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IL MALE E IL BENE
Giorgio Paolucci giovedì 25 agosto 2022
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MAÏTI, UNA RAGAZZA DI 18 ANNI, dopo avere militato nella Resistenza francese viene arrestata e sottoposta a indicibili violenze da Léo, un medico scelto dalla Gestapo per sperimentare nuovi “trattamenti” con l’obiettivo di estorcere confessioni ai prigionieri.
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LIBERATA NEL 1944, FARÀ I CONTI PER IL RESTO DELLA VITA CON I MALTRATTAMENTI che avevano minato il suo fisico. E pregherà ogni giorno per il ravvedimento del suo carnefice.
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QUARANT’ANNI DOPO LUI BUSSA ALLA PORTA DELLA SUA CASA: È DIVORATO DAL CANCRO, ricorda la fede testimoniata dalla donna durante la prigionia, chiede perdono.Nel libro “Maïti. Resistenza e perdono” la donna racconta l’incontro con l’aguzzino.
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PRENDE IL SUO VISO TRA LE MANI e lo bacia sulla fronte. Lui chiede: «COSA POSSO FARE ADESSO? COME POSSO RIPARARE IL MALE COMMESSO?».
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«LA SOLA RISPOSTA AL MALE È L’AMORE. Non potrà mai riparare il male che ha fatto agli altri durante la guerra. Utilizzi i mesi che le restano per fare del bene intorno a lei, per amare coloro che la circondano».
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L’ULTIMO TRATTO DELLA VITA DI LÉO è un’offerta di sé agli altri, una testimonianza che anche dal male può essere generato il bene. E QUANDO SENTE LA MORTE AVVICINARSI, a chi gli propone l’assistenza di un sacerdote risponde: «È MAÏTI CHE VOGLIO AL MIO FIANCO». La donna che gli aveva mostrato IL VOLTO DELLA MISERICORDIA.
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ALLA FINE NON DOBBIAMO FARE CHE QUESTO: mostrare a tutti il volto della misericordia… CHE NE DITE, AMICI?
- donalesiani@gmail.com ——— SITO: www.donvincenzoalesiani.it
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