CARI AMICI, VI RICORDO: «VENITE E RIPOSATEVI UN PÒ» (Gesù)
WEEK – END DELLO SPIRITO Dopo una settimana di… corsa, SABATO E DOMENICA… FERMIAMOCI ! ! !
1°- 3° Week-end da Ottobre 2019 a Febbraio 2020
“STO ALLA PORTA E BUSSO” (Gesù)
- OTTOBRE: Mese Missionario: “ PAOLO, il primo dopo L’UNICO”
- NOVEMBRE: Gioie e dolori della vita in ascolto di GIOBBE
- DICEMBRE: “VENNE AD ABITARE CON NOI” .
- GENNAIO: “Egli è la nostra pace ” (Efesini) MA QUALE PACE?
- FEBBRAIO: “La Vita, Dono e Compito” – S. BIAGIO e “I SANTI DELLA PORTA ACCANTO” (Papa Francesco)
- ORARIO DI MASSIMA
SABATO 15.30: SCUOLA DI PREGHIERA 18.30 S. MESSA 19.30 – Cena sobria e in silenzio…21.00 – MOMENTO MARIANO. ADORAZIONE NOTTURNA
DOMENICA: “Vogliamo svegliare l’aurora” 8: LODI al sorgere del sole 9.00: CATECHESI 10.30: S. MESSA – Risonanze spirituali… Pranzo in fraternità
- SABATO 19 – DOMENICA 20: 3° WEEK-END DELLO SPIRITO OTTOBRE 2019
- 3. L’APOSTOLO DI GESÙ CRISTO
- 4. “TI SENTIREMO SU QUESTO UN’ ALTRA VOLTA” COME GESTIRE LE DELUSIONI DELLA VITA?
- 5. IN COLLABORAZIONE CON DUE SPOSI (Atti 18,1ss)
- INFO E PRENOTAZIONI 0721.823.175 – 333.8890.862
donalesiani@gmail.com www.donvincenzoalesiani.it
++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++
Carissimi
Ecco il piccolo programma di “VILLA S. BIAGIO” per il prossimo anno pastorale «VENITE E RIPOSATEVI UN PÒ» (GESÙ) – PROPOSTE FORMATIVE 2019 – 2020 Lieti se possiamo essere di qualche aiuto, con gli auguri più fraterni di buon cammino … dv
- IN ASCOLTO DELLA PAROLA DI DIO E DEL… SILENZIO
- GIORNI FESTIVI: 10.30 – S. Messa – breve catechesi
- GIORNI FERIALI: 18.30 – Vespro e S. Messa
WEEK – END DELLO SPIRITO (1°- 3° week-end da Ottobre 2019 a Febraio 2020) Dopo una settimana di… corsa SABATO E DOMENICA…FERMIAMOCI!
- PROGRAMMA DI TEMI
- OTTOBRE: Mese Missionario – “S. PAOLO, il primo dopo L’UNICO”
- NOVEMBRE: Gioie e dolori della vita in ascolto di GIOBBE
- DICEMBRE: “Venne ad abitare con noi” – I VANGELI DELL’INFANZIA
- GENNAIO: “Egli è la nostra pace …” – MA QUALE PACE? (Efesini)
- FEBBRAIO: “La Vita, Dono e Compito” – S. BIAGIO e “I SANTI DELLA PORTA ACCANTO” (Papa Francesco)
ORARIO DI MASSIMA
- SABATO 15.30 – SCUOLA DI PREGHIERA
- 18.30 – VESPRI e S. MESSA
- 19.30 – Cena sobria e in silenzio…
- 21.00 – MOMENTO MARIANO.
- Turni di Adorazione Notturna
- DOMENICA: “Vogliamo svegliare l’aurora” 8.15: LODI al sorgere del sole
- 9.00: CATECHESI sul tema del mese
- 10.30: S. MESSA – Breve Catechesi
- Risonanze spirituali …Pranzo in fraternità
“STO ALLA PORTA E BUSSO” (Gesù)
ESERCIZI SPIRITUALI
- 27 – 29 SETTEMBRE 2019
- CORSO PER GENITORI DI ADOLESCENTI – Equipe di Ancona
- 11 – 16 NOVEMBRE 2019 “TI CONOSCEVO PER SENTITO DIRE. ORA I MIEI OCCHI TI VEDONO” (GIOBBE)
- 27 – 31 DICEMBRE Ritiro di fine anno “INSEGNACI A CONTARE I NOSTRI GIORNI” Salmi Sapienziali: Mistero del tempo che passa.
