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DA GENERALE DEI CARABINIERI… A SACERDOTE: LA STORIA DI DON GIACCHERO Filippo Rizzi venerdì 7 aprile 2023
- A 74 ANNI DIVENTA PRESBITERO dopo aver speso una vita nell’Arma. «La mia vocazione? NEI SECOLI FEDELE» e ricorda il valore del GIOVEDI SANTO nella sua vita di PRETE PER SEMPRE
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SACERDOTE PER SEMPRE ALL’ETÀ DI 74 ANNI dopo aver trascorso buona parte della sua esistenza ai vertici dell’Arma dei carabinieri. Una vocazione la sua molto simile al motto del suo amato corpo di cui si sente ancora figlio: «NEI SECOLI FEDELE». È la storia del generale dei carabinieri oggi don Giacchero che il 24 gennaio del 2021 è stato ordinato presbitero per la sua diocesi Acqui. Un percorso quello di arrivare al sacerdozio, nato dal caso e sostenuto dalla volontà di «SERVIRE IL SIGNORE SEMPRE: IERI con una divisa e OGGI con un abito particolare QUELLO DEL SACERDOTE».
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DON GIACCHERO È STATO GENERALE DELL’ARMA DEI CARABINEIRI. Già comandante territoriale in Sicilia, Piemonte e Lombardia, ha svolto incarichi di Stato Maggiore e retto il comando della Scuola allievi carabinieri “Cernaia” di Torino.
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È STATO ORDINATO DIACONO PERMANENTE il 6 luglio 2014 ed incardinato nella diocesi di Acqui. «L’idea di servire questa Chiesa particolare è sorta quando un diacono permanente mi suggerì di mettere a frutto I MIEI STUDI in Scienze Religiose Da quella intuizione ho pensato a percorrere la strada del diaconato permanente. E così ho fatto». Una scelta vissuta con armonia. «La mia certo non è una VOCAZIONE DI STAMPO PAOLINO …ho vissuto la mia esistenza di CARABINIERE e ora quella di SACERDOTE con lo stesso spirito di servizio: ESSERE DI AIUTO AL MIO PROSSIMO»
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NELL’ESTATE DEL 2020 ARRIVA la chiamata al presbiterato. «È stato l’ordinario della diocesi Luigi Testore a farmi questa proposta singolare alla matura età di 73 anni. E io dopo un primo tentennamento HO DETTO SÌ al Signore, il 4 Agosto di quell’anno, memoria del s. Curato d’Ars
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QUESTA CHIAMATA RIMANE PER ME un fulmine a ciel sereno». Una decisione quella del presbiterato vissuta con gratitudine pensando anche a quel lungo tratto di esistenza passato tra i ranghi della Fedelissima. «Pensi che pochi giorni fa a MONCALIERI ho celebrato la Messa che precede la Pasqua per molti miei ex colleghi ufficiali dell’Arma: è stato un bellissimo momento di grande consolazione. UN BEL AMARCORD per rivedere tanti commilitoni tra cui il mio fidato autista»
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DI QUI L’AUGURIO FINALE riflettendo proprio sulla solennità del GIOVEDÌ SANTO che si è celebrata ieri: «Spero, con l’aiuto di Dio, di poter continuare a donare ai fratelli I SACRAMENTI DELL’EUCARESTIA E DELLA RICONCILIAZIONE, alimentando così, in essi, LA SPERANZA, CHE È LA MIGLIOR MEDICINA CONTRO LA SOLITUDINE, LA PAURA E L’INDIFFERENZA».
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RISONANZE: CARO D. GIACCHERO, mi sento di dirti un GRAZIE di cuore… perché non hai badato alla CARRIERA ma al SERVIZIO dei fratelli sempre… che ne dite, amici? DV 3338890862 SITO: donvincenzoalesiani.it ——————————————————————
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