSIBILE? Uno sguardo molto speciale si rivolge al popolo ebreo, la cui Alleanza con Dio non è mai stata revocata, perché «i doni e la chiamata di Dio sono irrevocabili» (Rm 11,29). Crediamo con loro nell’unico Dio che agisce nella storia, e accogliamo con loro la comune Parola rivelata.

  • COME GUARDARE ALLE INCOMPRENSIONI DEL PASSATO? L’affetto che si è sviluppato ci porta sinceramene ed amaramente a dispiacerci per le terribili persecuzioni di cui furono e sono oggetto…

  •  QUALI GRANDI VALORI CI UNISCONO? Dio continua ad operare nel popolo dell’Antica Alleanza  Anche la Chiesa si arricchisce quando raccoglie i valori dell’Ebraismo. …Esiste una ricca complementarietà che ci permette di LEGGERE INSIEME I TESTI DELLA BIBBIA EBRAICA e aiutarci vicendevolmente a sviscerare le ricchezze della Parola, condividere molte convinzioni etiche e la comune preoccupazione per la giustizia e lo sviluppo dei popoli.  (Evangelii Gaudium, 2013). 

  • EBREI, CRISTIANI E MUSULMANI udranno l’invito di ABRAMO a riconciliarsi per contribuir e alla salvezza di un mondo minacciato di morte? Uniti, offriranno una mano finalmente fraterna ai loro fratelli dell’Asia e dell’Africa, così come alle masse atee dell’occidente e dell’oriente, votate alle banalità del materialismo mediatico? La salvezza del mondo dipende oggi,  dalla scelta di ognuno di noi  e di noi tutti insieme. Potremmo salvare questo  mondo in perdizione se solo fossimo capaci di amare” (Chouraqui)

  •  NEL RAPPORTO CON GLI ALTRI Curare il DIALOGO “ET-ET”  della complementarietà non atteggiamenti da “aut-aut”  Con passione per la carità abituandoci ad una delicata correzione fraterna e al perdono reciproco ricordando il comando del Signore  (MT 5,23s)   Attitudine di apprezzamento e riconoscenza a Dio per i doni dell’altro che sono sempre per l’utilità comune!!! (1Cor 12,7)
  • COL CUORE DI DON ORIONEI BEI GIORNI DELLA CHIESA « Felici gli occhi che vedranno l’Occidente e l’Oriente unirsi per formare i bei giorni della Chiesa! » Nulla resisterà alla carità di Gesù Cristo e del suo Vicario. E ciascuno avrà un cuore vivo di Dio, si sentirà e sarà operaio di Dio. E quella sarà l’ora di Dio, sarà la grande giornata di Gesù Cristo, Signore, Salvatore e Dio nostro! E Gesù vincerà il mondo così: nella carità, nella misericordia. (Lett. I, 310)
    • ECUMENISMO DELLA CARITÀ:

“È venuto da me un signore, il quale mi ha detto: – Voglio fondare un Ospizio Cattolico, e lei si sente di mandarmi i suoi preti? – Ed io: – Se per cattolico intende universale, cioè dove si possono accettare tutti, sì che accetto di mandare il personale; ma se vuole fondare un Ospedale esclusivamente per i cattolici, no che non accetto – (e fa segno con la testa e con la mano). Tenete a mente queste parole, perché, quando si presenta uno che ha un dolore, non si stà lì a domandare se ha il battesimo, ma se ha un dolore.           Parola VIII, 19-196

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