- 22 – 25 APRILE 2020 Ritiro di primavera “TU MI HAI SEDOTTO, SIGNORE” Lectio Divina col Profeta GEREMIA
- 8 – 13 GIUGNO 2020 “QUANDO MOSÈ ALZAVA LE MANI…” (ESODO) Lectio Divina con Mosè e Papa Francesco
- 6 – 11 LUGLIO 2020 “SONO FORSE IO IL CUSTODE DI MIO FRATELLO?” (GENESI) La Vocazione del custodire. (Papa Francesco)
- 19 – 23 AGOSTO 2020 CRISTO VIVE E TI VUOLE VIVO! Il discernimento Vocazionale. (Papa Francesco) I Giovani Oggi: sole o tempesta? (Don Orione)
+++++++++++++++++++++
VENERDÌ DI QUARESIMA 2020 ORE 19.30 – 21.00
PER UNA FORTE ESPERIENZA QUARESIMALE
CENA DI POVERI… IN SILENZIO E A LUME DI CANDELA
- APERICENA – Canti gregoriani (Solesmes)
- MENÙ salutare per l’anima e il corpo…
- PANE E ACQUA... RISO IN BIANCO…
- Presi con GRATITUDINE in meditativo SILENZIO
- MOMENTO
-
MESE DI MAGGIO 2020 CON MARIA IN ASCOLTO DEL… SILENZIO Cammino di fede e preghiera nel parco di San Biagio meditando i misteri del Rosario e della Vita, con musiche e canti mariani
-
Al termine, Maria offre a tutti il… gelato!
- È gradita una piccola offerta spontanea per i poveri…
LUGLIO – AGOSTO 2020 FAMIGLIE IN VACANZA
Per un riposo integrale…
Villa San Biagio è l’ideale!
PER LE SUE 4 B: BED & BREAKFAST – BEACH & BIBLE
Villa San Biagio …. situata in collina in vista del mare, immersa nel verde di un ampio parco, recentemente ristrutturata, ti accoglie con gioia per momenti di riposo fisico e spirituale
allegato: – D A VILLA S. BIAGIO PROPOSTE FORMATIVE 2019 – 20 DEF
INFO E PRENOTAZIONI
0721.823.175 – 333 88.90.862
RICORDIAMOCI DELL’AMORE DI CRISTO
S. TERESA D’AVILA
CHI HA COME AMICO CRISTO GESÙ E SEGUE UN CAPITANO COSÌ MAGNANIMO COME LUI, PUÒ CERTO SOPPORTARE OGNI COSA; GESÙ INFATTI AIUTA E DÀ FORZA, NON VIENE MAI MENO ED AMA SINCERAMENTE.Infatti ho sempre riconosciuto e tuttora vedo chiaramente che non possiamo piacere a Dio e da lui ricevere grandi grazie, se non per le mani della sacratissima umanità di Cristo, nella quale egli ha detto di compiacersi. NE HO FATTO MOLTE VOLTE L’ESPERIENZA, E ME L’HA DETTO IL SIGNORE STESSO. HO VISTO NETTAMENTE CHE DOBBIAMO PASSARE PER QUESTA PORTA, SE DESIDERIAMO CHE LA SOMMA MAESTÀ CI MOSTRI I SUOI GRANDI SEGRETI. Non bisogna cercare altra strada, anche se si è raggiunto il vertice della contemplazione, perché per questa via si è sicuri. E’ da lui, Signore nostro, che ci vengono tutti i beni. Egli ci istruirà. Meditando la sua vita, non si troverà modello più perfetto. CHE COSA POSSIAMO DESIDERARE DI PIÙ, QUANDO ABBIAMO AL FIANCO UN COSÌ BUON AMICO CHE NON CI ABBANDONA MAI NELLE TRIBOLAZIONI E NELLE SVENTURE, COME FANNO GLI AMICI DEL MONDO? Beato colui che lo ama per davvero e lo ha sempre con sé! GUARDIAMO IL GLORIOSO APOSTOLO PAOLO CHE NON POTEVA FARE A MENO DI AVERE SEMPRE SULLA BOCCA IL NOME DI GESÙ, PERCHÉ L’AVEVA BEN FISSO NEL CUORE. Bisogna percorrere questa strada con grande libertà, abbandonandoci nelle mani di Dio. Se egli desidera innalzarci fra i principi della sua corte, accettiamo volentieri tale grazia. Ogni volta poi, che pensiamo a Cristo, ricordiamoci dell’amore che lo ha spinto a concederci tante grazie e dell’accesa carità che Dio ci ha mostrato dandoci in lui un pegno della tenerezza con cui ci segue: amore infatti domanda amore. Perciò sforziamoci di considerare questa verità e di eccitarci ad amare. SE IL SIGNORE CI FACESSE LA GRAZIA, UNA VOLTA, DI IMPRIMERCI NEL CUORE QUESTO AMORE, TUTTO CI DIVERREBBE FACILE E FAREMMO MOLTO, IN BREVE E SENZA FATICA.
