FACCIAMO COME DIO…     …DIVENTIAMO UOMINI                                                                                    Vittorio Possenti domenica 5 maggio 2024

DIVENTARE UMANI È UN’IMPRESA TANTO ARDUA                                      che Dio ha dovuto darci l’esempio.   IL CRISTIANESIMO È L’INCARNAZIONE DEL VERBO.     La pedagogia divina ci indica questa strada

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  • IL RAPPORTO TRA CATTOLICI E CULTURA va rilanciato nella situazione odierna. Sussiste una certa stanchezza del pensiero cristiano, dovuta al disorientamento, della vicenda contemporanea che non consente pause di riflessione.        Sono stati già elencati alcuni tra tali fattori: la scarsa rilevanza della cultura cattolica, l’analfabetismo religioso, l’invasione della tecnoscienza nella vita di tutti i giorni.

  • I CREDENTI APPREZZANO di più le indicazioni “esterne”, come “sacre”, mentre l’annuncio della Rivelazione rimane infecondo. I grandi eventi,  i festivals, lasciano pochi frutti positivi.          Viviamo entro un “futurismo” in balia di eventi che ci piovono addosso. Non in commotione Dominus: ma abbiamo la possibilità di non essere “co-mossi” da ogni vento?

  • I GRANDI DISCORSI DI PAPA BENEDETTO XVI che hanno segnato un’epoca, rimangono preziosi ma non bastano, se la cura spirituale intensa da persona a persona non c’è più, se manca l’evangelizzazione da cuore a cuore. Tener desta la ricerca di Dio e affermare il valore della vita umana, che non può non chiamare in causa Dio. È stato compreso il suo invito, o forse  è stato stemperato nella realizzazione di convegni e discorsi?   

  • IL CRISTIANESIMO È L’INCARNAZIONE DEL VERBO. e chi meglio del VERBUM CARO dà soccorso? L’Incarnazione chiede ai credenti una responsabilità per il cielo e parimenti per la terra,

  • PER LA CITTADINANZA CELESTE E PER QUELLA TERRENA. Nella crisi di certezze il pensiero credente, si trova sempre alla rincorsa. Deve muoversi su un terreno dominato da fattori esterni, dalla potenza del complesso scienza-tecnologia, verso il quale si nutre un eccesso di reverenza.

  • UNA FEDE CHE NON È PENSATA e non ispira l’azione non è una fede autentica. La prospettiva dovrebbe essere quella della    fides quaerens intellectum, un tema permanente che si ripresenta a  ogni epoca e svolta di civiltà. …oggi più di ieri, perché  la storia precipita a valanga e occorre essere presenti.

  • ANCHE SE L’APPORTO CATTOLICO risulterà modesto, l’essere stati presenti non si potrà mai cancellare. Nella ricerca della fede deve emergere la carità intellettualeNella vita ecclesiale I SANTI dell’intelligenzA sono meno onorati dei SANTI della carità che operano a un livello di maggiore concretezza…  ma amore e verità possono  procedere a braccetto:   Operare la VERITÀ NELL’AGAPE, e vivere L’AGAPE ALLA LUCE DEL VERO.

  • E OGGI? un pensiero etico-politico evidenzia la necessità di educare facendo perno sulle inclinazioni della persona umana. Queste ospitano l’amore per l’eccellenza ..Nella purificazione del desiderio sta il più alto scopo dell’educare. Il desiderio non può essere abolito, ma può essere purificatoQui il VERBUM CARO, fa risuonare l’inaudito invito: «FAI COME DIO, DIVENTA UOMO». DIVENTARE UOMO è un’impresa tanto ardua che DIO STESSO HA DOVUTO DARCI L’ESEMPIO

  • RISONANZE.. IL TEMA è IMPEGNATIVO… MA A PENSARCI BENE …PUO’ ESSERE UTILE…CHE NE DITE, AMICI? DV 3338890862 SITO: www.donvincenzoalesiani.it 

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