PAPA FRANCESCO NELL’ISOLA DI LESBO…
…INCONTRA I MIGRANTI !
“CHIUSURE E NAZIONALISMI -la storia lo insegna-portano a conseguenze disastrose”.Lo scandisce Papa Francesco nella visita al campo profughi di Lesbo. È un’illusione pensare che basti salvaguardare se stessi, difendendosi dai più deboli che bussano alla porta. Il futuro ci metterà ancora più a contatto gli uni con gli altri. Per volgerlo al bene non servono azioni unilaterali, ma politiche di ampio respiro”
” NON SI VOLTINO LE SPALLE ALLA REALTÀ, finisca il continuo rimbalzo di responsabilità, non si deleghi sempre ad altri la questione migratoria, come se fosse un inutile peso che qualcuno è costretto a sobbarcarsi!”.
“SORELLE, FRATELLI, I VOSTRI OCCHI CI CHIEDONO di non rinnegare l’umanità che ci accomuna, di non dimenticare i vostri drammi. Ha scritto Elie Wiesel testimone della più grande tragedia del secolo passato: ‘E’ perché ricordo la nostra comune origine che mi avvicino agli uomini miei fratelli... il loro futuro è importante quanto il mio. E’ facile trascinare l’opinione pubblica istillando la paura dell’altro; perché con lo stesso piglio, non si parla dello sfruttamento dei poveri, delle guerre dimenticate, delle manovre occulte per trafficare armi? Perchè non si parla di questo?
“IN QUESTA DOMENICA, PREGO DIO di svegliare i cuori sordi ai bisogni del prossimo. E prego ogni uomo: superiamo la paralisi della paura, il cinico disinteresse che condanna a morte chi sta ai margini! FERMIAMO QUESTO NAUFRAGIO DI CIVILTÀ.
QUANTE MADRI INCINTE hanno trovato in viaggio la morte mentre portavano in grembo la vita! La Madre di Dio ci aiuti ad avere uno sguardo materno, che vede negli uomini dei figli di Dio, delle sorelle e fratelli da accogliere, proteggere… E amare teneramente.
IL MEDITERRANEO, che per millenni ha unito popoli diversi e terre distanti sta diventando UN FREDDO CIMITERO SENZA LAPIDI». «NON LASCIAMO CHE IL MARE NOSTRUM SI TRAMUTI IN UN MARE MORTUUM! VI PREGO, FERMIAMO QUESTO NAUFRAGIO DI CIVILTÀ!».
SULLE RIVE DI QUESTO MARE DIO SI È FATTO UOMO, si è inculturata la fede. «La fede chiede compassione e misericordia. Esorta all’ospitalità, che ha permeato la cultura, trovando in Gesù la propria manifestazione definitiva, nella parabola del BUON SAMARITANO (Lc 10,29) e nelle parole del C. 25 del vangelo di MATTEO. Gesù afferma solennemente di essere lì, nel forestiero, nel rifugiato, in chi è nudo e affamato. Il programma cristiano è trovarsi dove sta Gesù. Perché il programma cristiano, ha scritto PAPA BENEDETTO, “È UN CUORE CHE VEDE”». VEDERE LA REALTÀ. QUELLA CHE NEL CAMPO PROFUGHI DI LESBO TUTTI HANNO POTUTO VEDERE.
RISONANZE: A ME VIENE SPONTANEA UNA PAROLA… GRAZIE, PAPA FRANCESCO che ci aiuti ad APRIRE GLI OCCHI E… IL CUORE! E VOI CHE NE DITE, AMICI? ———————————————-donalesiani@gmail.com