UN AUTORE ANONIMO DEL 1500
“Luce dell’aurora grande ed infinita che schiudi gli occhi alle creature del mondo, io ti ringrazio.
Luce dell’aurora che illumino un altro giorno senza nulla chiedere, io ti ringrazio.
Luce dell’aurora che non sei di ieri, né di domani, ma solo di questo giorno, io ti ringrazio.
Luce dell’aurora che posso ancora ammirarti e contemplarti nel cielo di questo mattino, io ti ringrazio.”
COSA COMPORTA FARE
LA COMUNIONE AL CORPO E AL SANGUE DI CRISTO
SAN FULGENZIO DI RUSPE, VESCOVO
IL SIGNORE STESSO POI DICE: «NESSUNO HA UN AMORE PIÙ GRANDE DI QUESTO: DARE LA VITA PER I PROPRI AMICI» (Gv 15, 13). Cristo è morto per noi. Perciò quando facciamo memoria della sua morte, durante il sacrificio, invochiamo la venuta dello Spirito Santo quale dono di amore. La nostra preghiera chiede quello stesso amore per cui Cristo si è degnato di essere crocifisso per noi. ANCHE NOI, MEDIANTE LA GRAZIA DELLO SPIRITO SANTO, POSSIAMO ESSERE CROCIFISSI AL MONDO E IL MONDO A NOI. SIAMO INVITATI AD IMITARE CRISTO. Egli per quanto riguarda la sua morte, morì al peccato una volta per tutte; ora invece, per il fatto che vive, vive per Dio. Così anche noi consideriamoci morti al peccato, ma viventi per Dio, in Cristo Gesù (Rm 6, 10). «CAMMINIAMO IN UNA VITA NUOVA» (RM 6, 4) MEDIANTE IL DONO DELL’AMORE.
«Infatti l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato» (Rm 5, 5). Noi partecipiamo al corpo e al sangue del Signore, noi mangiamo il suo pane e ne beviamo il calice. PERCIÒ DOBBIAMO MORIRE AL MONDO E CONDURRE UNA VITA NASCOSTA CON CRISTO IN DIO E CROCIFIGGERE LA NOSTRA CARNE CON I SUOI VIZI E LE SUE CONCUPISCENZE (cfr. Col 3, 3.
Tutti i fedeli che amano Dio e il prossimo, anche se non bevono il calice della passione corporale, bevono tuttavia il calice dell’amore del Signore. INEBRIATI DA ESSO, MORTIFICANO LE LORO MEMBRA E, AVENDO RIVESTITO IL SIGNORE GESÙ CRISTO, NON SI DANNO PENSIERO DEI DESIDERI DELLA CARNE E NON FISSANO LO SGUARDO SULLE COSE CHE SI VEDONO, MA SU QUELLE CHE NON SI VEDONO. COSÌ CHI BEVE AL CALICE DEL SIGNORE CUSTODISCE LA SANTA CARITÀ, SENZA LA QUALE NULLA GIOVA, NEPPURE IL DARE IL PROPRIO CORPO ALLE FIAMME. PER IL DONO DELLA CARITÀ POI CI VIENE DATO DI ESSERE VERAMENTE QUELLO CHE MISTICAMENTE CELEBRIAMO IN MODO SACRAMENTALE NEL SACRIFICIO.
