• Don DANTE CARRARO HA UN SORRISO CHE CONQUISTA. Aperto. A ogni domanda si concentra, perché le risposte siano sincere. Niente è formale, in questo prete che ogni mattina macina km di corsa, nei cui occhi brucia la passione per l’uomo. Un ragazzo classe 1958, un cardiologo che ha scelto il sacerdozio ispirato da M. L. King, e che fin da subito incontrò il Cuamm-Medici con l’Africa.
  • IL CUAMM è una organizzazione non governativa con il programma di curare le popolazioni più derelitte e formare medici e infermieri. Oggi opera in tanti Paesi (Angola, Etiopia, Uganda   Uganda  Costa d’Avorio)

  • COMINCIAMO DALL’INIZIO. PERCHÉ DANTE? Dovevo chiamarmi MARCO, ma due giorni prima che nascessi è morto un cuginetto e mi è stato dato il suo nome. Ci sono stati periodi in cui chiamarmi DANTE mi disturbava, ma ho capito che nella sua originalità il mio nome si fa ricordare. E poi è il participio presente del VERBO DARE,                                    COLUI CHE DÀ….  QUINDI … VA BENE!!!

  • COM’È STATA LA SUA INFANZIA? MAMMA, figlia di commercianti benestanti, PADRE, figlio di contadini diventato negoziante.                         LEI ERA focosa e schietta, MIO PADRE GENTILE E DISCRETO.

  • DA BAMBINO andava in chiesa? Mi piaceva fare IL CHIERICHETTO, e quando tornavo a casa giocavo a celebrare la messa con Michela, la mia sorella più piccola. Mia mamma mi assecondava, pur con certo timore: NON AVREBBE MAI VOLUTO CHE DIVENTASSI PRETE.

  • LA OSTACOLÒ? Più O Meno. Ricordo due episodi. Il parroco ogni tanto selezionava i chierichetti più sensibili e li portava in auto a visitare il seminario minore a Thiene. Avevo 10, forse 12 anni. Quando toccò a me, mia mamma non diede il permesso. Mi ricordo che il parroco mi dava una mancia di 30 lire quando andavo a servir messa nei giorni infrasettimanali. LEI MI DISSE: TE NE DO 50 SE NON CI VAI”.                             E Così Fu. LE SPIEGÒ MAI PERCHÉ? Quando a 27 anni le comunicai che sarei entrato in seminario, mi rispose: veramente?  Le chiesi perché era Perché ho conosciuto tanti preti tristi, e noiosi.                            Ho capito quanto preziose sono le mamme nelle verità che dicono ai figli. E ho deciso che tipo di prete  non volevo essere. E che le mie prediche sarebbero state brevi.   OGGI REGOLO L’OROLOGIO SUI… 5 MINUTI.

  • DOPO IL LICEO, come maturò l’idea di iscriversi a MEDICINA?
    Volevo studiare qualcosa che mi portasse vicino ai POVERI. Avevo 15-6 anni quando mi innamorai di LUTHER KING. Lessi i suoi discorsi, mi appassionai alle battaglie che aveva combattuto per i diritti dei più deboli, al modo in cui aveva INTERPRETATO I BRANI DEL VANGELO.

  • TRA IL LICEO E L’UNIVERSITÀ È STATO FIDANZATO?  C’era una ragazza della parrocchia che mi piaceva, si chiamava Per frequentarla ho ripreso ad andare in chiesa. Stavo bene con lei.               Ma in fondo in fondo non mi sentivo completo. Ci siamo lasciati,                  ma ci vedevamo ancora, entrambi eravamo impegnati in parrocchia.

  • TRA NOI C’ERA AFFETTO. Avevamo un appuntamento per parlarci. Ma quella sera lei ebbe un incidente stradale e 3 giorni dopo morì.            Per me è un mistero: non so come sarebbe andata la mia vita se non fosse accaduta quella DISGRAZIA. MARINA è riuscita a toccare corde molto profonde di me. LEI RIMANE NEL MIO CUORE.

  • POI GLI ANNI DELL’UNIVERSITÀ, specializzazione in Amavo i miei studiavevo tutto ma non mi sentivo SODDISFATTO… La sera, uscendo dall’ospedale di Padova, entravo nella vicina chiesa di Santa Sofia. Mi sedevo davanti al Crocifisso e chiedevo: perché non mi sento libero? PERCHÉ NON SONO FELICE? Mi piacevano alcune ragazze, ma non riuscivo a decidere cosa fare di me stesso.                            DIO, COSA VUOI DA ME?, chiedevo in quella chiesa. Quanto durò l’attesa? DUE ANNI. La mattina di VENERDÌ SANTO andai davanti al Sepolcro e sentii la risposta. DIO mi chiedeva TUTTO, mi voleva TUTTO. Ho respirato a pieni polmoni, quello che prima mi faceva paura mi ha riempito di una gioia e un coraggio infiniti. Sono entrato in Seminario, pensando di lasciare tutto. MI SONO SENTITO LIBERO

  • COME VIVE LA DIMENSIONE DEL CELIBATO? Profondamente. È grazie al celibato che riesco ad allargare i miei orizzonti fino ad arrivare a tutte le persone che incontro. Per me è un modo di voler bene.

  • HA MAI AVUTO MOMENTI DI “BUIO”, di “NOTTE OSCURA“? Un momento durissimo lo scoppio della GUERRA IN UCRAINA…                  La guerra ha fatto impennare i prezzi…  E la gente muore di fame.                Le mamme muoiono, i bambini muoiono. Chiedevo a Dio: allora non sono figli tuoi? Come posso credere in un Dio che, anziché aiutarmi nel mio lavoro, rimane indifferente o non mi è vicino?                        Di chi sono figli queste creature? Perché diciamo insieme…                   PADRE NOSTRO?  È STATO UN MOMENTO DI GRANDE SCONFORTO.

COME NE È USCITO?RIMANDIAMO LA RISPOSTA a  una                       prossima puntata. Abbiamo già tanto su cui riflettere, non vi pare, amici?  DV 3338890862 SITO: www.donvincenzoalesiani.it

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