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LE 15 QUALITÀ DELL’AMORE SECONDO S. PAOLO
- NEL SUO “INNO ALLA CARITÀ”, S. PAOLO descrive 15 caratteristiche del vero amore da attuare nel quotidiano ( il coniuge, i figli, il prossimo…) PER AMARE COME AMA DIO.
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L’AMORE SGORGA DAL CUORE DI DIO per diventare l’orizzonte di ogni vita umana: «Amiamoci gli uni gli altri, perché l’amore è da Dio» , ci esorta GIOVANNI(1Gv4,7) Ciascuno è chiamato ad amare, come ebbe a scoprire anche THÉRÈSE DE LISIEUX: «La mia vocazione, finalmente l’ho trovata: la mia vocazione è l’amore».
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L’AMORE SI APPLICA A TUTTO: a Dio, a sé stessi, al prossimo. Resta da sapere che cosa sia veramente l’amore. San Paolo si incarica di tracciarne le caratteristiche principali – 8 negative e 7 positive – nel celeberrimo brano detto “INNO ALLA CARITÀ” (1COR 13), sottolineando che si tratta della più importante delle virtù: «ORA CIÒ CHE RESTA È LA FEDE, LA SPERANZA, L’AMORE. MA DI TUTTO CIÒ PIÙ GRANDE È L’AMORE». Esso perfeziona tutte le altre virtù:
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SE PARLASSI LE LINGUE DEGLI UOMINI E DEGLI ANGELI, ma non avessi la carità, sarei come bronzo che rimbomba o come cimbalo che strepita. E se avessi il dono della profezia, se conoscessi tutti i misteri e avessi tutta la conoscenza, se possedessi tanta fede da trasportare le montagne, ma non avessi la carità, non sarei nulla. E se anche dessi in cibo tutti i miei beni e consegnassi il mio corpo per averne vanto, ma non avessi la carità, a nulla mi servirebbe.
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LA CARITÀ È MAGNANIMA, benevola è la carità; non è invidiosa, non si vanta, non si gonfia d’orgoglio, non manca di rispetto, non cerca il proprio interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, non gode dell’ingiustizia ma si rallegra della verità.
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TUTTO SCUSA, TUTTO CREDE, TUTTO SPERA tutto sopporta. La carità non avrà mai fine. Le profezie scompariranno, il dono delle lingue cesserà e la conoscenza svanirà. Infatti, in modo imperfetto noi conosciamo e in modo imperfetto profetizziamo. Ma quando verrà ciò che è perfetto, quello che è imperfetto scomparirà.
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QUAND’ERO BAMBINO, parlavo da bambino, pensavo da bambino, ragionavo da bambino. divenuto uomo, ho eliminato ciò che è da bambino.
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ADESSO NOI VEDIAMO IN MODO CONFUSO, come in uno specchio; allora invece vedremo faccia a faccia. Adesso conosco in modo imperfetto, ma allora conoscerò perfettamente, come anch’io sono conosciuto. Ora dunque rimangono queste tre cose: LA FEDE, LA SPERANZA E LA CARITÀ. MA LA PIÙ GRANDE DI TUTTE È LA CARITÀ! (1COR 13)
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RISONANZE: una sola parola, una domanda: siamo convinti, anche per esperienza personale, che il volersi bene e’ la cosa più importante di tutto?
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QUANDO CI DECIDIAMO a diventare umanamente e cristianamente “adulti” o vogliamo rimanere sempre ETERNI BAMBINI? SIAMO …PROMOSSI IN AMORE? —————————————————————–donalesiani@gmail.com
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