… la pagina del Vangelo dei dieci lebbrosi come anche quella della Samaritana mi colpiscono sempre moltissimo. Essere guariti dai mali spirituali, è la grazia più grande che un’anima possa ricevere. Infatti, solo chi capisce e si rende conto, cosa è avvenuto nella sua vita, avverte anche la necessità di tornare indietro!! di raccontarlo! Entrambi si sono accorti di essere stati: PULITI, LIBERATI, GRAZIATI da COLUI che è stato il loro più grande guaritore. Sono tornati indietro,se non altro per dimostrare la loro grande riconoscenza. Gesù come uomo ha molto sofferto per la poca gratitudine degli uomini. E’ bello e grande andare da Lui e dire il nostro grazie sempre. Nella preghiera dopo la lode segue il ringraziamento; Lui ci conosce, sa benissimo quali sono i nostri bisogni, le necessità, però non basta, occorre penetrare nel suo mistero con tutto il nostro amore, Egli non ci lascia soli, ci accompagna con la sua luce. L’abbandono totale nelle sue mani è qualcosa di grandioso, Il distacco umile e silenzioso ti lascia il sapore delle cose belle che riesci a gustare nel più grande silenzio dell’anima. IL SILENZIO MI AIUTA!
Paolo VI
“CARITA’ e VERITA’ non sono nemiche;
come non lo sono SCIENZA e FEDE,
pensiero UMANO e pensiero DIVINO;
estrema ELABORAZIONE CRITICA ed estrema SEMPLICITA’ MISTICA”
San Cirillo d’Alessandria, vescovo –
Il mio nome è glorificato tra le genti
AL TEMPO DELLA VENUTA DEL NOSTRO SALVATORE APPARVE UN TEMPIO DIVINO SENZA ALCUN CONFRONTO PIÙ GLORIOSO, PIÙ SPLENDIDO ED ECCELLENTE DI QUELLO ANTICO. QUANTO SUPERIORE ERA LA RELIGIONE DI CRISTO E DEL VANGELO AL CULTO DELL’ANTICA LEGGE E QUANTO SUPERIORE È LA REALTÀ IN CONFRONTO ALLA SUA OMBRA, TANTO PIÙ NOBILE È IL TEMPIO NUOVO RISPETTO ALL’ANTICO.
Penso che si possa aggiungere anche un’altra cosa. Il tempio era unico, quello di Gerusalemme, e il solo popolo di Israele offriva in esso i suoi sacrifici. Ma dopo che l’Unigenito si fece simile a noi, pur essendo «Dio e Signore, nostra luce» (Sal 117, 27), come dice la Scrittura, il mondo intero si è riempito di sacri edifici e di innumerevoli adoratori che onorano il Dio dell’universo con sacrifici ed incensi spirituali. E questo, io penso, è ciò che Malachia profetizzò da parte di Dio: Io sono il grande Re, dice il Signore; grande è il mio nome fra le genti, e in ogni luogo saranno offerti l’incenso e l’oblazione pura (cfr. Ml 1, 11).
Da ciò risulta che la gloria dell’ultimo tempio, cioè della Chiesa, sarebbe stata più grande. A QUANTI LAVORANO CON IMPEGNO E FATICA ALLA SUA EDIFICAZIONE, SARÀ DATO DAL SALVATORE COME DONO E REGALO CELESTE CRISTO, CHE È LA PACE DI TUTTI. NOI ALLORA PER MEZZO DI LUI POTREMO PRESENTARCI AL PADRE IN UN SOLO SPIRITO (CFR. EF 2, 18). LO DICHIARA EGLI STESSO QUANDO DICE: DARÒ LA PACE IN QUESTO LUOGO E LA PACE DELL’ANIMA IN PREMIO A CHIUNQUE CONCORRERÀ A INNALZARE QUESTO TEMPIO (CFR. AG 2, 9). AGGIUNGE: «VI DO LA MIA PACE» (GV 14, 27). E QUALE VANTAGGIO QUESTO OFFRA A QUANTI LO AMANO, LO INSEGNA SAN PAOLO DICENDO: LA PACE DI CRISTO, CHE SORPASSA OGNI INTELLIGENZA, CUSTODISCA I VOSTRI CUORI E I VOSTRI PENSIERI (CFR. FIL 4, 7). ANCHE IL SAGGIO ISAIA PREGAVA IN TERMINI SIMILI: «SIGNORE, CI CONCEDERAI LA PACE, POICHÉ TU DAI SUCCESSO A TUTTE LE NOSTRE IMPRESE» (IS 26, 12).
