- FAR CARRIERA… E’ la grande aspirazione. “Bruciare” gli altri. senza troppi scrupoli: il fine giustifica i mezzi. Di ogni genere. Se serve, anche la corruzione, il doping, la droga. L’importante è riuscire nella scalata. Ma non si rischia così di trascurare altri valori fondamentali quali l’onestà, gli affetti familiari, la dimensione spirituale? E di ritrovarsi magari con un buon conto in banca ma stressati, soli, con la famiglia sfasciata e i figli sbandati? Vale la pena far carriera a questi costi? Un sapiente di 23 secoli fa, ci confida le sue riflessioni. Forse alquanto pessimiste, ma frutto di esperienza personale. Non ci converrà ascoltarlo almeno in parte, prima che sia troppo tardi?
- QOELET IN LINEA… Oggi la gente corre e si affanna tutto il giorno. Cosa succedeva ai tuoi tempi? Vanità delle vanità, dice Qoèlet, vanità delle vanità: tutto è vanità. L’uomo si affatica e tribola per tutta una vita. Ma che cosa ci guadagna? Passa una generazione e ne viene un’altra; ma il mondo resta sempre lo stesso. (1,2ss)
- E’ proprio vero, che non c’è niente di nuovo sotto il sole! Il sole sorge, il sole tramonta; si alza e corre verso il luogo da dove rispunterà di nuovo. Tutto ciò che è già avvenuto accadrà ancora; Non c’è niente di nuovo sotto il sole. (1,9ss)
- Sei stato un osservatore della realtà. Cosa hai concluso? Io, Qoelet, ho messo tutte le mie forze per indagare il senso di tutto ciò che accade in questo mondo. Ho meditato su tutto quel che gli uomini fanno, per arrivare alla conclusione che tutto il loro affannarsi è inutile. È come se andassero a caccia di vento. (1,12ss)
- Neanche tu eri un santo… ti sei dato spesso alla pazza gioia. Con quale risultato? Ho cercato il piacere nel bere… Mi son dato alla pazza gioia. Volevo vedere se questo dà felicità all’uomo durante i pochi giorni della sua vita. Ma tutto mi lasciava sempre un senso di vuoto. Il divertimento lascia insoddisfatti, l’allegria non serve a niente. (2.1ss) Però sei stato anche un gran lavoratore. Hai realizzato progetti importanti… Ho fatto anche grandi lavori. Ho fabbricato palazzi, ho piantato vigneti. Ho costruito giardini e parchi. Avevo molti servi in casa mia. Ho fatto venire nel mio palazzo cantanti e ballerine: per i miei piaceri, tante belle donne. (2,4ss)
- Conclusione? Ho tentato di fare un bilancio di tutte le opere che avevo fatte e della fatica che mi erano costate. Ma ho concluso che tutto è vanità, come inseguire il vento. (2,9s)
- PERCHé non accontentarsi delle piccole gioie quotidiane? Unica gioia per l’uomo è mangiare e bere e godere i frutti del suo lavoro. Ma ho capito che anche questo è un dono di Dio. (2,24ss)
- Come dare ad ogni cosa il suo giusto valore? Nella vita dell’uomo, per ogni cosa c’è il suo momento. Tempo di nascere, tempo di morire, tempo di piangere, tempo di ridere. Tutto passa, ma a Dio non sfugge niente. (3,1.ss)
- Tutto passa, dici bene. La vita è un soffio. Chi risponde alle domande “ultime”? Gli uomini e le bestie hanno lo stesso destino: tutti devono morire. Tutto è come un soffio. Tutti vengono dalla polvere e tutti alla polvere ritorneranno. Chi può sapere se lo spirito degli uomini sale veramente in alto e lo spirito degli animali scende sotto terra? (3,16ss)
- Non fare nulla è deprimente. Ma anche ammazzarsi di fatica, vale la pena? È stupido incrociare le braccia e lasciarsi morire di fame. Ma vale di più godersi un po’ di riposo, accontentandosi di poco, che lavorare tanto per niente! (4,4ss)
- Per noi oggi è difficile pregare. E ai tuoi tempi? Quando preghi, pensa bene a quello che dici e non parlare a vanvera. Devi pesare le tue parole. Quante illusioni, quante opere inutili, quante parole! Ma tu rispetta sinceramente il Signore(5,1ss)
- Molti tentano la fortuna. Se va bene è tutto risolto? Uno fa di tutto per mettere soldi da parte, ma poi un cattivo affare gli fa perdere tutto. Nudo uscì dal seno di sua madre, e senza niente se ne andrà da questo mondo. Non porterà niente con sé. Ma allora, perché lavorare tanto per niente?
