Skip to content
“MIO FIGLIO È IL TERRORISTA
CHE HA UCCISO TUA FIGLIA… VORREI CONOSCERTI”
Annalisa Teggi
· Si apre il processo sugli attentati a Parigi del 2015. Nel frattempo è accaduto un incontro impossibile: IL PADRE di un terrorista ha voluto incontrare IL PADRE di una vittima. PORTANO INSIEME IL PESO DI UNA FERITA INCURABILE
- Comincia il processo imponente per far luce su quelle stragi simultanee che fecero 137 vittime. Saranno presenti 330 avvocati e 1800 tra sopravvissuti e parenti delle vittime. Di fronte alla giustizia si presenteranno 11 imputati tra cui Salah Abdeslam, l’unico sopravvissuto tra i dieci membri del commando armato responsabile delle stragi.
- · Accanto al percorso ufficiale della giustizia, qualcosa di più nascosto e clamoroso è successo in questi anni. DUE PADRI SI SONO INCONTRATI, ENTRAMBI HANNO PERSO I FIGLI AL BATACLAN ma… UNA FU VITTIMA del furore jihadista, l’altro era tra le fila dei TERRORISTI uccisi dalle forze dell’ordine francesi.
- · L’AVVENTURA DELL’INCONTRO IMPOSSIBILE ... Oltre le sbarre dell’odio e delle categorie apparentemente invalicabili di vittime e carnefici si sono inoltrati due padri, GEORGES SALINES E AZDYNE AMIMOUR. Partiamo dal gesto più scandaloso. AZDYNE AMIMOUR ha 72 anni ed è di origini algerine, ha un negozio di vestiti in Belgio
- · UNA MATTINA DI FEBBRAIO DEL 2017, Amimour scrive un’email a Georges Salines: «VORREI CONOSCERTI». «Che cosa vuoi?», risponde lui, incredulo. «PARLARTI, MI SENTO ANCHE IO VITTIMA DI MIO FIGLIO». Sono due uomini diversi e uguali. AZDYNE è un commerciante di fede musulmana, GEORGES è medico e si definisce ATEO “DALLE RADICI CRISTIANE”. Entrambi hanno perso un figlio, nello stesso luogo. Lola, la figlia di Georges, fu tra le vittime del Bataclan e Samy, il figlio di Azdyne, era tra i terroristi…ucciso dalla polizia.
- COME CI SI SENTE A ESSERE CONTATTATI DALL’ASSASSINO DELLA PROPRIA FIGLIA? Ma ancora più significativo è notare che questo incontro (quasi) impossibile parte da chi si trova dal lato ‘sbagliato’ della storia. Chi sente l’urgenza di scalfire il muro di odio provocato dal terrorismo dell’Isis.
- “AVEVO GIÀ PERSO TUTTO”, dice Azdyne. “Ero dalla parte sbagliata della storia”, “Accettando di incontrarmi, Georges aveva molto più da perdere”. “È un uomo conosciuto dai media, e dunque cosa penserà di lui la gente quando scoprirà che ha incontrato il padre di un terrorista?”.
- · IL PADRE DI UN TERRORISTA PUÒ PIANGERE? Si sono incontrati una prima volta in un bar, e poi molte altre volte sempre in luoghi pubblici. La ferita che li unisce, li separa anche. Sono un paradosso vivente. Il primo posto in cui Azdyne e Georges furono VICINI senza saperlo FU L’OBITORIO, dove entrambi furono chiamati a riconoscere il cadavere dei propri figli. Corsero lì, colti alla sprovvista… da una parte la voce: “TUA FIGLIA È TRA LE VITTIME”, dall’altra “TUO FIGLIO È UNO DEI TERRORISTI”
- SIAMO ENTRATI IN UNA STANZA DELL’OSPEDALE lontana da tutti, era lo stesso ospedale delle vittime. C’era mio figlio senza vita, l’ho salutato e gli ho dato un bacio prima che lo mettessero nella bara. …nessuno sa dove si trova la sua tomba, non c’è scritto il suo nome.
- · CI RESTANO LE PAROLE… La logica del terrore abita nel nostro quotidiano, ci sono attentati anche in certi sguardi scambiati nei cortili di condominio . Non sempre ci scappa il morto, ma uccidono. La forza dell’odio ha un alleato anche nella zona d’ombra di ogni cuore. L’odio è un fuoco che si accende svelto e divampa.
- IL GESTO DI QUESTI DUE PADRI che hanno avuto il coraggio di guardarsi in faccia e raccontarsi il reciproco abisso di dolore È UNA BUSSOLA di quotidiana missione. Non è dovuto che il padre di una vittima ascolti le confessioni del padre di un assassino, ma se lo fa… un grande ribaltamento è possibile. Dichiara Georges Salines: Avevo paura di guardarlo negli occhi, ma volevo incontrarlo, magari mi avrebbe aiutato a capire di più quello che ci è successo. Da sempre credo nel dialogo e sentivo che ERA ARRIVATO IL MIO MOMENTO DI SEDERMI AD ASCOLTARE.
- RISONANZE…a me colpisce tanto questa ultima frase: sedermi ad ascoltare veramente fino in fondo le pene degli altri… e a voi?
- ________________donalesiani@gmail.com
Utilizziamo i cookie solo per migliorare l'esperienza sul nostro sito.OkPrivacy policy