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L’ORRORE SULLE BAMBINE che cosa manca ai nostri figli “normali”? Marina Corradi sabato 15 luglio 2023
- «SPIEGAMI SUBITO COSA È». Il figlio stava dormendo. La madre, insospettita da qualche frase ascoltata, aveva fatto ciò che non bisognerebbe fare: aveva aperto lo smartphone del ragazzo, 14 anni. Come entrare senza bussare nella vita di un figlio. Ma la madre, inquieta, ha cliccato. Una chat, 4 minuti di video. La donna resta impietrita. Quelle due, sono poco più che bambine. E mentre un adolescente le stupra altri assistono e filmano.
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Il figlio in quel video non c’è, tuttavia lo ha ricevuto, e ha taciuto. La madre lo sveglia bruscamente. «Spiegami subito cosa è questo». Lui sdrammatizza: «Uno scherzo…». La madre non molla. Il ragazzo infine parla: «È stato a Capodanno, qui a Firenze». Erano in tanti, maschi e femmine, 14 o 15 anni, ben forniti di “roba” e alcol. «Ci divertiremo a tutti», si erano ripromessi nelle chat. Alla festa arrivano anche due Mentono forse, dicono di essere più grandi. Forse non sono del giro di quei figli di borghesi benestanti. Chissà come sono arrivate lì. Chissà come, poi, non hanno raccontato niente. «Era un gioco…», insiste il ragazzo. Denunciati per stupro in 5, tutti 14enni. Per detenzione di materiale pedopornografico, in 9
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PER LA PROCURA DI FIRENZE , «un assoluto svilimento delle persone offese, degradate e considerate al pari di oggetti con cui soddisfare un mero bisogno fisico». E ancora: «Superficialità e indifferenza di chi assiste divertendosi, di chi riprende con soddisfazione e curiosità».
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UNA FACCENDA BEN ORGANIZZATA, da giorni. Il padrone di casa, 14 anni , è il primo responsabile dello stupro. Può essere che non sapesse quanti anni avevano davvero le due ospiti. Può essere perfino che le due, magari ubriache, fossero d’accordo, in quel “gioco”.
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SI RESTA ATTERRITI NEL PENSARE che tutto avviene fra 14enni, “di buona famiglia”. «Svilimento delle persone offese, considerate al pari di oggetti con cui soddisfare un mero bisogno fisico» Oggetti, dei “bisogni” di adolescenti sbronzi, nella notte di Capodanno 2023.
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VERREBBE VOGLIA DI TACERE per non scrivere parole dure su queste storie di giovanissimi, che con inquietante frequenza vengono a galla dalle cronache. Stupri di gruppo, o clochard pestati a morte, pochi giorni fa, senza una ragione. Ed è chiaro, ti dici, è evidente, che la maggior parte dei nostri figli sono bravi ragazzi. Ma spaventa, questo virus maligno che si diffonde e colpisce qui e là. Figli di famiglie “normali”, giovani cui non manca niente.
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E ALLORA, PERCHÉ? Almeno, in questa brutta storia si è alzata una madre: che vede, sussulta, vuole la verità. E denuncia. Denuncia così anche suo figlio, che ha visto quel video, ed è stato zitto. Sarebbe stato più facile tacere, lavare i panni in famiglia. rincuora, che una madre abbia avuto il coraggio di andare In Questura a dire: GUARDATE. Forse perché in quelle due ragazzine usate, ha rivisto le sue figlie, quelle che lei chiama ancora “BAMBINE”. Due 12.enni violate da un branco: UNA MADRE NON LO HA TOLLERATO.
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UNA CERTA FIRENZE ORA SOTTOSOPRA, i loro bravi ragazzi, incriminati. Sbalordimento: perché? Che cosa gli manca, cosa non gli abbiamo dato? Che almeno dalla storia di uno sporco Capodanno fra giovanissimi, in una villa di benestanti, emerga una domanda. «CHE COSA NON RICORDANO, COSA NON SANNO!?»: come in un verso del grande poeta Mario Luzi, fiorentino, di qualche anno fa.
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RISONANZE: non ci sono parole. Rimaniamo sconvolti… Parliamo .. torniamo a pregare in famiglia per e con i nostri figli... E noi adulti anche su questo delicato argomento diamo l’esempio… Che ne dite, amici? dv sito: www.donvincenzoalesiani.it…………………………………..
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