• S. TERESA DI GESÙ 

( Dagli Scritti )

  • PACE NELLE PROVE: Avendo pensato di fondare un monastero di stretta clausura, caddi in disgrazia delle mie consorelle e venni guardata di malocchio. Alcune parlavano di mettermi in prigione (una cella all’interno del convento, stretta e senza finestre) Frattanto il Signore mi accordava la grazia di non inquietarmi. Il Signore mi fece intendere l’utilità dei patimenti sofferti per amor suo. Andai dal Signore e gli dissi ”Signore, questa casa non è mia: essa è stata fatta per voi. PENSATECI VOI!
  • LA VITA MI È DIVENUTA COME UNA SPECIE DI SOGNO “Ormai grazie a Dio non mi importa più nulla: Essendo lontana dal mondo e in compagnia così piccola e santa, vedo ogni cosa come da un’altura, per cui poco mi curo di ciò che si dica di me. La vita mi è divenuta come una specie di sogno: NON SENTO PIU’ NE’ GRANDI GIOIE, NE’ GRANDI AFFLIZIONI. il Signore si è degnato liberarmi da tutte queste impressioni”
  • POVERTÀ E ABBANDONO IN DIO: Tenete gli occhi sul vostro sposo: è Lui che vi deve mantenere. Se Egli è contento di voi, vi daranno da mangiare anche i meno affezionati. Non manchiamogli noi, e il necessario non ci farà mai difetto
  • SONTUOSITÀ DEGLI EDIFICI ?! Quando la più giovane tra voi scoprisse in monastero una simile tendenza, alzi le sue grida al Signore, e umilmente alla superiora, le dica che sbaglia strada e che si va, alla completa rovina della povertà...Quanto alla sontuosità degli edifici, vi scongiuro…Se lo potessi dire, tali edifici crollino il giorno stesso in cui li doveste costruire . Dio vi liberi da edifici e dimore spaziose.
  • AMICIZIE PARTICOLARI: UNA VERA PESTE  Gravi sono i danni che ridondano nella comunità.  Ne viene che non si amino tutte ugualmente. Si cerca ogni motivo di parlare con l’amica: per dirle che la si ama ed altre simili sciocchezze, non per parlarle DELL’AMORE CHE SI DEVE A DIO. Non permettiamo mai che il nostro cuore si faccia schiavo di qualcuno, ma solo di <Colui che l’acquistò col suo sangue”
  • SALUTE E PAURA DELLA MORTE Alcune sembrano che siano venute in convento per procurare di non morire. Qui siete venute non già per accarezzarvi per Cristo, ma a morire per Cristo... Certe monache sono sempre ammalate. Lamentarvi continuamente per ogni  leggera indisposizione, non mi pare perfetto.  Se potete sopportarla in silenzio, fatelo senz’altro! Quando il male è grave si manifesta da se …Chi è veramente malata lo dica e prenda i rimedi necessari! Quanto alla morte, abbandonatevi nel Signore, e avvenga quel che vuole!
  •  UMILTÀ VERA Ci liberi Iddio da parole come queste: sono più anziana…ho lavorato di più… quella è trattata meglio di me…” Respingete questi pensieri perché fermarsi in essi è una peste. Tacere quando si è accusati ingiustamente è un grande atto di umiltà  Si acquista tanta libertà da non preoccuparci più del bene o del male che si dica di noi, come se nemmeno ci riguardasse
  • LA GRANDE PREGHIERA DEL “PADRE NOSTROMi pare opportuno fondare sul “Padre nostro” alcune regole circa il principio, il progresso e la fine dell’orazione…Così anche se vi TOGLIERANNO TUTTI I LIBRI, avrete sempre il PATERE NOSTER che è preferibile a tutti studiando il Pater noster  non si avrà bisogno di nulla.
  • DARE TEMPO A DIO… Quando ci decidiamo a dare un po’ del nostro tempo a Colui che tanto ci ha dato e continua a darci...QUANTE ORE SCIUPIAMO per noi stessi.  Se del tempo ci determiniamo a consacrargliene un poco nell’orazione, diamoci a Lui completamente. Il mio Dio vi sarà grato anche per il poco che gli date.  Il Signore è tanto scrupoloso che non lascia senza premio un semplice LEVAR D’OCCHI, fatto col pensiero a Lui
  • LA BELLEZZA DEL PADRE NOSTRO Non pensavo nemmeno che questa preghiera potesse racchiudere così grandi segreti. Eppure CONTIENE TUTTA LA VITA SPIRITUALE dal suo punto di partenza fino a quello in cui l’anima si immerge in Dio e Dio l’abbevera in abbondanza di quell’acqua viva che si trova soltanto al termine del cammino. Sia Egli per sempre benedetto! CI POTRANNO TOGLIERE TUTTI I LIBRI ma mai questa preghiera che è uscita dalle labbra di Colui che è la stessa verità  E siccome dobbiamo recitarla spesse volte al giorno, cerchiamo di METTERE IN ESSA TUTTE LE NOSTRE DELIZIE...
  • COME RACCOGLIERSI NELLA PREGHIERA “Anzitutto si fa il segno della croce, poi l’esame di coscienza… Poi siccome siete sole cercatevi una compagnia.  E quale può essere la migliore se non QUELLA DEL MAESTRO CHE  VI HA INSEGNATO LA PREGHIERA che state per recitare. Immaginate che vi stia vicino...Se vi abituerete a TENERVELO VICINO, ed Egli vedrà che lo fate con amore, non  vi mancherà mai ma, come suol dirsi, non potrete mai togliervelo d’attorno. L’avrete con voi ovunque e vi aiuterà in ogni vostro travaglio. 
  • IMPARARE A GUARDARLO… Vi chiedo solo che lo guardiate. E chi vi può impedire di volgere su di Lui  gli occhi della vostra anima, sia pure per un istante? QUESTO VOSTRO SPOSO non vi perde mai di vistanon aspetta che un vostro sguardo per mostrarvisi. Stima tanto questo sguardo…per averlo non lascia nulla di intentato.
  • COME GUARDARLO? Se siete nella gioia potete contemplarlo RISORTO e vederlo uscire dal sepolcroSe invece siete afflitte potete contemplarlo mentre va al GIARDINO DEGLI ULIVI  oppure con la croce sulle spalle. EGLI ALLORA VI GUARDERA’  con quei suoi occhi tanto belli e ripieni di lacrime… DIMENTICHERA’ I SUOI DOLORI PER CONSOLARE I VOSTRI.
  • OCCHI CHIUSI  “L’anima intendendo che tutte le cose non sono che un gioco, sembra che d’improvviso s’innalzi sopra tutte e se ne vada…GLI OCCHI SI CHIUDONO SPONTANEAMENTE PER NON VEDERE  più nulla, mentre lo sguardo dell’anima si acuisce. Ecco perché chi va per questa via  TIENE QUASI SEMPRE GLI OCCHI CHIUSI quando prega. Il costume è lodevole e sommamente utile…
  • IL SIGNORE CI DILATA IL CUORE Quando un’anima comincia a battere questa via, il Signore, lungi dal farsi subito conoscere, la va a poco a poco dilatando, L’importante per noi è di fargli un dono assoluto della nostra anima, sgomberandola da ogni cosaSe non sforza nessuno ed accetta quanto gli si dà, non si dà del tutto se non a coloro che DEL TUTTO SI DANNO A LUI
  • UN’ ORA PER UN “PADRE NOSTRO” !?!  Chi si trova in questo stato impiegherebbe un’ora per la recita del Pater noster. E’ così vicino al Signore…vorrebbe bearsi soltanto col suo Dio… con un semplice alzar d’occhi. Vale molto di più UNA SOLA PAROLA DEL PATER NOSTER DETTA DI QUANDO IN QUANDO che non recitarlo per intero tante volte ed in fretta…
  • GESÙ DENTRO DI NOI NELL’EUCARESTIA