A quanti sono stati resi degni una volta della pace di Cristo è facile salvare l’anima loro e indirizzare la volontà a compiere bene quanto richiede la virtù.
PERCIÒ A CHIUNQUE CONCORRE ALLA COSTRUZIONE DEL NUOVO TEMPIO PROMETTE LA PACE. QUANTI DUNQUE SI ADOPERANO A EDIFICARE LA CHIESA O CHE SONO MESSI A CAPO DELLA FAMIGLIA DI DIO (CFR. EF 2, 22) COME MISTAGOGHI, CIOÈ COME INTERPRETI DEI SACRI MISTERI, SONO SICURI DI CONSEGUIRE LA SALVEZZA. MA LO SONO ANCHE COLORO CHE PROVVEDONO AL BENE DELLA PROPRIA ANIMA, RENDENDOSI ROCCIA VIVA E SPIRITUALE (CFR. 1 COR 10, 4) PER IL TEMPIO SANTO, E DIMORA DI DIO PER MEZZO DELLO SPIRITO (CFR. EF 2, 22).
SENSO DI RESPONSABILITÀ NEL MINISTERO S. Gregorio Magno
Sentiamo cosa dice il Signore nell’inviare i predicatori: «LA MESSE È MOLTA, MA GLI OPERAI SONO POCHI! PREGATE DUNQUE IL PADRONE DELLA MESSE, PERCHÉ MANDI OPERAI PER LA SUA MESSE!» (Mt 9, 37-38).Per una grande messe gli operai sono pochi; non possiamo parlare di questa scarsità senza profonda tristezza, poiché vi sono persone che ascolterebbero la buona parola, ma mancano i predicatori. ECCO, IL MONDO È PIENO DI SACERDOTI, E TUTTAVIA SI TROVA DI RADO CHI LAVORA NELLA MESSE DEL SIGNORE; CI SIAMO ASSUNTI L’UFFICIO SACERDOTALE, MA NON COMPIAMO LE OPERE CHE L’UFFICIO COMPORTA. Riflettete attentamente, fratelli carissimi, su quello che è scritto: «Pregate il padrone della messe, perché mandi operai per la sua messe». Pregate voi per noi, affinché siamo in grado di operare per voi come si conviene, PERCHÉ LA LINGUA NON RESTI INCEPPATA NELL’ESORTARE, E IL NOSTRO SILENZIO NON CONDANNI PRESSO IL GIUSTO GIUDICE NOI, CHE ABBIAMO ASSUNTO L’UFFICIO DI PREDICATORI. SPESSO INFATTI LA LINGUA DEI PREDICATORI PERDE LA SUA SCIOLTEZZA A CAUSA DELLE LORO COLPE; Ci siamo ingolfati in affari terreni, e altro è ciò che abbiamo assunto con l’ufficio sacerdotale, altro ciò che mostriamo con i fatti. Noi abbandoniamo il ministero della predicazione e siamo chiamati vescovi, ma forse piuttosto a nostra condanna, dato che possediamo il titolo onorifico e non le qualità. Coloro che ci sono stati affidati abbandonano Dio e noi stiamo zitti. Giacciono nei loro peccati e noi non tendiamo loro la mano per correggerli. MA COME SARÀ POSSIBILE CHE NOI EMENDIAMO LA VITA DEGLI ALTRI, SE TRASCURIAMO LA NOSTRA? Posti a custodi delle vigne, non custodiamo affatto la vigna, perché, implicati in azioni estranee, trascuriamo il ministero che dovremmo compiere.
