- Tutte le statuine del presepio erano in agitazione, si davano un gran da fare per preparare i doni da portare a Gesù.
- UNA STATUINA PIÙ POVERA DI TUTTE, CERCAVA, CERCAVA E NON TROVAVA NIENTE DI PRESENTABILE. ERA INFINITAMENTE SCONSOLATA quando le sue compagne si misero in fila per andare alla grotta con le mani piene di doni e tutte sorridenti.
- ANCHE LA STATUINA PIU’ POVERA pur non avendo nulla, si mise in processione. Restò sulla soglia: aveva le mani vuote e il cuore pieno di tristezza. Ripeteva dentro di sé: SIGNORE, NON HO NIENTE DA OFFRIRTI, PROPRIO NULLA. Accadde allora un fatto degno di essere ricordato. Maria che teneva in braccio con infinito amore Gesù bambino, per prendere più facilmente i doni che le venivano offerti dalle varie statuine… Voleva cedere il Figlio divino a San Giuseppe, ma questi era indaffarato nel chiudere gli spiragli da dove entrava il freddo.
- A CHI DARE GESÙ? GUARDÒ INTORNO E VIDE SULLA SOGLIA L’UNICA STATUINA CHE AVEVA LE MANI LIBERE. MARIA ALLORA LE PORSE SUO FIGLIO.
- COSÌ QUELLA STATUINA CHE NON AVEVA NULLA, EBBE TUTTO.
RISONANZE: IL SIGNORE NON HA BISOGNO DEI NOSTRI DONI MA DELLA… nostra povertà e del GRANDE DESIDERIO DI LUI
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