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MARYAM RAYED: I LEADER ISLAMICI CONDANNINO LA MISOGINIA DEI TALEBAN
- LA GIOVANE lavorava al ministero della Pace fino all’arrivo degli “studenti coranici” a Kabul. Ora rifugiata negli USA COORDINA UNA RETE DI DONNE FUORI E DENTRO L’AFGANISTAN
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Maryam Rayed non è dovuta scappare da Kabul. Nell’agosto 2021, quando l’Afghanistan è caduto di nuovo nelle mani dei Taleban, la giovane attivista era partita per Washington con una borsa di studio e l’ammissione a un MASTER ALL’UNIVERSITA’ cattolica di Georgetown. «L’idea era di studiare diplomazia e FARE RICERCHE SULLE DONNE per poi tornare al mio impiego al MINISTERO AFGANO per servire la mia travagliata ma BELLISSIMA PATRIA».
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NONOSTANTE LA SITUAZIONE politica di Kabul fosse instabile, Maryam non poteva immaginare che il suo viaggio si sarebbe trasformato in un esilio: «DALL’OGGI AL DOMANI HO PERSO TUTTO, ho dovuto accettare la realtà: tornare nel mio Afghanistan non è più possibile» Alla fine di ogni frase la 27enne, aggiunge “PER ORA”
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AL MOMENTO SONO APOLIDE. Presto sarò una rifugiata politica». PER ORA. «Al Ministero per la Pace, ogni giorno mi battevo con le mie colleghe per aumentare la PARTECIPAZIONE DELLE DONNE al processo decisionale pubblico e al PROCESSO DI PACE CON GLI STESSI TALEBAN: organizzavamo incontri con leader politici, istituzioni internazionali e società civile che INCLUDESSERO SEMPRE LE DONNE. Non era facile, ma siamo riuscite a imporre LA PRESENZA FEMMINILE A UOMINI che credevano di essere GLI UNICI A POTER PARLARE DI PACE ».
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FATICO AD ACCETTARE che nel 21.MO SECOLO dobbiamo ancora parlare di DIRITTO ALL’ISTRUZIONE e al lavoro delle donne. Ma devo farlo. E nell’ultimo anno, insieme alle mie sorelle in esilio negli Usa, mi sono concentrata sull’assicurare che LE DONNE AFGANE dispongano di piattaforme online per CONTINUARE A PARLARE DEI LORO DIRITTI, A PARTIRE DALL’ISTRUZIONE E DAL LAVORO».
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DOBBIAMO DOCUMENTARE ciò che sta accadendo; dobbiamo mostrare la violenza in tutte le sue forme, in particolare LA VIOLENZA CONTRO LE DONNE, RENDERLA INACCETTABILE».
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PER QUESTO RAYED RESTA IN CONTATTO CON LE GIORNALISTE IN AFGHANISTAN, che subiscono discriminazioni sistematiche e resistono a un regime che fa di tutto per cancellarle dal PANORAMA DEI MEDIA. Dati empirici mostrano che quando LE DONNE sono impegnate nei PROCESSI DECISIONALI e per la pace, I PAESI SONO PIÙ PACIFICI. Ma il ruolo della partecipazione delle donne alla pace e alla sicurezza rimane ancora poco compreso. QUESTO DEVE CAMBIARE».
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RISONANZE: … Ce lo auguriamo di cuore che questo AVVENGA grazie a donne come…Maryam Rayed
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DV3338890862…SITO: donvincenzoalesiani.it———————————————————————————————–
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