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GIOVANI, DUE LINEE DI INTERVENTO: GIRO DI VITE E VERA SPERANZA Maurizio Patriciello
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AMO PÉGUY. Ai suoi scritti ricorro nei momenti in cui occorre tenere acceso il fuoco della speranza «fonte della vita… è lei che ha l’incarico di ricominciare…». Anche in questi giorni faticosi mi sono ritrovato con un suo libro in mano. Una grazia. Quando le parole rischiano di dire più del pensiero…PÉGUY ci viene incontro. La tentazione di tirare i remi in barca e lasciarsi andare è forte.
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IL CRISTIANO ha il dovere di tenere in vita la speranza. In casa, in parlamento; al governo, sul lavoro o in oratorio, egli sente la responsabilità della sua missione. Pesa le parole, misura i gesti, rilegge e corregge i suoi scritti. Parla nella verità, senza dimenticare la carità.
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ASCOLTA, ACCOGLIE, CONFUTA le idee dell’avversario senza offenderlo. Parte dal presupposto che a tutti sta a cuore il bene pubblico e la dignità dei fratelli. Soffre per le ingiustizie, si arrabbia per la superficialità con cui è stato sperperato tante volte il denaro pubblico, si mette dalla parte dei più poveri e fragili.
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IN QUESTI GIORNI LE NOSTRE DEGRADATE PERIFERIE sono ritornate alla ribalta. È un bene. L’unica cosa da non permettere è il silenzio omertoso che vorrebbe fagocitarle. Il nostro grido di aiuto è stato recepito. La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è venuta a Caivano.
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È STATO UN MOMENTO IMPORTANTE. Occorre agire su doppio binario: quello della REPRESSIONE e quello dell’educazione. Guai a separare questi fratelli siamesi
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GIOGIÒ, era un giovane musicista. È stato ucciso a Napoli da un sedicenne. La città, si è fermata, si è interrogata. Ha pianto. Ognuno grida la sua ricetta. La coscienza morde. DI CHI LA COLPA?
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E’ ANCORA DA CONSIDERARE UN MINORE IL 16.NNE che, uscito di casa con la pistola in tasca e dopo aver ammazzato, se ne va a giocare a carte? A mio avviso, no. Oggi, soprattutto nei quartieri a rischio, i ragazzi maturano in fretta. La strada, il facile guadagno il mondo on line senza controlli e discernimento, sono PESSIMI MAESTRI.
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MAFIA, CAMORRA, ‘NDRANGHETA, iene sanguinarie affidano a questi minori i lavori più sporchi, ben sapendo che rischiano poco o niente. CI VOLEVA UN GIRO DI VITE? A MIO AVVISO – E LO DICO CON GRANDE DOLORE – SÌ. Al commissariato di Afragola stanno arrivando una 20.na di poliziotti; altrettanto accadrà con i carabinieri.
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UN PRESIDIO FISSO STAZIONERÀ NELLA MIA PARROCCHIA. Le Persone oneste si sentono protette da questi fratelli in divisa. Quando si discute di minori problematici IL CUORE SANGUINA. Per essi dovremmo solo programmare STUDIO, SPORT, CULTURA, MUSICA, VIAGGI . Purtroppo, in casi come questi, bisogna anche ricorrere alle maniere forti, ma sempre in previsione di un futuro cambiamento. PUNIRLI SÌ, MA PER MIGLIORARLI.
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C’È ANCORA TANTO DA FARE. Una vera priorità da attuare resta il divieto per i ragazzini di poter accedere ai SITI della pornografia online. I bambini imparano dagli adulti. Per quanto precisa ed efficiente nessuna legge potrà sostituire L’EDUCAZIONE DEI GENITORI coadiuvata dalla scuola e, per i credenti, dalla Chiesa. Riprendiamo il cammino. Ridiamo, come dice PÉGUY, ALLA SPERANZA «L’INCARICO DI RICOMINCIARE».
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E RIDIAMOLA A NOI STESSI…ne abbiamo tanto bisogno… Non vi pare, amici? DV 3338890862 SITO: donvincenzoalesiani.it ………………………………………………………………………………………..
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