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«PIÙ SPAZIO ALLE DONNE»
SINODO: MENO CLERICALISMO … Lorenzo Rosoli venerdì 3 maggio 2024
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«Una comunità cristiana che vive la corresponsabilità è un fecondo segno di contraddizione rispetto ai particolarismi sociali e politici del nostro tempo» «Una Chiesa sinodale? È un bene per l’intera società», scandisce don Giorgio Nacci, docente alla Facoltà Teologica Pugliese.
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«Una Chiesa autenticamente sinodale, nella quale si vive lo stile della corresponsabilità, è necessaria alla missione di annunciare il Vangelo nel contesto culturale odierno. Ma è anche un fecondo segno di contraddizione rispetto all’individualismo e ai particolarismi sociali, culturali e politici del nostro tempo… Una Chiesa sempre più sinodale, è per la società d’oggi un modello di partecipazione attiva alla costruzione del bene comune».
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Alcune questioni cruciali.«Con questo tema tocchiamo il punto centrale del cammino sinodale. Sinodalità è il nome della Chiesa, corresponsabilità dice la forma che la Chiesa deve assumere in relazione all’annuncio del vangelo. Il Cammino sinodale ha fatto emergere alcune questioni cruciali, al centro dei lavori della commissione “Sinodalità e corresponsabilità”, come il rapporto fra corresponsabilità e ministerialità, nell’ottica della partecipazione di tutti i battezzati alla vita della chiesa……………………………..
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Tempo di creatività.«Nella storia della Chiesa, sono sempre sorte nuove ministerialità per la missione … E questo è necessario anche oggi, e su questo la Chiesa riflette. Ministerialità per la missione è ministerialità che raggiunge le periferie esistenziali, culturali, spirituali, per farsi carico di coloro che sono sulla soglia della vita ecclesiale e rendere tutti protagonisti». Si tratta di «promuovere il lettorato, accolitato, catechista ma anche sviluppare una nuova creatività ministeriale»
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Vie di partecipazione.Altro tema decisivo è promuovere organismi di partecipazione, sempre più a servizio della corresponsabilità. «La Chiesa sinodale, aperta a tutti, sa fare tesoro dell’apporto di ciascuno. È importante «favorire una maggiore comunicazione nelle scelte pastorali, perché tutti possano partecipare ai processi decisionali, ma anche alla loro attuazione e verifica».
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Il ruolo delle donne.«È necessario permettere alle donne di essere presenti dove la comunità cristiana prende le sue decisioni, riconoscendo il loro ruolo, le competenze che possono esercitare. Ci sono altri livelli della vita ecclesiale nei quali riconoscere alle donne ruoli di responsabilità: si pensi agli organismi di partecipazione, o agli uffici pastorali.
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Le resistenze alla sinodalità.«Ci sono resistenze legate al contesto culturale come il forte individualismo, lo scarso senso di appartenenza, la mancata educazione a partecipare alle decisioni per il bene comune. Ma ci sono anche resistenze legate alla vita stessa della Chiesa come il clericalismo, che porta all’irrigidimento da parte di chi guida la comunità, o una visione sacralizzata e gerarchizzata del ministero ordinato.
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Resistenze che dobbiamo riconoscere con lucidità, per poterle superare e costruire la Chiesa secondo il modello del Concilio Vaticano II. Ne va dell’efficacia stessa della missione evangelizzatrice».
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RISONANZE: sono preziose queste righe finali… perché sincere e …oneste. E voi che ne dite, amici? DV 3338890862 SITO: www.donvincenzoalesiani.it …………………………………………………………………………………………..
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