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«EBBE LA TEMPRA E IL CUORE DELL’APOSTOLO PAOLO»*** III – NELLE PIÙ VARIE SITUAZIONI DI VITA. E’ noto che le lettere di S. Paolo non sono frutto, di uno studio a tavolino ma rispondono a concrete necessità pastorali delle prime comunità cristiane. Così l’uso che ne fa Don Orione è sempre funzionale a dare una parola di sostegno ai destinatari dei suoi scritti, nelle più svariate situazioni di vita.
- Le citazioni vengono in genere introdotte dalla frase: “come dice San Paolo”. Solo qualche esempio.
+++ NELLA FORMAZIONE DEI GIOVANI… Scrive da Roma – Sette Sale, il 27 Giugno 1928: “AI MIEI CARI FIGLI IN X.STO I CHIERICI DI VILLA MOFFA” L’anno scolastico si è concluso in modo non soddisfacente: Don Orione ne approfitta per sottolineare l’importanza della CULTURA animata dalla FEDE. Ricorrendo ancora una volta A S. Paolo: “SAN PAOLO NELLA SECONDA LETTERA AI CORINTI, DICE CHE LA CULTURA, LA SCIENZA È NECESSARIA NEI MINISTRI DI DIO.”
+++ E PER SCUOTERLI NON TROVA DI MEGLIO che fare appello a quella profonda consonanza che Egli ha con l’apostolo Paolo di cui può ripetere le stesse parole, quasi uscissero dalla sua bocca: “Scuotetevi, miei cari figlioli… Sentite, o miei figli, la responsabilità che vi incombe: sentite la Carità di Cristo che c’incalza e ci preme: CHARITAS CHRISTI URGET NOS +++ E A QUALCUNO CHE FORSE va ripetendo, con vacua compiacenza, il programma della congregazione, ricorda: “INSTAURARE OMNIA IN CHRISTO, sì, ma cominciando da noi, se no, mai rinnoveremo altri in Cristo, se prima non avremo RINNOVATO IN LUI TUTTO IN NOI, OGNI COSA DI NOI”
+++MA NON VUOLE LASCIARLI CON L’AMARO IN BOCCA. Una parola di incoraggiamento la prende ancora dall’Apostolo: “Coraggio, cari figlioli, tutto potremo IN LUI che ci conforta!” Il riferimento alla lettera ai Filippesi, è evidente (Fil 4, 13).
+++ DOPO SOLO 5 GIORNI, DON ORIONE, IL 3 LUGLIO, ritorna sull’argomento con uno scritto al quale intende attribuire una particolare importanza se premette: “Da conservarsi per l’archivio della Congregazione”
+++ RIPRENDENDO in parte i concetti già espressi, insiste: “È dunque necessario che studiate, che studiate di più! L’«INSTAURARE OMNIA IN CHRISTO» che fu il grido DELL’APOSTOLO S. PAOLO, ed è il programma della nostra umile Congregazione, –dobbiamo cominciare da noi ad applicarlo: – PRIMA RINNOVARE NOI IN CRISTO, per poi poter rinnovare gli altri: non rinnoveremo in Cristo gli altri, se prima IN CRISTO NON AVREMO RINNOVATO NOI STESSI con la sua santa grazia, che, certo, non mancherà” (62,152,14)
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+++PER STIMOLARE LA GENEROSITÀ VERSO I POVERI
Don Orione vuole presentare al grande pubblico il Piccolo Cottolengo e lo fa con un foglietto pieno di citazioni bibliche e paoline in particolare. Per sottolineare le disposizioni interiori con cui aiutare i poveri: “Chi benefica, lo faccia con semplicità. Chi fa opere pietose, lo faccia con ilarità (Rm 12, 8-9). È necessario soccorrere i poveri, e ricordarsi delle parole del Signore Gesù, il quale ha detto: «C’è più felicità nel dare che nel ricevere» (At 20, 35). E invitando efficacemente ad essere generosi nell’aiutare: “Chi semina scarsamente, mieterà pure scarsamente; ma chi semina nelle benedizioni, nelle benedizioni mieterà (II Cor 9, 6)” .
+++ CONCETTI ANALOGHI saranno ripetuti in una lettera scritta da Buenos Aires ai benefattori del Piccolo Cottolengo genovese: “A tutti i buoni genovesi, raccomando i poveri del Piccolo Cottolengo: chi crede nel Signore, ami la misericordia. «Noi siamo stati creati in Cristo Gesù per fare delle opere buone», ha scritto S. PAOLO AGLI EFESINI.” Il riferimento a S. Paolo è puntuale. Anche se manca la citazione precisa. (52, 210)
+++RISONANZE… rimango sempre più convinto che D. ORIONE EBBE LA TEMPRA E IL CUORE DI S. PAOLO…e voi che ne dite, amici? DV3338890862 sito: www.donvincenzoalesiani.it ………………………………………………………………………………………………..
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