ASPETTA IL TERZO FIGLIO L’AZIENDA LE “REGALA” IL CONTRATTO DI LAVORO FISSO L’esempio di una piccola azienda in Sardegna per cui la maternità non è da considerare un fattore negativo sul lavoro. Ma in troppi ancora non lo capiscono
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LA PROSSIMA SETTIMANA PARTORIRÀ il suo primo maschietto che arriva dopo due bambine, di 11 e 7 anni e Lorena Piras, 31enne di Macomer esplode di gioia. Specie dopo che alla lieta notizia, se ne è aggiunta un’altra sul fronte del lavoro che ha temuto di perdere: il 22 dicembre quando era andata da poco in maternità, la Sardafuoco la piccola impresa di manutenzione e vendita di impianti a legna dove lavora come segretaria, le ha recapitato a casa un contratto a tempo indeterminato .
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È STATO UN BEL REGALO IN VISTA DEL NATALE e dell’anno nuovo che stava arrivando – spiega Lorena: quasi non potevo crederci essendomi fatta mille problemi per annunciare la mia gravidanza al titolare dell’azienda: quando gli ho parlato della mia gravidanza ha avuto una reazione di gioia e ho capito che il timore era solo un film che mi ero fatta io”.
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LA SUA VICENDA FA NOTIZIA IN UN MOMENTO in cui, purtroppo, la gravidanza resta un fattore che mette a rischio il lavoro per le donne: “Spero che quello che è successo a me serva per aprire altre porte, che imprenditori e donne nella mia condizione si incontrino in questo modo superando i pregiudizi verso le donne che fanno figli, ma so bene purtroppo di essere una mosca bianca …
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LA MIA STORIA È NATA A GENNAIO 2022, quando dopo anni che non lavoravo ho mandato il curriculum alla Sardafuoco: il mio sogno era diventare segretaria. Non ci speravo tanto a dire il vero, invece dopo una settimana mi hanno chiamata e assunto a tempo determinato con vari rinnovi fino al 22 dicembre, quando ho firmato il contratto a tempo indeterminato”. Lorena ora vede positivo per il suo futuro e vuole mandare un messaggio alle altre donne: “IO DEVO RINGRAZIARE MIRKO il mio titolare che mette al primo posto il valore delle persone e ci tiene che chi lavora con lui possa realizzare i propri progetti di vita
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MI SENTO DI DIRE ALLE DONNE DI NON TEMERE a comunicare al datore di lavoro una gravidanza che non deve rimanere un sogno. Bisogna far capire che si può CONCILIARE LAVORO E MATERNITA’, non dobbiamo aver paura di vivere a pieno la nostra vita”. La storia di Lorena torna fa sperare le donne nel 2023 e potrebbe essere l’inizio del cambiamento: “Si tratta una notizia bellissima per la Sardegna, ma le cose non stanno cambiando. Si tratta, lo dico dal mio osservatorio privilegiato, di un fatto eccezionale…
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LA STORIA DI LORENA è bella perché siamo in presenza di una pluripara assunta a tempo indeterminato pur essendo di nuovo incinta… A Macomer abbiamo avuto un piccolo imprenditore illuminato e spero che possa essere di esempio a tanti suoi colleghi. MI AUGURO CHE LA VICENDA DI LORENA amplificata dai media possa essere un modello emulato col passare degli anni”.
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RISONANZE: CE LO AUGURIAMO DI CUORE ANCHE NOI e ci congratuliamo con MIRKO il giovane titolare dalle ampie vedute… A me piace ricordare l’unica frasetta in sardo che imparai, ragazzino, dai miei compagni di studi: “MI INTENDI IN CORU CHE SARDU SEU”… e voi che ne dite, amici? dv
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