S. POLICARPO: FRATERNE RACCOMANDAZIONI AI FILIPPESI…
- I PRESBITERI SIANO COMPASSIONEVOLI e misericordiosi verso tutti; richiamino gli erranti, visitino gli ammalati senza trascurare la vedova, l’orfano, il povero; si comportino bene davanti a Dio e agli uomini (cfr. 2 cor 8, 21). Non prestino orecchio a ciò che si dice di male contro chiunque e non siano troppo severi nel giudicare, consapevoli che tutti siamo rei di peccato.
- SE CHIEDIAMO AL SIGNORE DI PERDONARCI, dobbiamo a nostra volta perdonare; siamo sotto lo sguardo del SIGNORE DIO, E «TUTTI CI PRESENTEREMO AL TRIBUNALE DI CRISTO E CIASCUNO DI NOI RENDERÀ CONTO A DIO DI SE STESSO» (Rm 14, 10. 12). Promuoviamo il bene con tutte le nostre forze, evitiamo gli scandali, i falsi fratelli e coloro che ipocritamente si fregiano del nome del Signore e traggono in errore gli stolti.: siamo moderati e sobri per dedicarci alla preghiera (cfr. 1 pt 4, 7).
- PERSEVERIAMO NEL DIGIUNO E CHIEDIAMO CON SUPPLICHE A DIO, di «non indurci in tentazione» (MT 6, 13), perché, come disse IL SIGNORE, «LO SPIRITO E’ PRONTO MA LA CARNE E’ DEBOLE» (mt 26, 41).
Restiamo saldamente ancorati alla nostra speranza , Gesù Cristo, «che portò i nostri peccati nel suo corpo sul legno della croce. » (1 Pt 2, 24. 22). - VI SCONGIURO TUTTI: OBBEDITE ALLA PAROLA di giustizia e perseverate in quella fortezza della quale i vostri stessi occhi hanno ammirato il modello non solo nei beati Ignazio, Zòsimo e Rufo, ma anche negli altri che furono tra voi e nello stesso Paolo e negli altri apostoli. Essi non amarono il secolo presente (cfr. 2 Tm 4, 10), ma colui che morì per noi tutti e che per noi fu risuscitato da Dio.
- RIMANETE SALDI IN QUESTE CONVINZIONI . Amate i vostri fratelli e amatevi vicendevolmente. STATE UNITI nella verità, usatevi reciproche attenzioni con la dolcezza del Signore, non disprezzate nessuno. Quando potete fare del bene, non differitelo, «perché l’elemosina libera dalla morte» (Tb 4, 10). «Siate sottomessi gli uni agli altri» (Ef 5, 21) e «la vostra condotta tra i pagani sia irreprensibile» (1 Pt 2, 12); meriterete così lode per le vostre buone opere e non si bestemmierà il Signore per colpa vostra.
- MOLTO MI ADDOLORÒ IL CASO DI VALENTE, che fu un tempo presbitero in mezzo a voi e che, con il suo comportamento, dimostra una così grave carenza nella stima dell’ufficio che gli è stato affidato.Per questo vi esorto a guardarvi dall’avarizia e ad essere casti e leali. ASTENETEVI DA OGNI MALE. CHI NON È CAPACE DI DOMINARE SE STESSO, COME POTRÀ ESORTARE GLI ALTRI?
- DI MOLTA AMAREZZA è motivo per me sia VALENTE CHE SUA MOGLIE. Il Signore conceda loro la grazia di una vera conversione. TRATTATELI PERÒ SENZA ASPREZZA E NON COME NEMICI (2 TS 3, 15), MA RICHIAMATELI COME MEMBRA SOFFERENTI
- SO BENE quale sia la vostra familiarità con le sacre scritture e come nulla ignoriate: IO STESSO NON SONO DA TANTO. MI BASTA RICORDARVI CIÒ CHE LA SCRITTURA DICE: SDEGNATEVI, MA NON PECCATE (CFR. SAL 4, 5) E: «il sole non tramonti sopra la vostra ira» (ef 4, 26).
- PREGATE PER TUTTI I CREDENTI. Pregate anche per i re e le autorità e i principi, per coloro che vi perseguitano e vi odiano. Come avete domandato, trasmettiamo a voi LE LETTERE DI IGNAZIO, …ne potrete trarre grande frutto perché contengono fede, fortezza e tutto ciò che contribuisce alla crescita nel Signore Nostro. da parte vostra comunicateci ciò che avete appreso con certezza tanto di IGNAZIO CHE DEI SUOI COMPAGNI.. Rimanete saldi nel Signore Gesù Cristo e la sua grazia sia con voi tutti. Amen.
- «LETTERA DELLA CHIESA DI SMIRNE SUL MARTIRIO DI SAN POLICARPO»
- Quando il rogo fu pronto, Policarpo si spogliò di tutte le vesti... Ma quando stavano per configgerlo con i chiodi disse: «Lasciatemi così: PERCHÉ COLUI CHE MI DÀ LA GRAZIA DI SOPPORTARE IL FUOCO MI CONCEDERÀ ANCHE DI RIMANERE IMMOBILE SUL ROGO SENZA LA VOSTRA PRECAUZIONE DEI CHIODI». Quelli allora non lo confissero con i chiodi, ma lo legarono. Egli dunque, con le mani dietro la schiena e legato, come un bell’ariete scelto da un gregge numeroso, quale vittima accetta a Dio preparata per il sacrificio, levando gli occhi al cielo disse: «SIGNORE, DIO ONNIPOTENTE, PADRE DEL TUO DILETTO E BENEDETTO FIGLIO GESÙ CRISTO, io ti benedico perché mi hai stimato degno in questo giorno e in quest’ora di partecipare, con tutti i martiri, AL CALICE DEL TUO CRISTO, PER LA RISURREZIONE DELL’ANIMA E DEL CORPO NELLA VITA ETERNA…POSSA IO OGGI ESSERE ACCOLTO CON ESSI AL TUO COSPETTO QUALE SACRIFICIO RICCO E GRADITO, COSÌ COME TU, DIO SENZA INGANNO E VERACE, LO HAI PREPARATO E ME L’HAI FATTO VEDERE IN ANTICIPO E ORA L’HAI ADEMPIUTO. Amen». Dopo pronunciato l’Amen e finito di pregare, gli addetti al rogo accesero il fuoco. LEVATASI UNA GRANDE FIAMMATA, NOI, VEDEMMO ALLORA UN MIRACOLO E SIAMO STATI CONSERVATI IN VITA PER ANNUNZIARE AGLI ALTRI LE COSE CHE ACCADDERO. Il fuoco si dispose a forma di arco a volta come la vela di una nave gonfiata dal vento e avvolse il corpo del martire come una parete. Il corpo stava al centro di essa, ma non sembrava carne che bruciasse, bensì pane cotto oppure oro e argento reso incandescente. E NOI SENTIMMO TANTA SOAVITÀ DI PROFUMO, COME DI INCENSO O DI QUALCHE ALTRO AROMA PREZIOSO.
- RISONANZE: Ma quanta fede hanno avuto questi nostri fratelli e VERI PADRI DELLA CHIESA … DOVE TROVAVANO LA FORZA DEL MARTIRIO? E noi li conosciamo e CERCHIAMO DI SEGUIRE oggi i loro INSEGNAMENTI E I LORO ESEMPI DI VITA?
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