IL PARROCO CHE CONFESSA… IN STRADA:
«SIAMO UN OSPEDALE DA CAMPO»
- SEMPRE MENO GENTE VA IN CHIESA per partecipare alla Messa e accostarsi al Sacramento della penitenza. Eppure noto QUANTO LA GENTE ABBIA BISOGNO DI DIO E QUANDO SONO LÌ IN TANTI SI RICONCILIANO…
- «SE LA CHIESA È, COME DICE IL PAPA, OSPEDALE DA CAMPO, allora vuol dire che dobbiamo esserlo due volte in questo momento storico». Parola di don Michele parroco di tre parrocchie nel centro di Napoli. Ogni settimana don Michele si piazza in strada, e qui amministra il Sacramento della penitenza.
- PER LA VERITA’ è da almeno 18 anni che lo fa. Con lui ci sono anche i giovani delle sue tre parrocchie, che annunciano il Vangelo ai passanti. In questi ultimi anni, l’iniziativa di d. Michele ha assunto un particolare significato.
- «ANCHE QUESTA QUARTA ONDATA sta allontanando le persone dai Sacramenti… Eppure, quando scendo in strada per confessare, noto quanto la gente abbia bisogno di Dio. Non ho mai un minuto libero quando sono lì: in tanti avvertono, vedendomi, il bisogno di accostarsi al Sacramento. Sono venute persone che avevano aderito A SETTE SATANICHE, appartenenti alla CAMORRA… Ho visto gente PERDONARE DI CUORE AGLI ASSASSINI DEI PROPRI GENITORI…»
- COME MOLTI SUOI CONFRATELLI, anche don Michele fa largo USO DEI SOCIAL NETWORK e di tutti gli altri moderni mezzi di comunicazione. La sua pagina Facebook ‘La risposta di Dio – don Michele Madonna’ conta 21mila follower, e le sue omelie vengono inviate a centinaia di persone attraverso WhatsApp.
- MA IL SACERDOTE NAPOLETANO CONOSCE ANCHE I RISCHI che ci sono dietro ciò. «Si rischia di perdere la DIMENSIONE COMUNITARIA DELLA CHIESA. I social sono importanti, MA NON POSSONO SOSTITUIRE LA COMUNITA’ ». Una delle tre chiese parrocchiali ospita 365 giorni l’anno L’ADORAZIONE PERPETUA. Ogni anno, don Michele dà vita a un raduno al Palapartenope di Napoli che ospita migliaia di persone.
- LUI DICE DI NON FARE NULLA DI STRAORDINARIO. «Il mio stile non è altro che LO STILE DI GESU’: LA STRADA, IL LUOGO PRIVILEGIATO del suo annuncio. Questo non vuol dire sminuire i luoghi sacri. È SBAGLIATO STARE solo dentro le nostre chiese. Allo stesso modo sarebbe sbagliato anche STARE SOLO FUORI».
- RISONANZE: mi colpiscono tanto queste TRE QUALITÀ di D. Michele: CREATIVITA’ – UMILTA’ – EQUILIBRIO: preghiamo perché tutti i nostri preti abbiano queste DOTI COSI ESSENZIALI… CHE VE NE PARE, AMICI?
——————————————————————————————————————————————– donalesiani@gmail.com
Questo post mi ricorda il tempo in cui gli orionini erano di casa, c’era sempre qualcuno a cui rivolgersi. Ricordo con particolare affetto don Domenico Repiccioli, era sempre in giro a far qualcosa, nella chiesa, nel piazzale, nell’orticello che era dietro la canonica. Bastava che gli dicevi del tuo bisogno di confessarti, lasciava tutto e dove lo avevi trovato ti confessava.
Dimmi prima una cosa bella che il Signore ti ha dato in questo tempo e poi dimmi le cose meno belle che hai fatto.
Ci vorrebbero più sacerdoti innamorati del loro essere in mezzo a noi per darci questa semplicità, questa vicinanza del Signore. Purtroppo anche per loro non è facile perché la mentalità del nostro tempo li coinvolge. Abbiamo bisogno di pregare per loro, hanno bisogno di noi per essere sacerdoti santi e noi di loro per farci santi. Solo il Signore ha le soluzioni, a noi il compito di chiederglielo.
…perdonare “DI CUORE” agli ASSASSINI DEI PROPRI GENITORI…?!
Confesso che FACCIO FATICA A MASTICARE QUESTA AFFERMAZIONE!!!!!
Credo che ci vorrebbe un cammino IMPERVIO e lungo tutta la vita…!!!
Credo che soltanto con LA GRAZIA DI DIO SI POSSA FARE…
xché UMANAMENTE è IMPOSSIBILE (almeno x me)