VENEZIA, MORAGLIA: L’EDUCATORE SIA      AUTOREVOLE, SAGGIO E CORDIALE                                                                                      Francesco Moraglia sabato 15 luglio 2023

  • Il compito “arduo” di educare in una società sempre più liquida, al centro dell’omelia del patriarca di Venezia nella festa del Santissimo Redentore

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  • LA FESTA VENEZIANA DEL REDENTORE mostra, ancora una volta, l’amore di Dio ome pastore, Colui che va alla ricerca delle pecore ”disperse”, bisognose di cura. Qui abbiamo il presupposto di ogni accompagnamento educativo che non vuol lasciare indietro nessuno.

  • CIÒ VALE OGGI IN MODO PARTICOLARE per i  giovani sempre più protagonisti di avvenimenti tragici . Pensiamo a quanto è accaduto di recente a Casal Palocco, a Primavalle…Emerge prepotente la questione educativa dei più giovani che interpella la Chiesa e la società civile. L’educazione richiede, prima di tutto il coinvolgimento dell’educatore; L’educazione avviene in un contesto sociale preciso, perché riguarda LA VITA delle PERSONE, delle FAMIGLIE, della CITTÀ. Educare non è mai stato facile; OGGI, nel tempo dei media, è diventato compito arduo e indilazionabile.

  • L’EDUCATORE DEVE ESSERE PERSONA SAGGIA, cordiale, che sa stare accanto alla persona rimanendo, però, sempre educatore. Gli adolescenti oggi, hanno bisogno d’essere affiancati da EDUCATORI PREPARATI e all’altezza di tale compito. In tale situazione gli adolescenti possono perdere di vista il limite, la giusta prospettiva ed ENFATIZZARE IL PROPRIO “IO”

  • VIVIAMO NELLA SOCIETÀ DELLA COMUNICAZIONE e dobbiamo interpellarci: è autentica la comunicazione nella rete e nei social? O, piuttosto che favorire relazioni e “contatti”, dà libero spazio a “IO” FRUSTRATI dalla vita reale e che, a tutti i costi, sono alla ricerca di visibilità, costi quel che costi e non avendo nulla da perdere?

  • NELLA SCELTA EDUCATIVA diventa essenziale il rapporto. si educa alla libertà, accettandone il rischio. EDUCARE È INVITO ALLA RESPONSABILITÀ. Ciò è fondamentale nel contesto culturale della nostra società in cui le domande riguardano quasi sempre IL “COME” ottenere qualcosa, raramente il valore,  il bene, il bello –               Domina il “politicamente corretto”, pena l’emarginazione.

  • LA STESSA PIAGA DEI FEMMINICIDI nasce dal non sapere che amare vuol dire È necessario educare i figli ad essere persone in grado di generare; GENERARE È DONARE SE STESSI. Amare e prendersi cura significa gioire dell’altro che CRESCE E NON È MIA PROPRIETÀ: quanto è importante saper educare un figlio ad essere capace di RELAZIONI VERE E LIBERE!

  • UN ALTRO ELEMENTO È L’AUTOREVOLEZZA che rende credibile l’esercizio dell’autorità. L’autorevolezza è fatta di coerenza di vita e del reale coinvolgimento della persona in ciò che trasmette. Proviene da un amore autentico, non da una caricatura dell’amore. Conosciamo la difficoltà e la necessità di una alleanza educativa che leghi FAMIGLIA (Genitori), SCUOLA (Insegnanti), CHIESA (Catechisti,  Sacerdoti); ognuno di questi soggetti è da valorizzare affinché si dia nella società VERA CONVIVENZA.

  • PER L’EDUCATORE CREDENTE, è fondamentale educare ALLA PREGHIERA, al senso di Dio e alla sua presenza nella vita delle persone. Questo rende possibile un riferimento ultimo: DIO È PIÙ GRANDE del cuore dell’uomo! Educare, è condurre all’incontro dell’“IO” CREATURALE CON UN DIO CHE È PADRE, CREATORE E REDENTORE.

  • RISONANZE: concetti fondamentali che forse condividiamo ma raramente mettiamo in pratica nell’opera educativa di noi stessi e dei nostri giovani…che ne dite, amici? dv sito: www.donvincenzoalesiani.it……………………………….

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