UN PADRE, UNA MADRE E 7 FIGLI.
NON È FOLLIA MA
…SOVRABBONDANZA !?!
- MARCELLO BELLETTI APRE LA PORTA DI CASA, un appartamento troppo piccolo dove vivono troppe persone. LA FAMIGLIA è questo spazio folle dove braccia stanche, occhi assonnati, bocche che urlano accolgono la sovrabbondanza della PROVVIDENZA. Una famiglia “sovrabbondante” quella che Marcello e Emanuela hanno messo in piedi, una famiglia numerosa (aggiungendo a bassa voce “sono dei pazzi”)
- MA COME SI FA? Un libro, scritto da un padre, sulla famiglia. Ho letto “SOVRABBONDANZA” di lunedì sera nel parcheggio fuori dalla palestra dove la mia figlia minore fa ginnastica artistica. Lì dove s’incrociano Madri di corsa, Padri in tuta da lavoro, Nonni che non stanno al passo entusiasta delle nipotine. Eccoci qua, siamo già esauriti ed è solo… Lunedì… Penso.
- MA CHI CE LO FA FARE DI METTERE SU FAMIGLIA? Qualunque formato abbia, genera un putiferio incredibile. Ho letto tanti libri scritti da mamme eccellenti sulla famiglia, le ringrazio tutte di aver dato voce alla mia emotività convulsa. E ora ringrazio Marcello Belletti di aver dato voce alla versione maschile della storia.
- «PERCHÉ FANNO TUTTO ’STO CASINO?!» Mi rivolgo a mia moglie, già psichicamente logorato, alle 8 del sabato mattina. Radiosa mi risponde: «Stanno giocando». «Quanto siamo diversi!», penso tra me. Io, maschio, monogamo. Lei, l’esatto contrario, tranne la fissa per la monogamia. Lei alza la radio mentre lavora, io la abbasso. Due monadi unite in matrimonio, rimangono due monadi, anche quando le gonadi si sono date da fare e come: SETTE FIGLI IN POCO MENO DI 100 MQ E UN BAGNO SOLO! Un miracolo continuo. Sì, perché, dietro a questa storia ci dev’essere … UN INNAMORATO PAZZO. Uno che ci stima fuor di misura, UN BENEFATTORE CHE NON BADA A SPESE.
- · LICENZIARSI DALLA PAURA... Ricordo la prima notte in ospedale quando nacque la nostra terza figlia. Mi assalì la disperazione di non farcela di fronte alla banale evidenza che da quel momento il numero dei figli superava quello di noi genitori.. Mi è tornata in mente quando sono arrivata al BRANO PIÙ SCABROSO DEL LIBRO DI MARCELLO. Lui, padre cattolico con ancora solo due figli all’attivo. … Eppure in quel caso Marcello racconta di aver fatto un’enorme follia: SI LICENZIA. Se ne va dal posto fisso e sicuro, nel momento meno opportuno. Comincia la strada di un’impresa in proprio. Un rischio eccessivo? Forse. Un temerario spregiudicato? NON ESATTAMENTE.
- I ROSARI SUL BALCONE Quella famosa notte in cui io andai in crisi tenendo in braccio la terza figlia appena nata, mio marito dormiva sereno accanto a me in una scomodissima poltrona reclinabile dell’ospedale Abbiamo bisogno di guardare i padri, noi madri. Non mi stupisco di aver sentito l’eco della voce di mio marito dietro ogni pagina del libro di Marcello Belletti. Forse non sono neppure simili come caratteri, eppure sono padri. IO E MIA MOGLIE RECITIAMO IL ROSARIO SUL BALCONE AL CREPUSCOLO SERALE. Arriva Veronica, l’ultima di casa, e si addormenta sul grembo di sua mamma nonché mia sposa, cullata dall’Ave e dal battito del cuore materno. Penso che sia in assoluto la modalità più potente di trasmissione della fede. Avremmo mai scommesso che in una famiglia sovrabbondante ci fosse tempo per il rosario? Quante volte ci scappa di detto: “Non ho tempo neanche per andare in bagno”. Il tempo e lo spazio si trova. Anche quando ci sono tavole da sparecchiare, divani pieni di vestiti da riporre, rubinetti rotti da aggiustare. FARE SPAZIO A UN TEMPO CHE NON È IN MANO NOSTRA, E non c’è posto migliore del balcone per un padre e una madre che pregano. Spinti fuori da casa, una casa che trabocca di presenze. Il balcone è un pezzo di cemento sospeso nel vuoto. PREGARE È SCOMMETTERE PIÙ SULLA ROCCIA DI DIO CHE SULLE LEGGI DELL’INGEGNERIA UMANA. I nostri figli si addormentano sereni, non perché siamo genitori capaci, che hanno fatto per bene il loro dovere, ma quando ci vedono indaffarati a difendere un’ipotesi di vita per cui vale la pena ESAURIRSI, anche.!
- RISONANZE: che oggi la famiglia sia in crisi è una tristissima evidenza... purtroppo! Sentire parlarne in questo modo come fa Marcello in questo libro intitolato “SOVRABBONDANZA” …FA DAVVERO BENE AL CUORE. CHE NE DITE, AMICI?
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