• CON PIETRO, MA …NO ALLA BENEDIZIONE DELLE COPPIE  OMOSESSUALI

    • «NESSUNA BENEDIZIONE per le coppie omosessuali nelle chiese africane», così si intitola il documento del card. Fridolin Ambongo di Kinshasa, quale risposta a Fiducia supplicans, dichiarazione che ha aperto alla possibilità di benedizioni pastorali di coppie irregolari…
    • NELL’INTRODUZIONE SI SOTTOLINEA come questo messaggio «ha ricevuto il consenso di Papa Francesco e rappresenta una sintesi delle posizioni delle conferenze episcopali (consultate nelle scorse settimane)
    • NELLA PRIMA SI RIBADISCE da parte delle Chiese africane «l’incrollabile attaccamento al Successore di Pietro, la loro comunione con lui e la loro fedeltà al Vangelo». Esse «riconoscono che la dottrina della Chiesa sul matrimonio e sulla famiglia rimane invariata.      Tutti hanno notato i passaggi in cui Fiducia supplicans  riafferma la posizione tradizionale della Chiesa ed esplicitamente esclude il riconoscimento del matrimonio omosessuale. Questa posizione è stata insegnata senza interruzioni dal Magistero universale della Chiesa. Pertanto, riti e preghiere che potrebbero offuscare la definizione di matrimonio sono inaccettabili.
    • La distinzione fatta da FIDUCIA SUPPLICANS tra benedizioni liturgiche e spontanee non intende imporre che ci siano benedizioni per le coppie in situazione irregolare anche se “dovrebbero essere effettuate al di fuori dei contesti liturgici”».
    • NELLA SECONDA PARTE «il clero è incoraggiato a fornire un’assistenza pastorale accogliente, alle coppie in situazioni irregolari» e «che le persone con tendenze omosessuali devono essere trattate con rispetto, ricordando che le unioni di persone dello stesso sesso sono contrarie alla volontà di Dio. non possono ricevere la benedizione della Chiesa
    • NELLA TERZA PARTESI AFFERMA che «le Conferenze episcopali preferiscono non offrire benedizioni a coppie dello stesso sesso. Questa decisione deriva dalla preoccupazione per la potenziale confusione e scandalo all’interno della comunità ecclesiale. L’insegnamento costante della Chiesa descrive gli atti omosessuali come “intrinsecamente disordinati” e contrari alla legge naturale. Questi atti, non devono essere approvati in nessun caso (Catechismo Chiesa Cattolica, 2357».
    • A SOSTEGNO DI QUESTA POSIZIONE, «gran parte degli interventi dei vescovi africani si basano sulla Parola di Essi citano passi che condannano l’omosessualità,( Lv 18,22) dove l’omosessualità è considerata un abominio. Una Conferenza episcopale ha aggiunto lo scandalo degli omosessuali di Sodoma (cfr. Gn 19, 4-11). Anche nel Nuovo Testamento S. Paolo, nella Lettera ai Romani, condanna quelli che definisce rapporti innaturali (Rm 1, 26-33) vergognosi (1 Cor 6, 9-10). Oltre a queste ragioni bibliche, il contesto culturale africano, profondamente radicato nei valori della legge naturale in materia di matrimonio e famiglia, complica ulteriormente l’accettazione delle unioni di persone dello stesso sesso, viste come contraddittorie e intrinsecamente corrotte».
    • NELLA QUARTA PARTE DEL MESSAGGIO è contenuta la dichiarazione conclusiva: «Le Conferenze episcopali di tutta l’Africa, che hanno riaffermato con forza la loro comunione con Papa Francesco, ritengono che le benedizioni extraliturgiche proposte nella dichiarazione Fiducia supplicans non possano essere REALIZZATE IN AFRICA SENZA ESPORSI A SCANDALI.
    • RICORDANO AL CLERO, alle comunità religiose, a tutti i credenti e alle persone di buona volontà, che la dottrina della Chiesa sul matrimonio e sulla sessualità cristiana rimane invariata. Per questo motivo, NOI VESCOVI AFRICANI, non riteniamo opportuno che l’Africa benedica le unioni omosessuali perché, NEL NOSTRO CONTESTO, ciò causerebbe confusione e sarebbe in contraddizione CON L’ETHOS CULTURALE DELLE COMUNITA’ AFRICANE     Il linguaggio di FIDUCIA SUPPLICANS rimane troppo sottile PER ESSERE COMPRESO DALLA GENTE SEMPLICE…
    • NOI, VESCOVI AFRICANI, INSISTIAMO nell’appello alla conversione di tutti. Come Osea, Gesù viene a testimoniare la tenerezza di Dio: “Non è venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori” (Mt 9,3). Su questo non c’è dubbio. Ma Gesù tende anche la mano al peccatore perché si rialzi, perché si converta ( Mc 1,5). Dopo aver mostrato tanta tenerezza alla donna colta in adulterio, le disse: “Va’ e d’ora in poi non peccare più” (Gv 8,11).   
    • COME SALE DELLA TERRA E LUCE DEL MONDO (cfr. Mt 5,13-14), la missione misericordiosa della Chiesa consiste nell’andare controcorrente rispetto allo spirito del mondo (Rm 12,2) e nell’offrirgli il meglio, anche se è esigente. Alcuni Paesi preferiscono avere più tempo per approfondire la Dichiarazione che, offre la possibilità di queste benedizioni ma non le impone. Continueremo a riflettere sul valore del tema generale di questo documento, per le coppie in situazione irregolare, cioè sulla ricchezza delle benedizioni spontanee nella pastorale quotidiana».
    • QUINDI IL SALUTO FINALE DEL CARDINALE AMBONGO: «”GRAZIA E PACE”: è con queste parole di Paolo, in comunione con Papa Francesco e con tutti i vescovi africani, concludo questo messaggio . Sua Santità Papa Francesco, benedice con tutto il cuore il popolo africano e lo incoraggia a rimanere fedele, alla difesa dei valori cristiani».
    • RISONANZE: IL TEMA È DELICATO... le conclusioni diverse… QUESTE DUE PAROLE DI PAOLO ci bastano: GEAZIA E PACE. DV 3338890862 SITO: www.donvincenzoalesiani.it……………………………………………………….…………

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