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«AIUTATEMI A DIMENTICARE LE URLA DI MAMMA E PAPÀ CHE LITIGANO»
«COSA STAI FACENDO, PERCHÉ NON SEGUI? » chiede la maestra alla bambina assorta nei suoi pensieri.
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«PERCHÉ DENTRO LA MIA TESTA NON SENTO LA TUA VOCE, MA LE GRIDA DEI MIEI GENITORI CHE LITIGANO », risponde la piccola. La fase in cui la coppia si separa è un momento doloroso per i bambini e gli adulti.
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LA COPPIA TENDE A SEPARARSI SEMPRE PRIMA. Se in passato questo accadeva quando i figli avevano in media 7/11 anni, oggi capita anche quando i bambini sono molto piccoli…cosi che i neogenitori non hanno ancora avuto il tempo di imparare a FARE I GENITORI. La mediazione familiare ha lo scopo di aiutare i genitori in procinto di separarsi a costruire, una alleanza per co-partecipare alla cura dei figli. Ne parliamo con Costanza Marzotto, mediatrice familiare
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A COSA SERVE LA MEDIAZIONE FAMILIARE?
Nella separazione/divorzi, oggi sono aumentati i casi di negoziazione assistita Perché le coppie si separano dopo pochi anni di matrimonio e con bambini molto piccoli (0-3 anni)? I legami di coppia sono oggi molto fragili e precari. Spesso si va a convivere o ci si sposa in seguito alla nascita di un bambino
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CHE RUOLO GIOCANO I NONNI nella decisione della giovane coppia di separarsi? I nonni sono spesso evocati come causa scatenante nella decisione della separazione. L’intrusione dei nonni, è vissuta come ostacolo; come schierati da una parte o dall’altra. I nonni, a volte, addirittura esplicitano la soddisfazione per la separazione del figlio o della figlia, da loro prefigurata/auspicata fin dall’inizio.
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I BAMBINI VANNO INFORMATI DELLA SEPARAZIONE?
I bambini colgono il cambiamento di clima emotivo all’interno della famiglia, anche se nessuno parla loro, e ne cercano le ragioni. Una bimba continuava a chiedere perché il papà andasse via a dormire la sera. Non le era stato spiegato nulla. I genitori si sentono molto soli di fronte al compito gravoso di dire ai figli dell’imminente separazione; SPESSO OPTANO PER NON PARLARE loro della decisione di separarsi, nella convinzione erronea che tanto più i bambini sono piccoli, tanto meno percepiscono cosa stia accadendo.
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NON È SUFFICIENTE EVITARE DI LITIGARE DI FRONTE AI FIGLI PERCHÉ NON NE SOFFRANO… Nel corso della mediazione, i genitori vengono invitati ad osservare i comportamenti dei figli. Spesso questi manifestano la loro paura dell’abbandono con disturbi del sonno ed alimentari. disturbi di apprendimento, problemi relazionali con i compagni, blocco della crescita… La transizione alla separazione/divorzio diventa così uno momento d’elezione per avviare una PRIMA FORMA DI CO-GENITORIALITÀ TRA I DUE EX-CONIUGI: OGNUNO DEVE SVOLGERE UN PROPRIO RUOLO, reciprocamente condiviso e riconosciuto dall’altro partner, PER CONSENTIRE AL FIGLIO DI ELABORARE IL DOLORE.
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RISONANZE: cari amici, stiamo trattando un tema estremamente delicato e purtroppo tanto frequente… Ciascuno di noi SI CHIEDA: e io cosa posso fare di più e di meglio, per non far soffrire i bambini? ——–———————————————————————–donalesiani@gmail.com
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