- 3 DICEMBRE 2021 S. FRANCESCO SAVERIO
MISSIONARIO NELLE INDIE
- + S. FRANCESCO SAVERIO, Missionario in India e Giappone Studente a Parigi conobbe S. Ignazio di Loyola e fece parte della Compagnia di Gesù. Portò il Vangelo a contatto con le grandi culture orientali. Nei suoi viaggi missionari toccò l’India, il Giappone, e morì mentre si accingeva a diffondere il messaggio di Cristo nell’immenso CONTINENTE CINESE. E tutto questo in soli 10 anni. MORI’ a soli 46 anni…Ai suoi compagni dell’ università di Parigi scriveva:
- + Abbiamo percorso i villaggi dei neòfiti, che pochi anni fa avevano ricevuto i sacramenti cristiani. I cristiani indigeni, privi di sacerdoti, non sanno nient’altro se non che sono cristiani. NON C’È NESSUNO CHE CELEBRI LE SACRE FUNZIONI, nessuno che insegni loro il Credo, il Padre nostro, l’Ave e i Comandamenti della legge divina. Da quando arrivai qui NON MI SONO FERMATO UN ISTANTE; percorro con assiduità i villaggi, amministro il battesimo ai bambini.
- I FANCIULLI POI NON MI LASCIANO NÉ DIRE L’UFFICIO DIVINO, NÉ PRENDERE CIBO, fino a che non ho loro insegnato qualche preghiera; allora ho cominciato a capire che a loro appartiene il regno dei cieli. Perciò, non potendo respingere una domanda così giusta, insegnavo loro il SIMBOLO APOSTOLICO, IL PADRE NOSTRO E L’AVE MARIA. Mi sono accorto che sono molto intelligenti e, se ci fosse qualcuno a istruirli nella legge cristiana, non dubito che diventerebbero ottimi cristiani. Moltissimi, non si fanno ora cristiani solamente perché manca chi li faccia cristiani.
- MOLTO SPESSO MI VIENE IN MENTE di percorrere le UNIVERSITÀ D’EUROPA, specialmente quella di PARIGI, e di mettermi a gridare come un pazzo e scuotere coloro che hanno PIÙ SCIENZA CHE CARITÀ… In verità molti di costoro, turbati a questo pensiero, e, messe da parte le loro brame e gli affari umani, si metterebbero totalmente a disposizione della volontà di Dio. Griderebbero dal profondo del loro cuore: «SIGNORE, ECCOMI; CHE COSA VUOI CHE IO FACCIA?»(AT 9, 6) MANDAMI DOVE VUOI, MAGARI ANCHE IN INDIA…
- UNA DOMENICA DI DON ORIONE …IN BRASILE
“È DALL’8 SETTEMBRE CHE PREDICO IN PORTOGHESE; ieri che era domenica, ho predicato più volte; ho detto due Messe, dove giunsi alle dodici e mezzo, in un paese ove NON C’È SACERDOTE. TUTTA LA GENTE stava aspettandomi e, quando mi videro comparire, si misero a SVENTOLARE I FAZZOLETTI PER LA GIOIA. Erano là ad aspettare da tutta la mattina, povera gente! E la loro chiesa è uno squallore E MI VENNE DA PIANGERE, e sull’altare ho giurato ancora una volta al Signore di essere un buon sacerdote, vedendo tutta la fede di quel popolo abbandonato. La chiesa era “cheia” (piena), e hanno cantato, ed io piangevo di AMORE A DIO E ALLE ANIME, e di dolore nel vedere quel popolo senza sacerdote che battezzasse i loro bambini, che confortasse i loro malati. Ho Fatto i battesimi, ho fatto le pubblicazioni di matrimonio, ho accolto i loro fanciulli, e visto i loro malati! Mi hanno detto se almeno PER I SANTI E PER I MORTI potranno avere UNA MESSA! Cari miei figli, qui la messe delle spighe d’oro abbonda, e il campo del lavoro, della carità, delle anime, si allarga, ma le braccia sono poche! FATE PRESTO A FORMARVI, FATE PRESTO A CRESCERE, FATE PRESTO A VENIRE” (Mar de Espanha, 17 Ott. 1921)
- RISONANZE: Cari amici, A volte noi preti lasciamo molto a desiderare (cominciando da me…) dobbiamo però pensare che ci sono stati e ci sono santi sacerdoti che sono stati veri APOSTOLI E HANNO FATTO MIRACOLI DI ENTUSIAMO E DI ZELO APOSTOLICO… PENSIAMO A PAPA FRANCESCO IN QUESTI GIORNI…dove trovavano la forza e l’entusiasmo per voler annunciare il Vangelo cosi? E noi e le nostre comunità come siamo messi in questo senso? BUON CAMMINO DI AVVENTO CON MARIA IMMACOLATA…dv