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LA FUGA FINITA SOTTO IL TRENO E… …UNA CERTEZZA: ANDREI È TRA LE BRACCIA DI DIO
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CI AVEVA GIA’ PROVATO a scappare, Andrei, 9 anni. Due settimane fa era riuscito a superare un muro di cinta della Comunità di Verolengo (Torino) e a salire sul treno. A Chivasso i carabinieri lo avevano preso e portato indietro Ma Andrei voleva testardamente scappare. Per andare dove?
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FORSE DA SUA MADRE? Buona o cattiva che sia, la mamma a 9 anni è il mondo, è il volto in cui ti riconosci. Il Tribunale di Torino aveva deciso che quella mamma non era affidabile, e le aveva tolto il figlio. A Verolengo Andrei andava a scuola, terza elementare, e pareva stare bene. Ai compagni, dicono gli insegnanti, era simpatico.
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MA LUNEDI SCORSO, tornato da scuola, ha fatto merenda e poi di nuovo è scappato. In Comunità se ne sono accorti subito, hanno cominciato a cercarlo. Ma ormai era buio, ed era facile nascondersi tra i cespugli della ferrovia. forse chi lo cercava gli è passato accanto, e Andrei chino, immobile. Facile nascondersi, per un bambino così piccolo
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PER COSA DOVEVA ESSERE PASSATO NELLA SUA BREVE VITA. Nato in Moldavia…La sua giovane madre aveva deciso di tentare una vita migliore, attraversando ristrettezze e paure. Però il bambino non lo aveva abbandonato, se lo era portato con sé. A Torino l’assistenza sociale ha ritenuto che non fosse in grado di badargli. Forse a ragione. Ma a 9 anni certe cose non si possono capire. SE TI PORTANO VIA DA TUA MADRE, VUOI SOLO TORNARE DA LEI.
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OCCORRE MOLTO CORAGGIO, a quell’età, per scappare in una sera fredda di Gennaio e mettersi a CAMMINARE lungo la massicciata, sperando che quei binari portino a Torino. Coraggio o disperazione. Andrei voleva andarsene. In quella grande casa erano buoni con lui, ma non era la sua casa…
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LA PICCOLA OMBRA in cammino lungo la ferrovia, nella luce gialla dei lampioni). Il treno è arrivato molto veloce. Un istante. Nemmeno il tempo di capire. Scaraventato decine di metri in là, sui binari, come un cucciolo randagio.
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TROPPA SOFFERENZA doveva avere nel petto Andrei, per fuggire ostinatamente, di nuovo. Per tornare dalla madre forse, o per andare verso un diverso destino. Solo Dio sa cosa aveva nel cuore quel ragazzino sui binari. Che Dio stesso abbia avuto pena di tanto dolore, e abbia deciso di riportarselo nella sua casa? La massa d’acciaio del locomotore a cento all’ora, l’urto atroce, l’incoscienza, e Andrei ha superato il grande confine.
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DEV’ESSERE FRA LE BRACCIA DI DIO ORA. Certamente è fra le sue braccia. Una speranza consolatoria, o una certezza? Una certezza, dico a me stessa, con un’audacia che mi stupisce. Una certezza su quella massicciata dove qualcuno, pietoso, ha lasciato dei gigli e delle rose: È impossibile, che Dio si sia dimenticato di quel bambino
- RISONANZE: ASPETTAMI, ANDREI, perché sono sicuro che tu ora sei TRA LE BRACCIA DI DIO. E voglio farti UNA CONFIDENZA: Quando spero che IL SIGNORE voglia perdonarmi e accogliere anche me tra le sue braccia… GIOCHEREMO INSIEME …cosa che qui in terra non abbiamo potuto fare.. ARRIVEDERCI A …PRESTO, ANDREI CARO! E voi che ne dite, amici? dv 3338890862 sito: donvincenzoalesiani.it………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..……………………………………..
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