LUXURIA: LA MIA STORIA CON LA FEDE.                                                                  HO VISSUTO IL RIFIUTO E POI L’ACCOGLIENZA          Vladimir Luxuria sabato 30 dicembre 2023

«Io non riesco a vivere senza Fede.   Ci ho provato a rinnegarla col risultato   di brancolare nel buio, smarrita  in un labirinto esistenziale »

  • Nutro profondo rispetto per gli atei e gli agnostici, ma io, rispetto a loro senza Fede sono una pianta avvizzita in un terreno arido. Forse perché la Fede è stata sempre presente nella mia vita fin dalla mia adolescenza quando frequentavo la parrocchia nella mia città, a Foggia. Battesimo, comunione, cresima. Ho fatto il chierichetto, cantavo nel coro, collaboravo nella catechesi ai bambini, Verso i 16 anni, durante la confessione con il parroco, zavorrata dal peso del silenzio, della colpa.Parlai della mia interiorità femminile, del mio desiderio di cambiare aspetto.
  • IL CONFESSORE, dopo avermi ascoltata in silenzio mi rispose che avrei dovuto reprimere queste tentazioni attraverso la preghiera. Acconsentii a questa richiesta perché non avevo nessuna intenzione di smettere di frequentare la parrocchia. Mi rendevo conto che stavo diventando una persona peggiore, cupa, invidiosa nei confronti delle donne.

  • SENTIVO DI ALLONTANARMI DA DIO PERCHÉ DIO MI AVEVA CREATA COSÌ?  Ero una scheggia impazzita, nel creato divino? Dopo due anni, mi sono trovata davanti a un bivio: la Chiesa o me stessa, la morte o la vita. Ero delusa da una Chiesa che non parlava di amore ma di disordine morale…

  • EPPURE SENZA FEDE non riuscivo a vivere, senza Fede in Dio senza fede in me stessa. Fu così che per abbracciare un credo mi sono convertita al buddhismo che mi ha salvata dal periodo più buio della mia vita. Era passato tanto tempo e io mi sentivo Qualcosa di sorprendente, però, la vita me la doveva ancora riservare.

  • CONOBBI ALCUNI SACERDOTI, soprattutto don Andrea Gallo di Genova che scompigliano i miei piani: anche io avevo diritto di essere cristiana mi dicevano. Queste loro affermazioni mi avevano messa in cris Succede poi che don Andrea è già malato a letto mentre viene ELETTO PAPA FRANCESCO e “il don” mi dice “ascoltalo QUESTO PAPA, usa parole diverse, È IL PAPA DEI POVERI, degli ultimi, degli esclusi”.

  • Ero a Napoli ed entrai nella chiesa Santa Maria delle Cinque Piaghe… stava cominciando la Messa. Ascoltai la Messa e quando il parroco disse: «NON SONO DEGNO di partecipare alla Tua mensa ma dì soltanto UNA PAROLA E IO SARO’ SALVATO», questa frase mi è entrata nelle profondità del cuore facendomi commuovere.

  • NEL MOMENTO DELLA COMUNIONE  una signora anziana mi ha detto: «Uè e che aspetti a prendere l’Ostia?». La parola era arrivata. Il giorno dopo mi recai, a Montevergine da la Madonna protettrice di gay, lesbiche e trans e davanti alla Sua immagine è avvenuta la mia conversione. Da  tempo HO RITROVATO LA FEDE e  ho trovato fedeli contenti di vedermi A MESSA e SACERDOTI più inclini all’ACCOGLIENZA CHE AL RIFIUTO.

  • UN ALTRO BEL REGALO mi è arrivato dalla voce al telefono di un altro don Andrea… Mi dice al telefono: «VUOI CONOSCERE PAPA FRANCESCO?». E così mercoledì 13 DICEMBRE ho stretto la mano a quel Papa che ci ha definite “FIGLIE DI DIO”  

  • Sono cattolica con la consapevolezza di affrontare in maniera laica i temi etici, con momenti di sconforto e momenti di entusiasmo. Durante l’incontro il Santo Padre ha ricordato la parola aramaica di Gesù nel Vangelo: “EFFATÀ” che significa “APRITI”. E IO HO APERTO IL MIO CUORE, le braccia, la bocca e le orecchie ai segnali che mi ha mandato il Signore. ADESSO MI SENTO PIÙ SERENA.

  • RISONANZE: come potete intuire il tema è delicato… ma il Signore continua a…fare “miracoli”…che ne dite, amici? dv 3338890862 sito: www.donvincenzoalesiani.it  ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..

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