• DIETRO  LE  SBARRE...                                                                                             LA CASULA DEI DETENUTI              DONATA AL PAPA                                            Rosanna Borzillo martedì 8 novembre 2022

  • ANTONIO E GIUSEPPE domani mattina consegneranno a Papa Francesco la casula che indosserà domenica per la Giornata mondiale dei Poveri. Sono detenuti del carcere di Secondigliano a Napoli e la casula è frutto di un laboratorio di sartoria, che ha fornito macchine da cucire, ricamatrici, materiali e ogni altra attrezzatura necessaria.

  • IL PULMINO DA 9 POSTI PORTERA’ in Vaticano, insieme ai detenuti, la direttrice Giulia Russo, don Raffaele Grimaldi e il cappellano don Giovanni Russo. La casula che sarà donata al Papa è dorata e con un gallone mariano « perché – spiega don Giovanni – i ragazzi hanno scelto di esprimere il carisma dell’attività del laboratorio sartoriale attraverso Maria, e chiedono alla Madre della speranza, di sostenere i nostri passi e di suggerire al nostro cuore ALZATI GUARDA AVANTI, GUARDA  L’ORIZZONTE”». Il percorso mira alla possibilità di creare opportunità lavorative. I detenuti hanno anche ideato una locandina per pubblicizzare I LORO PRODOTTI: CASULE E DALMATICHE con ricamo diretto, STOLE damascate perché i PARAMENTI LITURGICI, realizzati con estrema cura e dettagli nelle finiture, sono il risultato di UN PERCORSO DI FORMAZIONE finalizzato, prima che alla specializzazione sartoriale, ad un avvicinamento al sacro.

  • «PER USARE LE PAROLE DI D. TONINO BELLO – spiega ancora il cappellano – i nostri fratelli potranno passare dal “culto della SACRALITA’ a quello della SANTITA’ ed esserne testimoni DENTRO E FUORI IL CARCERE». L’idea, infatti, è che il laboratorio possa trasferirsi in locali dove i detenuti, UNA VOLTA SCONTATA LA LORO PENA, trovino la possibilità di realizzare le attività produttive e DI VENDITA, DI TAGLIO, CUCITO, stampa e logistica con l’obiettivo di avviare percorsi di inclusione.

  • DURANTE LA PANDEMIA, nel laboratorio del carcere è stata realizzata un’idea condivisa tra polizia penitenziaria, educatori e detenuti, per AIUTARE LE FAMIGLIE  E LE PERSONE PIU’ INDIGENTI: sono state cucite oltre 10mila MASCHERINE DISTRIBUITE GRATUITAMENTE IN TUTTA LA CITTA’. «Il progetto nasce nel 2016 aggiunge la direttrice Giulia Russo – quando i detenuti si sono impegnati a rendere RIUTILIZZABILI DIVISE, CAPPOTTI e tute di servizio, ormai fuori uso, messe a disposizione dalla polizia penitenziaria: ne è nata così una linea CON I PRINCIPI di una ECONOMIA DI “RICICLO”, che ha permesso loro di acquisire competenze e professionalità, REALIZZANDO LA MISSION EDUCATIVA  dell’amministrazione penitenziaria».

  •  RISONANZE: che bella iniziativa!!!... mi viene spontaneo augurare loro che questo lavoro di RICICLO possa aiutarli a…“RICICLARE LA PROPRIA VITA” . cosa che dovremmo fare un pò tutti noi, non vi pare, amici?                                                                                               CEL. 3338890862 —sito. www.donvincenzoalesiani.it

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