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IMPARIAMO A LEGGERE LA TRISTEZZA, …È UN CAMPANELLO – ALLARME DELLA VITA
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“Salutando, i fedeli di lingua italiana, il Papa ha rivolto, un saluto alle Università della Terza età, incoraggiate a “proseguire nell’opera culturale per combattere LA SOLITUDINE DEGLI ANZIANI. Essi sono i testimoni di quella memoria che può aiutare le nuove generazioni a costruire un futuro più umano e più cristiano.
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“Tutti noi abbiamo fatto esperienza di desolazione. Il problema è come poterla leggere, perché anch’essa ha qualcosa di importante da dirci: “L’oscurità dell’anima, l’inquietudine dovuta a diverse tentazioni: così l’anima s’inclina alla sfiducia, è senza speranza e senza amore, e si ritrova triste come separata dal suo Creatore e Signore”.
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“Tutti noi ne abbiamo esperienza”, ha commentato a braccio Francesco: “Tutti vorremmo una vita sempre gioiosa, Eppure questo, non sarebbe neppure un bene per noi. È bella l’etimologia di questa parola, ‘RIMORSO’: è la coscienza che morde, non dà pace”. L’esempio citato dal Papa è quello di Manzoni, che nei Promessi sposi “ci ha dato una splendida descrizione del rimorso come occasione per cambiare vita” Si tratta del dialogo tra il card. Federico Borromeo e l’Innominato, il quale, dopo una notte terribile si presenta distrutto dal cardinale, che si rivolge a lui con parole sorprendenti: ‘Voi avete una buona nuova da darmi e me la fate tanto sospirare?’.
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‘UNA BUONA NUOVA, IO? Ho l’inferno nel cuore. Ditemi voi, se lo sapete, qual è questa buona nuova’. ‘Che Dio v’ha toccato il cuore, e vuol farvi suo, rispose pacatamente il cardinale’”. “Dio tocca il cuore e ti viene qualcosa dentro”, ha spiegato Francesco: “La tristezza, il rimorso: è un invito a iniziare una strada. L’uomo di Dio sa notare ciò che si muove nel cuore”.
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“È importante imparare a leggere la tristezza. Tutti conosciamo cosa sia la tristezza, ma sappiamo capire cosa significa per me questa tristezza di oggi?”. “ Nel nostro tempo, essa è considerata negativamente, come un male da fuggire a tutti i costi, e invece può essere un CAMPANELLO DI ALLARME PER LA VITA... “ Tommaso definisce la tristezza un dolore dell’anima: Per questo, è indispensabile per la nostra salute, “Sarebbe molto più pericoloso non avvertire questo sentimento”, “La tristezza a volte lavora come un semaforo: FERMATI”.
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“Per chi invece ha il desiderio di compiere il bene, la tristezza è un ostacolo col quale IL tentatore vuole scoraggiarci: “In tal caso, si deve agire in maniera contraria a quanto suggerito, decisi a continuare quanto ci si era proposto di fare. Pensiamo al lavoro, allo studio, alla preghiera: se li lasciassimo appena avvertiamo noia o tristezza, non concluderemmo mai nulla”.
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“LA STRADA VERSO IL BENE, ricorda il Vangelo, è stretta e in salita, richiede un combattimento“È importante, per chi vuole servire il Signore, non lasciarsi guidare dalla desolazione. ‘Non ho voglia, è noioso’!”. “Purtroppo, alcuni decidono di abbandonare la vita di preghiera, o il matrimonio o la vita religiosa, senza prima fermarsi a leggere questo stato d’animo, senza l’aiuto di una guida”. “una regola saggia dice di non fare cambiamenti quando si è desolati”, “ Nella vita spirituale la prova è importante. La Bibbia lo ricorda ‘Se ti presenti per servire il Signore, preparati alla tentazione..ma nessuna prova è al di fuori della nostra portata”, Paolo ci ricorda che nessuno è tentato oltre le sue possibilità, perché il Signore non ci abbandona mai e, con lui vicino, possiamo vincere ogni tentazione”. Ancora una volta…grazie, S. Paolo. Sei grande! -SITO: ———————————————— www.donvincenzoalesiani.it
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