- Nella vita oggi più dei meriti valgono… le raccomandazioni. Ai tuoi tempi com’era? Un’altra cosa ho visto: in una corsa non vince sempre il più veloce, in una battaglia non vince sempre il più forte. Non sempre i più sapienti hanno pane né i più intelligenti sono ricchi. Quelli che fanno carriera non sono sempre i più capaci. (9,11ss,)
- – Tutto sommato però, la vita è bella. Come dirlo ai giovani, spesso annoiati e tristi? Dolce è la luce! Perciò, godi la vita, ragazzo! Sii felice, finché sei ancora giovane. Fa’ quello che ti piace e segui i desideri del tuo cuore. Ma non dimenticare che Dio ti chiederà conto di tutto (11,7)
- E come aiutare gli anziani ad accettare i limiti dell’età? Ricordati del tuo Creatore finché sei giovane, prima che arrivi l’età degli acciacchi. Verranno gli anni in cui dirai: “Non ho più voglia di vivere”. Allora il sole, la luna e le stelle per te non saranno più luminosi e il cielo sarà sempre nuvoloso. Allora le tue braccia tremeranno; le tue gambe, che ti hanno sostenuto, diventeranno deboli. I tuoi denti saranno troppo pochi per masticare il cibo; i tuoi occhi non vedranno più chiaramente. Le tue orecchie diventeranno sorde al rumore della strada. Non sentirai quasi più il canto degli uccelli. La tua voce sarà debole e tremante. Avrai paura di camminare in salita e ad ogni passo sarai in pericolo di cadere.( 12,1)
- Cosa ci consigli per vivere bene e non dimenticare Colui che… ci attende? La vita finirà come si rompe un filo d’argento, o come va in pezzi una lampada d’oro… Il tuo corpo ritornerà alla polvere della terra dalla quale fu tratto; il tuo spirito vitale ritornerà a Dio che te l’ha dato. Credi in Dio e osserva i suoi comandamenti. E questo solo vale per ogni uomo. Dio giudicherà tutto quel che facciamo di bene e di male, anche le azioni fatte in segreto .(12,6ss)
Per riflettere e pregare:
- LA MASSIMA SAPIENZA :Senza l’amore per Dio e senza la sua grazia, a che ti gioverebbe una conoscenza esteriore di tutta la Bibbia e delle dottrine di tutti i filosofi? “Vanità delle vanità, tutto è vanità” (Qo 1,2), fuorché amare Dio e servire lui solo. Questa è la massima sapienza…(Imitazione di Cristo c. 1)
- IN ATTESA DI GESÙ CHE CI DIRÀ: Ad una vedova: “Non piangere!”. E le restituisce il bambino.(Lc 7,13) A una ragazzina morta a 12 anni, comanda: “Fanciulla, io ti dico, alzati!” (Mc 5.41ss) A un ladrone crocifisso accanto a Lui, promette: “oggi sarai con me in Paradiso” (Lc 23,42) – Alla tomba dell’amico Lazzaro, rassicura le sorelle (…e noi!): “Io sono la risurrezione e la vita; chiunque vive e crede in me, non morrà in eterno. (Gv. 11)
- PREGHIAMO CON DON ORIONE: Sono un povero pellegrino che cerco luce e amore: vengo al Santuario col rosario in mano per diventare lo sgabello dei piedi immacolati di Maria. Vengo a Lei per non perdermi, dopo esser passato tra profondità, oscurità di spirito, ombre nere…Vengo a Lei, e sento sopra di me un’alta pace che si libra: vedo il suo manto distendersi su tutte le tempeste. E in questa luce inebriante mi spoglio dell’uomo vecchio e amo. (035PG)
- N’AVE MARIA Quann’ero ragazzino, mamma mia, me diceva: ricordate fijolo, quanno te senti veramente solo tu prova a recità n’ave Maria. L’anima tua da sola spicca er volo E se solleva, come pe’ maggìa. Ormai so’ vecchio, er tempo m’è volato. Da un pezzo s’è addormita la vecchietta Ma quer consijo non l’ho mai scordato. Come me sento veramente solo Io prego la Madonna benedetta E l’anima da sola pija er volo! (Trilussa)
- PREGHIERA C.Dion e A. Bocelli I pray you’ll be our eyes And watch us where we go – And help us to be wise – In times when we don’t know – Let this be our prayer- When we lose our way Lead us to the place Guide us with your grace – To a place where we’ll be safe La luce che tu dai nel cuore resterà A ricordarci che L’eterna stella sei Sogniamo un mondo senza più violenza, un mondo di giustizia e di speranza. Ognuno dia la mano al suo vicino simbolo di pace di fraternità – La forza che ci dai – E’ il desiderio che ognuno trovi amor intorno e dentro sé. E la fede che hai acceso in noi sento che ci salverà
… E’ stata una bella esperienza aver partecipato al “RITIRO DI PRIMAVERA” con le belle riflessioni su alcuni passi del “QOELET”. Egli ci invita a goderci la vita , in tutti i sensi, ma poi ti fa capire che ne devi rendere conto. L’autore ci suggerisce di non affannarci , di non accumulare , di non ambire alle cariche importanti, l’umiltà ci aiuta a raggiungere meglio il traguardo. La vanità anche nelle piccole cose “SVANISCE” come tante bolle di sapone e le nostre mani restano vuote. E’ IMPORTANTE RIEMPIRE LE NOSTRE MANI DI OPERE BUONE COSI CI SENTIREMO MIGLIORI.