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L’INFERNO BIANCO DI CHAGALL
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IL PITTORE RUSSO MARC CHAGALL riflette sulla Bibbia e in modo particolare SU CRISTO CROCIFISSO, denunciando le persecuzioni di cui è vittima il popolo ebraico. Cristo è il simbolo del dolore di Israele, simbolo della tragedia di coloro che subiscono oltraggi, violenze, carcere, morte…
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LA CROCIFISSIONE BIANCA è uno dei suoi vertici pittorici. L’artista, vi esprime le sofferenze del popolo ebraico in un momento che precede di soli pochi mesi la Shoah. Un crocifisso bianco, inchiodato a una gigantesca croce.
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CRISTO APPARE ADDORMENTATO SULLA CROCE, il suo volto è reclinato. Un fascio di luce bianca, da cui emerge il corpo del crocifisso, sembra come avvolgerlo e sostenerlo.
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CRISTO È ATTORNIATO DA EBREI IN FUGA, da scene di distruzione, di saccheggi, di disperazione. Tutto parla di morte, di devastazioni. Le fiamme escono da una sinagoga distrutta. Una donna fugge con il bambino tra le braccia.
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CRISTO SEMBRA INCARNARE nel suo corpo la tragediache si sta perpetrando… Cristo, l’accusato senza colpa, accende sulla croce UNA SPERANZA.È il giusto sofferente che conduce l’uomo all’attesa di una salvezza, attraverso il dolore. Se nel mondo ebraico la figura di Cristo è controversa, per Chagall essa è l’archetipo del martire ebreo. Come afferma l’artista stesso: «Non hanno mai capito chi era veramente questo Gesù. Uno dei nostri rabbini più amorevole che soccorreva sempre i bisognosi e i perseguitati. È stato considerato un predicatore dalle regole forti. Per me è l’archetipo del martire ebreo di tutti i tempi».
- CI viene spontaneo dire un bel grazie a Chagall… ma chiederci anche: PER ME CHI E’ GESU’? ——————————————-donalesiani@gmail.com – SITO: www.donvincenzoalesiani.it
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