GIROLAMO, HAI DIMENTICATO UNA COSA…

L’IGNORANZA DELLE SCRITTURE …                                  È IGNORANZA DI CRISTO

  • Adempio al mio dovere, ubbidendo al comando di Cristo: «Scrutate le Scritture» (Gv 5, 39), Se, infatti, al dire dell’apostolo Paolo, Cristo è potenza di Dio e sapienza di Dio, colui che non conosce le Scritture, non conosce la potenza di Dio, né la sua sapienza. IGNORARE LE SCRITTURE SIGNIFICA IGNORARE CRISTO.
  •  Perciò voglio imitare il padre di famiglia, che dal suo tesoro sa trarre cose nuove e vecchie, e così anche la Sposa, che nel Cantico dei Cantici dice: O mio diletto, ho serbato per te il nuovo e il vecchio (cfr. Ct 7, 14 volg.). INTENDO PERCIÒ ESPORRE IL PROFETA ISAIA IN MODO DA PRESENTARLO NON SOLO COME PROFETA, MA ANCHE COME EVANGELISTA E APOSTOLO
  • Ben prima di diventare un sapiente e stimato esegeta, brillante consigliere di nobildonne dell’alta società romana, Girolamo aveva tentato un periodo di vita da eremita in una grotta del deserto di Giuda. Con la presunzione tipica dell’età, il giovane Girolamo si era dedicato con ardore alle molteplici forme di ascesi allora in uso tra i monaci. Ma i risultati si facevano attendere: Girolamo doveva ancora imparare molte cose e intanto, da giovane novizio si trovava immerso nella disperazione:
  • ERA SCORAGGIATO: COSA AVEVA FATTO DI MALE? Come ristabilire il contatto con la grazia? Mentre Girolamo si arrovellava il cervello, notò all’improvviso UN CROCIFISSO che era comparso tra i rami secchi di un albero. Girolamo si gettò a terra e SI PERCOSSE IL PETTO CON GESTO SOLENNE E VIGOROSO. E’ in questa posizione umile e supplicante che lo raffigura la maggior parte dei pittori. Subito Gesù rompe il silenzio e si rivolge a Girolamo dall’alto della croce:
  • «GIROLAMO – GLI DICE – COS’HAI DA DARMI?». Girolamo aveva un sacco di cose da offrire a Gesù: «Naturalmente, Signore: I MIEI DIGIUNI, LA FAME, LA SETE, Mangio solo al tramonto del sole!» Di nuovo Gesù risponde: «Ottimo Girolamo, ti ringrazio. Lo so, hai fatto del tuo meglio. Ma hai ancora altro da darmi?» Girolamo ripensa a cosa potrebbe ancora offrire a Gesù. Ecco allora le veglie, la lunga recita dei salmi, LO STUDIO ASSIDUO GIORNO E NOTTE DELLA BIBBIA,  il celibato nel quale si impegnava con più o meno successo, e infine il caldo di giorno e il freddo di notte.
  • AD OGNI OFFERTA , Gesù si complimenta e lo ringrazia. Ma ad ogni offerta, Gesù, con un sorriso, lo incalza ancora e gli chiede: «GIROLAMO, HAI QUALCOS’ALTRO DA DARMI?» Alla fine, dopo che Girolamo ha enumerato tutte le cose buone che ricorda e siccome Gesù gli pone per l’ennesima volta la stessa domanda, un po’ scoraggiato e non sapendo più a che santo votarsi, finisce per balbettare:
  • «SIGNORE, TI HO DATO GIA’ TUTTO, NON MI RESTA DAVVERO PIU’ NIENTE!». Allora un grande silenzio piomba nella grotta e fino alle estremità del deserto di Giuda; Gesù replica un’ultima volta: «Eppure Girolamo hai dimenticato una cosa: DAMMI ANCHE I TUOI PECCATI AFFINCHÉ POSSA PERDONARTELI…».
  • RISONANZEA ME COLPISCONO SEMPRE QUESTI DUE PENSIERI:                a.-AMORE ALLA PAROLA DI DIO DA LEGGERE-MEDITARE-VIVERE… b.– E IMMENSAMENTE CONFORTANTE…OFFRIAMOGLI  GLI SBAGLI FATTI NELLA VITA… CE LI VUOLE PERDONARE ANCORA UNA VOLTA… GRAZIE, SIGNORE! CHE NE DITE?
  • ————————————–donalesiani@gmail.com

 

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