“Le donne che si interessano tanto di Dio non sono proprio sane o… LO SONO TROPPO?”
- UN ALTRO FAN DI S. TERESA DI GESÙ, Lorenzo Cherubini, contribuisce a fare “ingolosire le anime di Dio” “Le donne che si interessano molto del divino non hanno tutte le rotelle a posto, secondo me. E infatti la mia amata Teresa d’Avila non era mica tutta sana di mente, o lo era troppo…”
- TERESA NASCE NEL 1515 AD AVILA, SPAGNA. Cresce in una famiglia agiata, in un momento storico in cui la Spagna domina il mondo. Tanti suoi fratelli partiranno per l’America appena scoperta. Lei anche, già da bambina, scappa di casa per andare nella terra dei musulmani, per morire martire: ma non era un dramma per lei, anzi! COSÌ POTEVA “ANDARE A VEDERE DIO!”.
- Ovviamente fu riportata a casa, dopo un paio di ceffoni, da uno zio che la incontrò per strada. Ma quel che conta di questo episodio è che Teresa già aveva scoperto, col genio dei bambini, l’avventura più grande, LA SCOPERTA CHE NON CESSA MAI DI ESSERE SCOPERTA… chi sognava che nel Nuovo Mondo si sarebbe scovato chissà quale paradiso, si sarebbe presto dovuto ricredere … Per chi invece, come Teresa, SOGNAVA DI ANDARE A VEDERE DIO, l’avventura e la meraviglia ancora continua, inizia ogni istante, e da allora per tutta l’eternità è destinata soltanto a crescere…
- SOLO DIO BASTA …Teresa segue questa intuizione che segnerà tutta la sua vita e che è semplicissima: SOLO DIO BASTA, perché solo un INFINITO come Lui può riempire quell’INFINITO che siamo noi Ma non pensate che divenne per questo una eremita fuori dal mondo. Tutt’altro. Si trucca, si fa bella – era molto bella: e a quindici anni si prende una mezza cotta per un cuginetto, come tutte le ragazze della sua età. Legge e rilegge romanzi rosa, storie di cavalieri e damigelle, storie d’amore e d’avventura. Il sangue caliente spagnolo ribolle violento in lei come nei suoi fratelli, che cominciano a partir via da casa per vacanze senza fine
- L’ULTIMA COSA CHE LE PASSA PER LA TESTA È DI RINCHIUDERSI IN UN MONASTERO, tanto più che il padre l’aveva già rinchiusa in un collegio per evitare che facesse danni… eppure, proprio in questo collegio, SENTE UNA MONACA CHE LE SI CONFIDA, che le racconta la sua storia. Le riferisce semplicemente le parole dure del Signore: “Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna”.
- TERESA CAPISCE: CIÒ CHE DICE DIO, ciò che dice la Chiesa non è per arrivare a un meno di vita, di desideri, di gioia. MA A UN DI PIU’, CENTO VOLTE, MILLE VOLTE DI PIU’! Se Gesù ti chiama a seguirlo e a lasciare tutto, non è perché ti vuole fare scomparire, ma perché ti vuole fare ESPLODERE, TI VUOLE FAR BRILLARE COME UNA STELLA! Vuole la tua gioia, e la vuole in abbondanza! E già da ora! Se si parla di questo, allora Teresa è agganciata. I suoi desideri si riaccendono più potenti che mai, MA STAVOLTA TUTTI PER DIO E NON PER FAVOLE …
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- SANTA TERESA DI GESÙ: DALL’ AUTOBIOGRAFIA
***4°: LASCIA LA CASA CON GRANDE FATICA “Mi pare di poter dire con sicurezza che quando lasciai la casa di mio padre provai tale spasimo che non credo di doverlo sentir maggiore in punto di morte”
5°: CONFESSORI ISTRUITI “Io ho sempre amato di avere confessori istruiti…dai semidotti ebbi sempre del danno”
C 7 INDECISIONE NELLA SANTITÀ “menavo una vita infelicissima, perché l’orazione mi faceva meglio vedere le mie colpe. Dio mi chiamava da una parte e io seguivo il mondo dall’altra. le cose di Dio mi davano piacere e non sapevo svincolarmi da quelle del mondo”
C. 19 MAI LASCIARE L’ORAZIONE “Ma se dovesse cadere, si guardi bene, per l’amore di Dio dal lasciarsi ingannare dal demonio col lasciare l’orazione, come ho fatto io per motivi di umiltà…Abbia fiducia nella bontà di Dio che è più grande di tutto il male che possiamo fare. Quando noi riconosciamo la nostra miseria e vogliamo tornare alla sua amicizia, Egli dimentica che gli siamo stati ingrati… pensino come ha fatto con me: mi sono stancata prima io ad offenderlo che non lui a perdonarmi…”
- 25 GIOIA E TENEREZZA DI DIO, O DIVOZIONCELLE?“Si, parlo di tenerezza, ma soave, forte, penetrante, ben diversa da certe divozioncelle che non mi sento neppure di chiamare così, fatte unicamente di lacrime e di piccoli sentimenti che appassiscono subito al primo venticello di persecuzione, come gracili fiorellini”
- 26 OBBEDIRE AL SIGNORE O AL CONFESSORE? “Quando il Signore mi dava un comando nell’orazione e il confessore me ne imponeva un altro, sua Maestà tornava a dirmi di stare alla parola del confessore. Poi gli faceva cambiare parere, inducendolo a darmi il suo comando”
- Per oggi ne abbiamo abbastanza…non vi pare? Pensavo a una seconda puntata… se credete!?
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“La santità non consiste nel fare cose ogni giorno più difficili, ma nel farle ogni volta con più amore. ”
“Pretendere di entrare nel cielo senza prima entrare in noi stessi
per meglio conoscerci e considerare la nostra miseria,
per vedere il molto che dobbiamo a Dio
e il bisogno che abbiamo della sua misericordia, è una vera follia.”
– Santa Teresa d’Avila –