GIOVANI. LA NUOVA SPIRITUALITÀ?!? È UN VIAGGIO ALLA RICERCA DI SÉ Paola Bignardi
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CARI AMICI, riprendiamo, come promesso, la seconda parte del discorso sulla SPIRITUALITÀ DEI GIOVANI, OGGI.
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LA SPIRITUALITÀ NELLA CONCEZIONE DEI GIOVANI porta verso sé stessi, in ricerca di benessere interiore. Percepita come esperienza diversa da quella religiosa, che PORTA VERSO DIO, percepito come presenza di quelle regole che i giovani percepiscono mortificanti il loro desiderio di VITA E LIBERTÀ.
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FEDE-SPIRITUALITÀ O SPIRITUALITÀ-FEDE? Dalle testimonianze dei giovani emerge che È POSSIBILE UNA SPIRITUALITÀ SENZA DIO: COME RICERCA DI SÉ… Non è esente dal rischio del NARCISISMO ma apre a interpretazione dell’umano con UNA SENSIBILITÀ CONTEMPORANEA. E se un tempo molte persone hanno vissuto un percorso che va da Dio alla spiritualità, OGGI MI PARE CHE IL PERCORSO ABBIA INVERTITO DIREZIONE: dalla spiritualità a NON SI ARRIVA A DIO per ciò che si è ricevuto dalla fede ma per UN’ESPLORAZIONE DEL PROPRIO MONDO INTERIORE.
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OGGI I GIOVANI CHE SI ACCOSTANO ALLA FEDE pensano che la dimensione religiosa della vita sia interiore e sentono l’aspetto istituzionale come un inciampo che può avere l’esito di un RIFIUTO DI TUTTO. Da qui potranno scaturire percorsi di incontro con Dio anche stravaganti, MA PERSONALI E VIVI.
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LA CONDIZIONE DI INCREDULITÀ, suscita domande, rende più acuti gli interrogativi, porta le persone a dare una valutazione importante DEL PROPRIO SÉ, IN UN SOGGETTIVISMO NARCISISTICO CHE PUÒ CHIUDERE DENTRO DI SÉ.
- I GIOVANI INTERVISTATI sono unanimi nel ritenere che LA VITA CRISTIANA NON È SPIRITUALE. Per questo hanno deciso di rivolgersi AD ALTRE ESPERIENZE, PER TROVARE LUOGHI IN CUI LA LORO DOMANDA POTESSE ESSERE SODDISFATTA. Da queste affermazioni si rimane colpiti: com’è possibile non cogliere il potenziale spirituale della vita cristiana? OCCORRE INTERROGARSI SU CHE COSA I GIOVANI STANNO CERCANDO, ma anche fare un esame di coscienza sulla qualità spirituale delle esperienze che vengono proposte dalle comunità .
- v BISOGNA DIRE CHE L’ATTEGGIAMENTO DEGLI AMBIENTI cristiani nei confronti del risveglio di spiritualità degli ultimi decenni ha contribuito a diversi allontanamenti. Vi sono scritti di alcuni anni fa nei quali si prendeva atto di un RISVEGLIO DI SPIRITUALITÀ ESTRANEO ALLE MODALITÀ TRADIZIONALI e si valutavano le manifestazioni di nuovi percorsi spirituali con SEVERITÀ DI GIUDIZIO, senza interrogarsi sulla DOMANDA che in essi si esprimeva; senza pensare che la domanda dello spirituale racconta dell’uomo e della donna CONTEMPORANEI, del loro ANELITO verso la pienezza di vita, la loro apertura al senso delle cose e la loro DISPONIBILITÀ A CAMMINARE E CERCARE.
- VI SONO LUOGHI DI UNA SPIRITUALITÀ TRADIZIONALE che costituiscono una sorpresa. UN GIOVANE NON CREDENTE, capitato per caso in un monastero al momento della preghiera, al termine di essa ha ringraziato perché quel momento GLI AVEVA PERMESSO DI FARE UN’ESPERIENZA DI PROFONDO SILENZIO. Quando la preghiera è oggetto di una cura particolare, sprigiona una carica interiore che coinvolge anche chi si sente lontano dalla fede.
- v I GIOVANI, CON LA LORO INQUIETA RICERCA SPIRITUALE, ci offrono una chiave di ingresso nel loro mondo: siamo disponibili a entrarvi? A entrare in dialogo con la loro sensibilità, che potrebbe contribuire a ridare anima a modi di vivere la vita cristiana troppo spenti e abitudinari? E poi occorre che ci chiediamo, come educatori e comunità cristiane, SE SIAMO DISPOSTI A FARE CON LORO UN CAMMINO che li accompagni ad ampliare l’orizzonte, e permettere loro di intravedere, al di là dei confini del loro io, l’altro/Altro che abita l’infinito.
v RISONANZE… DISCORSI DIFFICILI per noi adulti… ma forse potremmo fare qualcosa di più per capire il loro mondo… che ne dite, amici? DV 3338890862 SITO: www.donvincenzoalesiani.it ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………