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L’AMORE CHE SUPERA OGNI BARRIERA. IL SÌ ALL’ALTARE DI DUE RAGAZZI DOWN Laura Badaracchi martedì 20 giugno 2023
- Lorena e Simone si sono conosciuti 13 anni fa e hanno dimostrato di poter gestire una relazione affettiva duratura e responsabile
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IL LORO AMORE HA RESISTITO ALLE DISTANZE, ai viaggi Bergamo-Roma e viceversa, a tante difficoltà. E finalmente sabato 3 giugno LORENA e SIMONE , entrambi NATI CON TRISOMIA 21, HANNO DETTO IL LORO SÌ nella parrocchia di S. Alessandro a Villongo (Bergamo). Lui aveva promesso alla mamma di Lorena, che avrebbe onorato questo impegno quando la ragazza aveva 7 anni. Ora ne ha 31 e lo scorso 21 marzo, Giornata mondiale delle persone con SINDROME DI DOWN, aveva scritto in un post sul suo profilo Facebook: «L’amore non ha differenze», cogliendo l’occasione per annunciare le nozze con Simone.
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«REALIZZEREMO IL NOSTRO SOGNO D’AMORE», aveva aggiunto. Un sentimento consolidato negli anni: si erano conosciuti all’ostello In& Out di Barcellona nel 2010…da allora la relazione non si è mai interrotta. « Lorena in precedenza aveva un altro ragazzo, che però non era dei suoi sentimenti. Invece Simone la chiamava ogni giorno per sapere come stava », ricorda la mamma Liliana. I due passano a lunghe videochiamate quotidiane ma il desiderio di rivedersi era forte: «SI VEDEVA CHE CI tenevano a continuare seriamente.
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ABBIAMO ACCOMPAGNATO LORENA A ROMA per incontrare lui, che ha 7 anni più di lei, e conoscere la sua famiglia. Una volta rientrati a casa, non sapevamo come gestire la distanza. Visto che loro volevano continuare a tutti i costi la loro storia, hanno imparato a viaggiare da soli in treno. Come genitori eravamo un pò preoccupati, pensavamo che si sarebbero stancati a motivo di tante difficoltà: invece non si sono più lasciati », dice Liliana, che ha accompagnato i neo-sposi in viaggio di nozze.
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LA CROCIERA CON GIRO DELLE ISOLE GRECHE si conclude proprio oggi e «loro sono felicissimi. Sulla nave hanno ricevuto tanti complimenti. Certo, non è facile orientarsi in un posto nuovo ma Lorena mastica qualcosa d’inglese e sa dire il numero della sua cabina. Se hanno problemi, chiedono informazioni. Per loro è una soddisfazione raggiungere da soli i loro obiettivi. Li lascio liberi di sbagliare e trovare le loro soluzioni, magari diverse dalle nostre.
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A VOLTE NOI MAMME mettiamo paletti per le nostre paure, ma quando vediamo i figli felici lo siamo anche noi», osserva Liliana. Che ha visto la maturazione di sua figlia e della coppia: «Ci hanno messo tantissimo impegno. Quando lei di mattina è al lavoro in pasticceria, lui l’aiuta in casa, fa i letti e le pulizie. Hanno trovato un buon equilibrio a livello affettivo e pratico; fanno anche volontariato presso l’oratorio parrocchiale. Con i consuoceri collaboriamo e ci confrontiamo, ma sempre in punta di piedi»
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IL PRIMO MESSAGGIO che Lorena e Simone lanciano con la loro esperienza? «L’amore supera ogni barriera. Spero anche in un cambiamento di mentalità: non dovrebbe essere strano che due persone con la SINDROME DI DOWN SI SPOSINO. «I genitori di Lorena e Simone hanno creduto fermamente in loro, li hanno presi sul serio e trattati da adulti. Non hanno liquidato il loro amore come un gioco di bambini, ma hanno sostenuto il loro sogno fino a vederlo Le persone con sindrome di Down sono pronte a mettersi in gioco, tocca a noi sostenerle perché questo accada».
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RISONANZE: mi sale spontaneo un sentimento di tenerezza e stima… ce ne fossero matrimoni, così…anche per i cosiddetti… ”normali”…dv3338890862sito www.donvincenzoalesiani.it-————————————————————————————————- —————————
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