LO SVILUPPO DEL DOGMA
S. Vincenzo di Lérins, sacerdote
Qualcuno forse potrà domandarsi: non vi sarà mai alcun progresso della religione nella Chiesa di Cristo? Vi sarà certamente e anche molto grande. È necessario dunque che, con il progredire dei tempi, CRESCANO E PROGREDISCANO QUANTO PIÙ POSSIBILE LA COMPRENSIONE, LA SCIENZA E LA SAPIENZA COSÌ DEI SINGOLI COME DI TUTTI, TANTO DI UNO SOLO, QUANTO DI TUTTA LA CHIESA. Devono però rimanere sempre uguali il genere della dottrina, la dottrina stessa, il suo significato e il suo contenuto. La religione delle anime segue la stessa legge che regola la vita dei corpi. Questi infatti, pur crescendo e sviluppandosi con l’andare degli anni, rimangono i medesimi di prima. Vi è certamente molta differenza tra il fiore della giovinezza e la messe dalla vecchiaia, ma sono gli stessi adolescenti di una volta quelli che diventano vecchi. Si cambia quindi l’età e la condizione, ma resta sempre il solo medesimo individuo. Unica e identica resta la natura, unica e identica la persona.
LE MEMBRA DEL LATTANTE SONO PICCOLE, PIÙ GRANDI INVECE QUELLE DEL GIOVANE. PERÒ SONO LE STESSE. LE MEMBRA DELL’UOMO ADULTO NON HANNO PIÙ LE PROPORZIONI DI QUELLE DEL BAMBINO. TUTTAVIA QUELLE CHE ESISTONO IN ETÀ PIÙ MATURA ESISTEVANO GIÀ, COME TUTTI SANNO, NELL’EMBRIONE, SICCHÈ QUANTO A PARTI DEL CORPO, NIENTE DI NUOVO SI RISCONTRA NEGLI ADULTI CHE NON SIA STATO GIÀ PRESENTE NEI FANCIULLI, SIA PURE ALLO STATO EMBRIONALE.
Non vi è alcun dubbio in proposito. Questa è la vera e autentica legge del progresso organico. Questo è l’ordine meraviglioso disposto dalla natura per ogni crescita. NELL’ETÀ MATURA SI DISPIEGA E SI SVILUPPA IN FORME SEMPRE PIÙ AMPIE TUTTO QUELLO CHE LA SAPIENZA DEL CREATORE AVEVA FORMATO IN ANTECEDENZA NEL CORPICCIUOLO DEL PICCOLO.
Se coll’andar del tempo la specie umana si cambiasse talmente da avere una struttura diversa oppure si arricchisse di qualche membro oltre a quelli ordinari di prima, oppure ne perdesse qualcuno, ne verrebbe di conseguenza che tutto l’organismo ne risulterebbe profondamente alterato o menomato. In ogni caso non sarebbe più lo stesso.
ANCHE IL DOGMA DELLA RELIGIONE CRISTIANA DEVE SEGUIRE QUESTE LEGGI. PROGREDISCE, CONSOLIDANDOSI CON GLI ANNI, SVILUPPANDOSI COL TEMPO, APPROFONDENDOSI CON L’ETÀ. È NECESSARIO PERÒ CHE RESTI SEMPRE INTATTO E INALTERATO.
I nostri antenati hanno seminato già dai primi tempi nel campo della Chiesa il seme della fede. Sarebbe assurdo e incredibile che noi, loro figli, invece della genuina verità del frumento, raccogliessimo il frutto della frode cioè dell’errore della zizzania.
È anzi giusto e del tutto logico escludere ogni contraddizione tra il prima e il dopo. Noi mietiamo quello stesso frumento di verità che fu seminato e che crebbe fino a maturazione.
POICHÈ DUNQUE C’È QUALCOSA DELLA PRIMITIVA SEMINAGIONE CHE PUÒ ANCORA SVILUPPARSI CON L’ANDAR DEL TEMPO, ANCHE OGGI ESSA PUÒ ESSERE OGGETTO DI FELICE E FRUTTUOSA COLTIVAZIONE.
NON ASPETTARE MAI DOMANI
Non aspettare mai domani per dire a qualcuno che l’ami. Fallo subito. Non pensare: “Ma mia madre, mio figlio, mia moglie… lo sa già”. Forse lo sa. Ma tu ti stancheresti mai di sentirtelo ripetere?
Non guardare l’ora, prendi il telefono: “Sono io, voglio dirti che ti voglio bene”. Stringi la mano della persona che ami e dillo: “Ho bisogno di te! Ti voglio bene, ti voglio bene, ti voglio bene…”.
L’amore è la vita. Vi è una terra dei morti e una terra dei vivi. Chi li distingue è l’amore.