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PENA DI MORTE…
“È ORA DI METTERE AL BANDO IL BOIA” Il Colosseo illuminato CONTRO LA PENA DI MORTE Alessia Guerrieri, Roma giovedì 1 dicembre 2022
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IL SIMBOLO DI UN POLLICE LUMINOSO che ognuno agita in aria. Davanti, il Colosseo inizialmente al buio e poi di colpo colorato di luci per dire no alla pena di morte. Per gridare che è il momento di schierarsi con la vita.
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AD OGGI , infatti, in 143 Paesi IL BOIA NON LAVORA PIU’, in particolare negli ultimi anni 10 Stati americani e 5 in Africa hanno scelto di non eseguire più pene capitali. Quella di Roma è solo la prima tappa del movimento “Città per la vita, Città contro la Pena di Morte”, l’iniziativa dalla Comunità di Sant’Egidio per chiedere l’abolizione della pena di morte nel mondo.Cresce il fronte delle nazioni che hanno scelto di dire «no»
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PROPRIO NEL GIORNO in cui nel 1786 venne abolita per la prima volta la pena di morte nel GRANDUCATO DI TOSCANA, dal piccolo palco allestito di fronte al Colosseo arriva un appello forte fatto da Marco Impagliazzo. «IL NOSTRO APPELLO è rivolto al presidente americano JOE BIDEN, gli chiediamo di assumere la guida morale per commutare la pena a tutti quelli che si trovano oggi nel braccio della morte negli Stati Uniti. Gli chiediamo di guidare una MORATORIA DELLE ESECUZIONI, affinché poi si possa immaginare anche di ABOLIRE LA PENA CAPITALE Aabolire la pena capitale a livello federale».
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IL CONTINENTE EUROPEO È L’UNICO ad essere abolizionista sulla pena capitale. A ricordarlo il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, insieme al fatto che «l’Europa è una comunità di valori che mette al centro la persona e i suoi diritti, per questo possiamo dirci fieri di essere europei». Il punto centrale che «essere contro la pena di morte non significa essere lassisti o non credere nella certezza della pena», ma essere contro la pena di morte significa PERMETTERE A CHI HA SBAGLIATO DI “PENTIRSI” E DI ESSERE UTILE AGLI ALTRI», è una «questione di civiltà, deve esserci sempre UN DIRITTO AL RISCATTO». Le amicizie di penna con gli ergastolani in questi anni portate avanti dai volontari della Comunità di Sant’Egidio confermano che TANTI INNOCENTI O PENTITI potrebbero finire sulla sedia elettrica.
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COME HERMAN LINDSEY, ex detenuto per tre anni nel braccio della morte in FLORIDA POI DICHIARATO INNOCENTE. Le manifestazioni per la vita «sono un potente segnale rispetto alla LOGICA DELLA PUNIZIONE E DELLA VENDETTA e per dimostrare che LA PENA DI MORTE non dà giustizia ma PERPETUA LA LOGICA DELL’ODIO, così come LA GUERRA non risolve le questioni ma AUMENTA LE CONTESE INTERNAZIONALI». Anche l’assessora all’Ambiente Sabrina Alfonsi, ha voluto sottolineare per dire che «ROMA SI SCHERA PER LA VITA e si batte per i diritti di tutti nel mondo. La pena di morte è una PUNIZIONE DISUMANA E INGIUSTA, speriamo non venga applicata più. ROMA C’E’».
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ANCHE I GIOVANI DI “EUROPEAN FOR PEACE” CI SONO. Lo ribadisce Agnese con le sue parole: «Questa lotta non può interessare solo i governanti, ma deve coinvolgere tutti. IL MOMENTO È ORA, PER QUESTO DICIAMO SÌ ALLA VITA E NO ALLA PENA DI MORTE».
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RISONANZE: “DICIAMO SÌ ALLA VITA” …Una riga finale semplice ma impegnativa da applicare a tutti gli aspetti della nostra vita… che ve ne pare, amici? ……………………………………………………………….. —-dv 3338890862 SITO: www.donvincenzoalesiani.it
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DOMINIQUE GREEN – CONDANNATO A MORTE
9 febbraio 1996, dalla prigione della contea Harris – Hudston
“Ho trovato una mano che mi aiuta
Una spalla forte a cui appoggiarmi
Un sorriso gentile che mi rallegra
Un’amicizia buona da cui dipendere
A volte temo che possa dissolversi
Anche se è sempre nei miei pensieri
Mentre passo i miei giorni
Intrappolato nel buio
Ne hanno portato via un altro
Un amico che non rivedrò più
Sono debole, sto impazzendo
Che cosa posso fare?
Troppe cose, a catena, non vanno
Troppe per poterle contare
Non riesco più a sopportarle
…e tu?”