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DALLE FAVELAS ALLE OLIMPIADI,
L’ORO AL VOLTEGGIO DI REBECA ANDRADE
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Un talento fiorito nelle FAVELAS DI SAN PAOLO, Rebeca arriva a Tokyo dopo tre rotture del crociato:
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REBECA ANDRADE HA 22 ANNI E HA VINTO L’ORO AL VOLTEGGIO. E’ un talento fiorito tra le favelas di San Paolo. SONO QUI DOPO MOMENTI DIFFICILI, CON L’AIUTO DELLA MIA FAMIGLIA E DI DIO. La grazia di uno scoiattolo
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LA SPECIALITÀ DI REBECA È IL VOLTEGGIO, questo significa che trova il suo ‘elemento’ nel prendere la rincorsa, saltare, FARE ACROBAZIE SOPRA IL CAVALLO, per poi ricadere a terra in perfetto equilibrio. Il volteggio è il salto di un ostacolo con tutta la creatività umana capace di superare la forza di gravità. QUESTA È PROPRIO LA TRAMA DI VITA DI REBECA.
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A 4 ANNI L’HANNO ACCOMPAGNATA IN PALESTRA, non sapevano più come fermare LA BIMBA CHE SI ARRAMPICAVA SUGLI ALBERI CON LA GRAZIA DI UNO SCOIATTOLO. “Rebeca è arrivata con sua zia in palestra, tutta timida. Quando le ho chiesto di eseguire una mossa, HO VISTO UN TALENTO INCREDIBILE”, ha ricordato la sua prima insegnante Monica. Questo talento se ne stava a germogliare a Guarulhos nelle favelas di San Paolo in Brasile e per recarsi agli allenamenti ha dovuto scarpinare ogni giorno: DUE ORE A PIEDI DA CASA ALLA PALESTRA. Dentro ciascuno pulsano forze e voci. CHI CE LE HA DATE cosa aveva in mente?
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DALLE FAVELAS DI S. PAOLO ALLA PEDANA DI TOKYO Quando le vittorie hanno cominciato a essere importanti Rebeca coi primi guadagni HA COMPRATO UN APPARTAMENTO ALLA PROPRIA FAMIGLIA. REBECA HA DETTO GRAZIE a genitori e fratelli (ne ha 7) regalando loro UN PAVIMENTO E DEI MURI, UNA CASA. QUEI VOLTI SONO STATI IL SUO “PAVIMENTO”, luoghi che noi definiremmo invivibili, come le favelas. “Non sempre abbiamo avuto i soldi per andare agli allenamenti. C’è stato un tempo in cui MIO FRATELLO mi portava in bici agli allenamenti. La mia casa era molto lontana dalla palestra. Ha fatto qualsiasi cosa per me. C’era una collina molto ripida e non mi lasciava SCENDERE DALLA BICI, LA SPINGEVA finché non arrivavamo in Palestra. Rebeca Andrade non è stata colpita dall’onda dell’emotività, travolta dall’ansia. E si può ben dire che le sue gambe non hanno vacillato proprio perché erano già a pezzi.”
* INFORTUNI PRIMA DELLE OLIMPIADI... Per tre volte Rebeca si è rotta il crociato anteriore del ginocchio destro, è capitato nel 2015, nel 2017 e poi nel 2019 facendole rischiare di mandare a monte le qualificazioni per Tokyo. Sarà il suo tallone d’Achille, chissà. II CORPO DEGLI ATLETI che pare così robusto è in realtà FRAGILISSIMO. Si può, però, osare dire che un PUNTO DEBOLE così evidente faccia parte del migliore CORREDO DI UNA VERA CAMPIONESSA? Siamo fin troppo assediati da – presunti – dèi e semidèi. Tutti lì a ritoccare i difetti fisici. Ci fa del gran bene (anche spirituale) riconoscerci come la RAZZA DEI TALLONI D’ACHILLE, dei crociati che si rompono, fino ad arrivare alle rughe e alla cellulite.
- Ha sempre considerato la sua storia come “UN PROCESSO DI MIGLIORAMENTO perché ho attraversato MOMENTI MOLTO DIFFICILI. NON SONO ARRIVATA QUI DA SOLA, HO AVUTO MOLTE PERSONE CHE MI HANNO AIUTATO E MOLTO AIUTO SPIRITUALE DA PARTE DI DIO”
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RISONANZE: Certo non ho mai partecipato alle… OLIMPIADI ma conosco le “FAVELAS” del Brasile… Venire a sapere che questa ragazza viene da lì… E che riconosce di essere stata aiutata da tante persone, SOPRATTUTTO …DA DIO….me la fa sentire ancora più vicina…E a voi che dice?
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_______________________donalesiani@gmail.com
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