    Se quando era nel mondo guariva gli infermi col semplice tocco delle vesti, come dubitare che stando in noi non abbia a far miracoli se abbiamo fede? …Appena comunicate, chiudete gli occhi del corpo e aprite quelli dell’anima per fissarli in fondo al vostro cuore, dove il SIGNORE È DISCESO…

  • BASTA IL PADRE NOSTRO? Come si vede che fu insegnata da un tal Maestro! Ognuno può servirsene a seconda dei suoi particolari bisogni, perché in poche parole racchiude tutto.       Mi pare che avendo questa preghiera, non ci debba occorrere altro libro, bastandoci essa sola.
  • VERSO L’INCONTRO CON LUI Si degni Iddio di darci questo amore almeno prima di morire! Sarebbe un gran conforto poter pensare, al momento della morte, di dover essere giudicate da COLUI CHE ABBIAMO  AMATO SOPRA OGNI COSA! GLI andremmo innanzi con confidenza, anche con il carico dei nostri debiti, persuase di andare,  non già in una terra straniera, ma nella nostra patria, nel regno di COLUI che tanto amiamo e che tanto ci ama.

 RISONANZE: concludo con un ricordo personale…  Ad Avila si racconta che un giorno lungo una scalinata, Gesù Bambino apparve a Teresa e le chiese: Come ti chiami? TERESA DI GESÙ , rispose la Santa… Che a sua volta chiese: e Tu Bambino, Chi sei?  IO SONO… GESÙ DI TERESA!

..SPLENDIDO !

——————————————————————donalesiani@gmail.com

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *